Antonino Chef Academy, Antonino Cannavacciuolo è pronto ad ospitare nella sua academy dieci nuovi studenti, pronti a darsi battaglia per un posto in Villa Crespi. Il primo bocciato (Spoiler)
Da martedì 27 ottobre, e per ogni martedì, torna alle 21.15 su Sky Uno Antonino Chef Academy, il cooking talent prodotto da Endemol Shine Italy con protagonisti chef Antonino Cannavacciuolo e la sua 2 stelle Michelin Villa Crespi, in streaming su Now Tv.
“L’accademia è un qualcosa di magico. Quello che fai li non lo fai nè a casa nè da nessun’altra parte. […] Cerco veramente ragazzi da far crescere e far lavorare in Villa Crespi”. Così chef Cannavacciuolo commenta la sua academy, vantandosi del “giovane fuoriclasse Davide Marzullo” [vincitore della prima edizione] adesso nel team addetto alla preparazione dei secondi piatti di Villa Crespi. Per questa stagione di Antonino Chef Academy lo chef star assicura che il livello dei partecipanti è già alto, “anche se hanno bisogno di qualcuno che li guidi per migliorare”. Il programma è stato realizzato nel pieno rispetto della normativa relativa alle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e delle direttive previste dal Protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo del 07/07/2020.
Antonino Chef Academy, Come funziona?
Torna una nuova classe di giovani cuochi, tutti tra i 18 e i 23 anni, che Antonino e il suo fidato sous chef Simone Corbo sono pronti a guidare nel percorso formativo: sfide e prove complesse, tecniche e rigorose, alcune delle quali si terranno anche in location esterne, in cui dovranno mettere in campo tutte le conoscenze professionali e personali in loro possesso per dimostrare di essere all’altezza della cucina di uno dei ristoranti più esclusivi d’Italia.
Le prove di Antonino Chef Academy vedranno ogni allievo realizzare dei piatti sulla base di quanto appreso durante le lezioni. Al termine di ogni prova, ai giovani chef verrà assegnato un voto, la cui somma andrà a determinare la classifica finale: colui che avrà totalizzato il voto più basso sarà costretto ad abbandonare l’accademia.
Eliminato Prima Puntata 27 ottobre
Nel corso della prima puntata su Sky Uno e Now Tv il 27 ottobre e disponibile on demand, c’è stato il primo eliminato, si tratta di Angelo Daino 23 anni di Casoria, bocciato dallo chef.
Le prove
In questa nuove stagione di Antonino Chef Academy tornano le tre tipologie di prove sulle quali gli chef in gara dovranno sfidarsi. Al termine, in base alla classifica finale, colui che avrà totalizzato il voto più basso sarà costretto ad abbandonare l’Accademia.
- TECNICHE DI CUCINA: gli studenti dovranno mettere in pratica le tecniche basilari della cucina insegnate da Chef Antonino. Ognuno di loro, alla propria postazione, dovrà realizzare un piatto in base a quanto appreso dalla lezione. Al termine del tempo a disposizione e dopo l’assaggio di chef Cannavacciuolo, verrà assegnato il voto.
- TEST FUORI SEDE: in una location esterna gli sfidanti, suddivisi in piccoli gruppi e alla presenza di dell’ospite che affiancherà chef Cannavacciuolo, dovranno mettere alla prova le loro abilità professionali. Al termine della prova ogni team riceverà il voto sulla prova.
- TEST DI APPROFONDIMENTO: una manche individuale vedrà coinvolti i ragazzi in una sfida sulle nozioni apprese durante la lezione specialistica tenuta da un “professore” ospite. Gli studenti, sotto la supervisione di Antonino, affronteranno l’ultimo giudizio, che non verrà svelato ma annotato su un registro per arrivare così al verdetto finale.
