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Un piedipiatti a Beverly Hills: Alex F è un’operazione nostalgia un po’ fiacca – La recensione

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Trent’anni dopo il precedente capitolo della saga (e quaranta dal primo) Axel Foley torna a Beverly Hills. Il quarto episodio Un piedipiatti a Beverly Hills: Alex F – Beverly Hills Cop IV Alex F diretto da Mark Molloy e scritto da Will Beall, Tom Gormican e Kevin Etten, è disponibile per lo streaming su Netflix a partire dal 3 luglio.

Axel Foley diventa grande

Gli anni non hanno cambiato Axel: è rimasto il poliziotto scanzonato, poco preoccupato dai regolamenti e pronto a tutto pur di pizzicare i cattivi di sempre. Non è più un giovanotto, però: ha una figlia che fa l’avvocato e non vuole avere niente a che fare con lui e sempre meno favori da chiedere per mettere pezze ai guai che combina. Quando capisce che il vecchio amico Billy Rosewood e la figlia si sono infilati in qualcosa più grande di loro, però, non ha scelta se non tornare a Beverly Hills e mettere in piedi il guaio più grande di tutti

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Il solito, grazie

Già dalle prime note di The heat is on in apertura, il quarto Beverly Hills Cop ci mostra le sue intenzioni: cercare di replicare l’alchimia esplosiva di investigazione, inseguimenti, risate e faccia tosta che ci ha fatto innamorare della seria in prima battuta. Ma né Axel né i suoi comprimari sono più giovani (Murphy aveva solo 23 anni all’epoca del primo film, Reinhold 27), e l’energia non può essere la stessa: l’effetto è un po’ straniante. Un tentativo di introdurre i temi di maturità e paternità c’è, ma sembra più un’aggiunta successiva per rimpolpare un film che funziona poco. 

Un piedipiatti a Beverly Hills: Alex F in un mondo diverso

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Ma non sono solo gli attori ad essere invecchiati: è la commedia d’azione come genere. Il film prova a riflettere su come il mondo che non sia più quello di un tempo, ma lo fa sempre in maniera fra il superficiale e l’imbronciato, facendo peraltro alcune scelte di gusto molto dubbio (per esempio nel trattamento dei personaggi di Serge e Chalino). Affidabile invece la parte procedural, che ci regala una classica investigazione fra tradimenti e poliziotti corrotti e la distruzione di ogni tipo di veicolo a motore.

Insomma, Beverly Hills Cop: Axel F ci propone una commedia d’azione vecchio stile che ci fa passare un’ora piacevole, ma manca lo smalto e l’energia dei suoi predecessori. Predecessori, ci teniamo a precisarlo, che sono tutti disponibili sempre su Netflix. 

Il cast 

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Eddie Murphy torna a vestire i panni di Axel Foley, lo spericolato poliziotto che dà il titolo al film. Anche Judge Reinhold e John Ashton riprendono i ruoli di Billy Rosewood e John Taggart, i poliziotti di Beverly Hills che affiancano Foley fin dal primo film. New entries nel cast invece Taylour Page nel ruolo di Jane Saunders, figlia di Axel e avvocato a Los Angeles, Joseph Gordon-Levitt in quello del suo ex-fidanzato detective Abbott e Kevin Bacon in quello di Cade Grant, un capitano con qualcosa da nascondere. Nel cast anche Paul Reiser, Bronson Pinchot e Luis Guzmán. 

La recensione

Beverly Hills Cop: Axel F ci propone una commedia d’azione vecchio stile che ci fa passare un’ora piacevole, ma manca lo smalto e l’energia dei suoi predecessori. Predecessori, ci teniamo a precisarlo, che sono tutti disponibili sempre su Netflix.

Voto:

6/10
6/10
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