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Il ministero della guerra sporca: Guy Ritchie è tornato, col botto – La recensione

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Guy Ritchie torna col suo quarto film in quattro anni, e questa volta si butta in un territorio nuovo. Tratto dall’omonimo libro di Damien Lewis e ispirato a fatti reali, Il ministero della guerra sporca è infatti la prima gita del regista inglese nella seconda guerra mondiale, ma non lasciatevi ingannare: la spinta inconfondibile di Ritchie c’è tutta. Il film è in disponibile su Prime Video a partire dal 25 luglio 2024 — riuscirà a entrare nella sua top ten?

Il ministero della guerra sporca: Missione disperata + squadra scatenata

Nel pieno della seconda guerra mondiale, la situazione in Inghilterra è tutt’altro che rosea: l’unica speranza è un piano audace e ingegnoso per disabilitare l’intera flotta di sottomarini nazisti. Ma il teatro delle operazioni è un territorio neutrale e l’esercito non può intervenire: tocca quindi a un variopinto manipolo di uomini guidati dall’eccentrico March-Phillips far rotta verso la Guinea Equatoriale per sabotare le risorse strategiche dei nazisti e, visto che ci sono, menare un po’ le mani. Ma l’operazione è pianificata sottobanco, e anche da Londra c’è chi vuole fermarli… 

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Bellico, ma per finta

Il ministero della guerra sporca non è un film di guerra: è un film di Guy Ritchie ambientato durante la seconda guerra mondiale. Metà heist movie e metà commedia d’azione, la cornice bellica non è altro che un fondale e una scusa per indossare stilosissimi outfit vintage e avere a disposizione orde di nazisti da falciare a cuor leggero. Tratto da una storia vera, insomma, ma non aspettatevi nulla di storico. 

And remember, gentlemen…try to have fun

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Dopo qualche entry un po’ atipica, Ritchie ritorna alla sua dimensione leggera, ipercinetica e picaresca, e lo fa con brio. L’impressione è che tutte le parti coinvolte si siano divertite un mondo nel girarlo — primo fra tutti Henry Cavill, che a malapena riesce a contenersi. Leggerezza a parte, però, Il ministero della guerra sporca è anche un film di genere fatto a modino, capace di servirci un cattivo veramente detestabile e dei momenti di suspense che ci hanno fatto tremare i polsi per le sorti dei personaggi.

Il cast

Come in heist movie che si rispetti il cast è corale: un barbutissimo Henry Cavill è Gus March-Phillips, l’indisciplinato maggiore con una predilezione per i cappotti a capo della variopinta squadra formata da Alan Ritchson, Hero Fiennes Griffin, Henry Golding e Alex Pettyfer. Da terra li aiutano anche lo ieratico Heron (Babs Olusanmokun) e Marjorie Stewart (Eiza Gonzalez), un’affascinante cantante con una vendetta personale a cui tocca il lavoro peggiore di tutti: avvicinarsi al gelido gerarca nazista Heinrich Luhr (Til Schweiger).
Nel cast anche Cary Elwes nel ruolo di M e Rory Kinnear in quello di Churchill. 

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La recensione

Dopo qualche entry un po’ atipica Ritchie torna con brio alla sua dimensione leggera, ipercinetica e picaresca. Leggerezza a parte Il ministero della guerra sporca è un film di genere fatto a modino, capace di servirci un cattivo veramente detestabile e dei momenti di suspense da fiato sospeso.

Voto:

7/10
7/10
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