I concorrenti
Ecco i concorrenti di Antonino Chef Academy 2 in partenza il 27 ottobre su Sky Uno:
- Giulia Bianchi 20 anni, di Massa Carrara: la più giovane allieva della classe e la più abile nella pasta fatta in casa. Proviene da una famiglia di ristoratori, è bravissima nel prendere appunti e in cucina non si lascia mai sopraffare dalla stanchezza. Il suo
segreto è fare la spesa in modo intelligente facendo l’inventario della dispensa per evitare sprechi. Il suo sogno è quello di aprire un ristorante in un’isola in mezzo all’oceano e il suo incubo sono le lavatrici. Ha frequentato l’Istituto alberghiero di Massa Carrara, quindi ha lavorato per diversi ristoranti tra Marina di Massa e Massa Carrara. - Angelo Daino, 23 anni di Casoria (NA): famiglia molto numerosa in cui centrale è stata la figura della nonna che, con il suo forno per pane, pizze e focacce ha piantato il seme della passione nel nipote. È appassionato di finger food e antipasti. Ha sperimentato presto l’ambiente duro delle cucine ma questo non lo ha fatto desistere: fare il cuoco è il suo futuro e ritiene che la carta vincente in un ristorante sia la brigata con le sue gerarchie e il gioco di squadra. Ha frequentato l’istituto alberghiero di Casoria, quindi ha lavorato per diverse strutture tra le province di Caserta e Napoli. Eliminato Prima Puntata
- Sharon Delvecchio, 22 anni di Desio (MI): Sharon coniuga nei suoi piatti la tradizione pugliese del papà e quella lombarda della mamma. Gli anni trascorsi a scuola spesso non sono stati facili ma Sharon ha saputo trasformare la ferita causata dal bullismo nella sua forza. In cucina è abituata a dover combattere per potersi affermare e nei suoi piatti c’è voglia di rivincita. Villa Crespi è il suo sogno d’infanzia fin da quando, bambina, trascorreva le estati al lago d’Orta con i genitori e i
fratelli. Ha frequentato l’Istituto alberghiero, di seguito ha lavorato in diversi ristoranti tra Monza, Malpensa, Milano e la Sicilia. - Enrico Fusi, 21 anni di Rimini: Enrico cresce nella struttura alberghiera di famiglia. La tradizione culinaria in famiglia, che si tramanda dalla bisnonna in poi, è molto forte e l’istituto alberghiero è la scelta più naturale per lui, nonostante il papà lo volesse in Aeronautica. Conoscitore profondo del percorso di Antonino e fan da sempre, cerca in Accademia di migliorare un suo peggior difetto: il
disordine. Dopo l’Istituto alberghiero di Cervia, seguono esperienze lavorative a Rimini, Cervia, Bressanone. Adesso lavora a Cesenatico come
sous chef. - Yvonne Inumerabile, 22 anni Varese: arriva in Italia dalle Filippine da adolescente e si riunisce con igenitori da anni residenti a Varese. Da studente un po’ svogliato e senza grandi ambizioni si tramuta, indirizzato dalla mamma, in un asso della cucina italiana. Il suo tallone d’Achille è la pasta ripiena e il suo sogno è quello di aprire un ristorante fusion italiano e filippino. Il suo eroe nella vita e maestro in cucina è il suo papà. Ha frequentato la scuola alberghiera a Varese, poi diverse stagioni e stage fino a cominciare a lavorare in diversi hotel tra Varese e Como.
- Michele Macchia, 22 anni di Filiano (Potenza): cresce in una famiglia numerosissima, molto unita e composta da veri conoscitori della cucina: il padre cuoco e il nonno agricoltore sono i punti di riferimento e gli esempi da seguire. Sogna di aprire un ristorante proprio con il padre e il fratello. Rapper estemporaneo e amante del gentil sesso, il suo motto è “sempre positivo e sempre al top”. Entra in Accademia molto sicuro di sé e punta alla vittoria. Dopo l’Istituto alberghiero a Melfi, poi frequenta dei corsi alla Cast Alimenti, quindi lavora tra Cervia, la Sardegna e Brescia.
- Matteo Pasutti, 20 anni di Osimo (AN): esperto di erbe spontanee, un cacciatore per diletto e un
architetto mancato. È un cultore della cucina non convenzionale e la sua arma segreta è la creatività. I suoi maestri sono state le chef donna con cui ha lavorato e per le quali nutre un profondo rispetto e considerazione. Ha frequentato per 4 anni l’Istituto alberghiero di Casargo (Lecco), per poi terminare il percorso in quello di Cingoli (Macerata). La sua carriera è iniziata a Vico Equense da Fabiana Scarica, per proseguire poi cinque mesi da Antonia Klugmann. Attualmente è sous chef. - Lorenzo Pozzi, 20 anni, Monza: è il più accademico tra gli allievi di questa edizione: dopo aver terminato l’istituto alberghiero frequenta adesso la Facoltà di Scienze Gastronomiche. Il suo rapporto con il cibo è di amore e profondo rispetto:
avvicinarsi alla cucina in veste di professionista lo ha aiutato a perdere il peso in eccesso e gli ha insegnato l’importanza del benessere a tavola.
