Bridgerton torna con la terza stagione ben due anni dopo rispetto alla precedente, senza tradire le sue premesse e confondere il suo pubblico. La struttura della serie è quella, sviluppata nei romanzi di Julia Quinn e adattata nelle prime due stagioni da Chris Van Dusen e in questa terza da Jess Brownell dietro la supervisione produttiva di Shonda Rhimes, che si percepisce nella voglia di parlare a tutte le sensibilità anche con un racconto del passato.
Non c’è ragione di chiedere qualcosa di diverso alla serie tv ed è facile immaginare che anche questa terza stagione entrerà nella top ten delle più viste di sempre su Netflix, chissà forse anche aiutata dalla furba suddivisione in due blocchi. Netflix che non vuole abbandonare il rilascio in binge watching, ha trovato questa formula della divisione in blocchi per far parlare dei suoi titoli anche nei giorni successivi al rilascio evitando che tutto si esaurisca in pochi giorni. Ma questa suddivisione dilata il tempo di un’emozione che svanisce se non è alimentata. Infatti è diverso sapere di avere un appuntamento settimanale capace di far durare la passione e di far vivere il tempo che passa e che serve a far crescere un amore, rispetto a vedere 4 puntate e dover aspettare poi un mese ulteriore.
Naturalmente non si possono far spoiler, proprio per evitare di rompere ogni emozione e per questo fare una recensione di Bridgerton 3 finisce per essere un’operazione superficiale di inventiva. Questi nuovi episodi si concentrano, come già detto più volte, sull’amore tra Penelope e Colin andando a prendere il quarto romanzo, Un Uomo da Conquistare – Romancing Mister Bridgerton, e lasciando da parte il terzo La proposta di un gentiluomo che vede al centro Benedict. Shonda Rhimes ha detto che questo cambio è stato necessario perché con il segreto di Penelope (che è Lady Whistledown) svelato nella prima stagione e scoperto da Eloise nella seconda, era necessario accelerare il tutto, ma ha assicurato che tutti i romanzi saranno riprodotti.
Colin, ma soprattutto Penelope, sono due personaggi impossibili da togliere dal racconto, difficilmente potremmo immaginare di non rivederli nelle stagioni successive come successo invece con i protagonisti delle precedenti stagioni la cui presenta è ridotta per Anthony e Sharma e inesistente per Daphne e il suo principe.
Bridgerton anche in questa terza stagione brilla per le location, i costumi, le scene di ballo, tutti quegli elementi che servono a caratterizzare il periodo in cui la serie è ambientata. Ma anche che rendono semplice promuovere e comunicare la serie attraverso Instagram e TikTok: musica riutilizzabile dagli influencer, sfondi, eventi adatti al mondo del web. Per quanto sia “antica” Bridgerton è una serie perfettamente moderna, semplice nella narrazione capace di parlare al pubblico che non deve ragionare ma solo lasciarsi emozionare. Per poi commentare, condividere, fermare e diffondere le scene giuste. I romanzi rosa, le commedie romantiche sono sempre state costruite su scene iconiche ed elementi facilmente riproducibili. Bridgerton fa lo stesso.
Colin da simpatico vicino di casa è diventato un aitante stallone deciso a nascondere la sua sensibilità. Penelope rischia di distruggere la sua sagace penna sotto i colpi delle emozioni. E il fatto che noi sappiamo da tempo che lei è Lady Whistledown rende i suoi commenti decisamente più deboli. Quel mistero svelato così presto è purtroppo figlio di una serialità che asseconda il pubblico e non lo sfida. Tutto intorno gli altri personaggi, vivono la vita che spetta loro. Gli uomini a bighellonare e a gestire le tenute ma senza lavorare, le donne a passare da un ricevimento all’altro, cercando di accontentare la regina, che si conferma uno tra i personaggi migliori di tutta la serie.
E non a caso la miniserie sulla giovane Regina Carlotta scritta da Shonda Rhimes e slegata dai romanzi distanzia nettamente tutta Bridgerton. Bridgerton è un period romance che brilla nella cura dei particolari e dell’apparenza lasciando il resto su una semplice superficie. Piacevole intrattenimento.
Bridgerton 3
Summary
Bridgerton si conferma un intrattenimento piacevole, ben curato e pronto per raggiungere le vette delle visualizzazioni. E nulla più.
Voto:
6/10