Al terzo film dai romanzi di Agatha Christie, lo sceneggiatore Michael Green insieme al regista e attore Kenneth Branagh, decidono che è arrivato il momento di distaccarsi dai romanzi. Dopo aver dimostrato fedeltà agli eredi della Christie sentivano di essersi guadagnati il diritto di poter dare sfogo alla propria creatività. Assassinio a Venezia il film in sala dal 14 settembre (dal 15 nel resto del mondo) non è un romanzo di Agatha Christie.
Branagh e Green hanno preso parzialmente ispirazione al romanzo Hallowe’en Party – La strage degli innocenti, cogliendo l’atmosfera parzialmente soprannaturale della storia, il rimando al mondo degli orfani e dei bambini, riprendendo alcuni elementi ma trasportando la storia dalla campagna londinese a Venezia.
Assassinio a Venezia, la trama
Hercule Poirot è a Venezia nel 1947, recluso in un palazzo senza desiderio di occuparsi di casi, con una guardia del corpo che impedisce a chiunque di avvicinarlo. Almeno finché non bussa Ariadne Oliver una scrittrice amica di vecchia data dell’investigatore.
La donna lo convince a indagare sul soprannaturale e lo spiritismo, partecipando a una seduta spiritica in una casa decadente e spettrale, che nella notte di Ognissanti diventata Halloween dopo la liberazione, i bambini festeggiano tra fantasmi e racconti spaventosi. In quella casa sarebbero stati uccisi decine di orfani lasciati a morire da medici e infermieri e decisi a vendicarsi. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective si ritrova a indagare.
Assassinio a Venezia la recensione
Assassinio a Venezia è un film nello stile dei gialli di Agatha Christie (gli spazi ristretti, i pochi sospettati, le stanze chiuse), con Hercule Poirot, ma senza essere tratto da un romanzo della Christie. Gli adattamenti sono un’altra cosa. Branagh è ormai convinto del suo Poirot e di voler raccontare la sua versione di Poirot da renderlo un personaggio al tempo stesso autonomo e legato al mondo della Christie.
Il film prende una piega più thriller, quasi horror, rispetto al giallo più classico provando così a portare colori diversi in questo universo Christie firmato Branagh. Lo stile del film è lo stesso dei film precedenti, costruito per quadri visivi che sembrano slegati e necessari solo a mostrare la location, in questo caso i splendidi canali di Venezia. Frammentata è la storia, sviluppata come un omaggio ai film crime del passato in cui la fluidità non era ancora stata immaginata e ogni scena doveva instillare dubbi. Non c’è nulla che possa condurre lo spettatore a risolvere il caso e le intuizioni di Poirot arrivano all’improvviso apparentemente portate dalla corrente.
Assassinio a Venezia è un buon prodotto d’intrattenimento per gli amanti dei gialli ma anche dei thriller, sulla scia dei precedenti. Si appoggia su un cast di volti noti che, come nei film precedenti, recitano tutti un tono sopra, privi di naturalezza, caricando ogni scena e ogni espressione. Uno stile che può o meno piacere e che omaggia i film del passato e in cui si trova alla perfezione Tina Fey, il cui personaggio dovrebbe dare una connotazione “comica” a tutta la vicenda. Riccardo Scamarcio è il feticcio italico necessario alla storia, in una Venezia che nell’immediato dopo guerra del film appare più una città americana che europea. Kenneth Branagh ormai è diventato in tutto e per tutto Poirot.
Il cast
- Kenneth Branagh: Hercule Poirot
- Kelly Reilly: Rowena Drake
- Michelle Yeoh: Joyce Reynolds
- Jamie Dornan: padre di Leopold Ferrier
- Emma Laird: Desdemona Holland
- Tina Fey: Ariadne Oliver
- Kyle Allen: Maxime Gerard
- Camille Cottin: Olga Seminoff
- Riccardo Scamarcio: Vitale Portfoglio
- Jude Hill: Leopold Ferrier
- Ali Khan: Nicholas Holland
In streaming
Il film finirà in streaming su Disney+ probabilmente a novembre.
Assassinio a Venezia
Assassinio a Venezia è un film nello stile dei gialli di Agatha Christie (gli spazi ristretti, i pochi sospettati, le stanze chiuse), con Hercule Poirot, ma senza essere tratto da un romanzo della Christie. Il film prende una piega più thriller, quasi horror, rispetto al giallo più classico provando così a portare colori diversi in questo universo Christie firmato Branagh. Lo stile del film è lo stesso dei film precedenti, costruito per quadri visivi che sembrano slegati e necessari solo a mostrare la location, in questo caso i splendidi canali di Venezia. Assassinio a Venezia è un buon prodotto d’intrattenimento per gli amanti dei gialli ma anche dei thriller, sulla scia dei precedenti.
Voto:
6.5/10