Bangla su Rai 2 il film diventato un caso nei circuiti indipendenti italiani
Bangla – Diario di un film con Andrea Delogu in seconda serata
Prodotto da Fandango e TIMVISION che lo ha distribuito anche in streaming dopo la sala, arriva in prima tv in chiaro Bangla, un piccolo grande film ambientato nel quartiere di Torpignattara a Roma, che racconta la storia di un ragazzo di origini bengalesi cresciuto a Roma.
Bangla – La trama
Scritto, interpretato e diretto dal giovane ventiduenne Phaim Bhuiyan Bangla è stato premiato come “Commedia dell’anno” ai Nastri d’argento, il film racconta la storia “quasi autobiografica” di Phaim, giovane di origine bengalese nato in Italia e residente nel quartiere romano di Torpignattara.
Le sue giornate si dividono tra la famiglia (composta da un padre sognatore, una madre molto tradizionalista e una sorella prossima al matrimonio con un altro ragazzo bengalese), il lavoro da steward in un museo, le visite all’amico pusher Matteo e la musica, che suona con la sua band “Moon Star Studio” in giro per locali. Ed è proprio durante una di queste serate che Phaim conosce Asia, una giovane ragazza romana della quale si innamora. Cosa vuol dire per un giovane di vent’anni, italiano di seconda generazione e musulmano, vivere in un mondo spesso così lontano dai precetti dell’Islam, soprattutto per quanto riguarda la sfera relazionale e sessuale? “Bangla”, attraverso una sceneggiatura ironica, ma pungente cerca di raccontarlo, offrendo al pubblico una visione divertente, ma attenta a creare spunti di meditazione e discussione.
Dopo il film il talk
Al termine del film “Bangla – diario di un Film”, una seconda serata condotta da Andrea Delogu, con la partecipazione del regista e protagonista, Phaim Buyan, e degli altri attori del cast.
Lo spunto partirĂ dal quartiere storico romano di Torpignattara, dove è ambientato il film, per portare all’attenzione del grande pubblico la nuova realtĂ che riguarda ormai tutte le cittĂ italiane: quella di una societĂ multietnica.
Una realtà fatta di convivenza e condivisione di spazi, di vita e di sogni tra persone con origini, storie, cultura e tradizioni molto diverse tra loro. Arrivare ad un traguardo di conoscenza e rispetto reciproco, integrazione e inclusione reale non è facile ma è quello che ci si augura, anche attraverso il dibattito in studio. Fondamentale sarà la presenza del pubblico in sala, che interverrà attivamente sugli argomenti del dibattito. In platea sarà riprodotta una sorta di piccola mappa del quartiere: vecchi romani; stranieri di prima generazione, gelosi delle proprie tradizioni; stranieri di seconda e terza generazione con cittadinanza italiana in bilico tra passato e presente e i tanti artisti che scelgono di vivere in questo quartiere perché stimolante per il loro lavoro.