Grande conoscitore delle teorie e tecniche di cucina, soprattutto di panificazione. Ha lavorato in diversi ristoranti tra Milano, la Malpensa e la Brianza. - Francesca Stabile, 22 anni di Genzano di Roma: Francesca è una ragazza cosmopolita, per metà spagnola e per metà siciliana. Prima ed unica cuoca nella sua famiglia, entra nella prestigiosa scuola dell’Alma e da qui la sua vita cambia per sempre, si sposta per lavoro a Barcellona e a Parigi. Sogna di avere un giorno un piccolo agriturismo dove portare avanti una cucina fatta di ricerca, eccellenza e amore. Prima dell’Alma, aveva frequentato l’IPSSAR di Velletri (Roma). Le sue esperienze lavorative più importanti tra Grinzane Cavour (Cuneo), Barcellona, Parigi.
- Davide Zanonato, 22 anni, Cassano Magnago (MI): Davide sceglie di diventare cuoco vedendo la nonna impastare e cucinare tutti i giorni. Rimpiange di non essersi impegnato a dovere durante la scuola
e ora vuole rifarsi del tempo perduto mettendo corpo e anima in cucina. L’esperienza gli sta insegnando che non serve fare preparazioni troppo
elaborate per sorprendere i clienti con i propri piatti. Dopo il diploma all’istituto professionale alberghiero di Gallarate (Varese), diverse esperienze tra Camaiore (Lucca) e il Varesotto.
Antonino Chef Academy, gli ospiti
Nel corso delle puntate di Antonino Chef Academy saranno presenti diversi illustri ospiti:
- Michelangelo Mammoliti, 2 stelle Michelin, enfant prodige della ristorazione italiana, cresciuto con Gualtiero Marchesi e Stefano Baiocco in Italia e con Alain Ducasse, Pierre Gagnier, Yannick Alléno e Marc Meneau in Francia, autore di una cucina che vuole evocare ricordi precisi in cui hanno un ruolo centrale coltivazione dei prodotti e cura dell’orto;
- Elsa Viana, tra le più apprezzate chef africane, la cui cucina è un mix di tutte le incredibili esperienze che ha vissuto, dall’Angola dove è nata – da padre portoghese e madre angolana – fino ai viaggi compiuti in tutto il mondo (parla fluentemente 6 lingue), ora dirige una società di catering e personal chef operativa in tutta Europa ed è ambasciatrice della cucina angolana nel mondo;
- Salvatore Tassa, esperienza trentennale, chef de Le Colline Ciociare di Acuto (Frosinone), è un autodidatta che ha rilevato la trattoria di famiglia trasformandola in un ristorante da una stella Michelin le cui parole-chiave sono sostenibilità, tutela della natura e interpretazione del territorio, nella scelta degli ingredienti ma anche nell’approccio al lavoro e nell’abolizione di plastiche, sottovuoto e prodotti artificiali;
- Fabrizio Fiorani, classe 1986, membro Membro dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, il suo forte desiderio di un’esperienza internazionale lo ha portato a partecipare all’apertura del ristorante di Heinz Beck a Tokyo, dall’ottobre 2015 è pastry chef del BVLGARI Il Ristorante Luca Fantin di Tokyo e, nel 2019, è stato insignito del titolo di Asia’s Best Pastry Chef;
- Cristina Bowerman, una stella Michelin dal 2010, chef del Glass Hostaria a Trastevere, spazio contemporaneo e innovativo sia nella filosofia che nella proposta gastronomica, controcorrente rispetto alla zona in cui si trova. Esattamente come la sua cucina, frutto di esperienze, viaggi, incontri, formazione culinaria e studi che non smetteranno mai di essere la sua fonte primaria di ispirazione;
- Ana Roš, prima chef a ottenere due stelle Michelin in Slovenia, ex atleta della nazionale jugoslava di sci, senza alcuna esperienza in cucina ha viaggiato in tutto il mondo per acquisire conoscenze che hanno reso il suo ristorante HišaFranko a Kobarid (al 38° posto, nel 2019, nella classifica dei The World’s 50 Best Restaurants) meta di pellegrinaggio dei cultori del gusto.