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Bird Box: Barcellona è esattamente quello che ci si aspetta (o quasi) – La recensione

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Quando uscì, nel 2018, Bird box stupì e affascinò il pubblico, soprattutto per la sua capacità di costruire un universo apocalittico terribile e angoscioso. Ha senso, dunque, che in quell’universo si continuino ad ambientare delle storie. È quello che fa Bird Box: Barcellona, film del 2023 diretto e scritto da Álex e David Pastor. Una sorta di spin-off/sequel, adattato dal romanzo omonimo del 2014 di Josh Malerman ed è prodotto da Nostromo Pictures, Chris Morgan Productions e Dylan Clark Productions. É disponibile su Netflix a partire dal 14 luglio, e basandoci solo sul successo del primo possiamo garantire che finirà nella Top Ten di Netflix.

Bird Box: Barcellona, la trama

Sebastian è un professionista rispettabile, con una moglie e una figlia, Anna, che ama alla follia. Dopo un evento misterioso e devastante, una forza inspiegabile si impadronisce delle strade di Barcellona e costringe coloro che la guardano a togliersi la vita. Sebastian e Anna si ritrovano a lottare per la loro sopravvivenza, sapendo che l’unico modo per non morire è vivere al buio, bendati, nei sotterranei. Chi non muore, quando vede le entità, impazzisce, e cerca di portare anche tutti gli altri a vederle, in una sorta di trance mistica verso la “salvezza”.

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I sopravvissuti si muovono nella città abbandonata, formando alleanze per aumentare le loro possibilità di sopravvivenza e per raggiungere un rifugio sicuro. Tra loro c’è Claire, ex psichiatra inglese. Il principale obiettivo di Claire è proteggere Sofia, orfana tedesca di 8 anni separata dalla madre durante il caos scatenato dall’apparizione delle entità. Man mano che i personaggi cercano di fuggire dalla città, scoprono una minaccia inaspettata e ulteriore: la natura dell’entità potrebbe essere ancora più subdola di quanto si aspettassero.

Bird Box Barcelona, la recensione

Avete visto Bird Box? Vi è piaciuto? La versione spagnola è esattamente quello che vi aspettate, o quasi. Una sorta di espansione di quell’universo che utilizza gli stessi elementi e una costruzione simile, e rispiega tutto da capo. Molto più marcata la piega religiosa, o meglio di fanatismo religioso dettato dalla pazzia, dal dolore e dalle misteriose entità, che qualcuno considera divine, ma in modi diversi. Il film si divide su due linee temporali, il passato e il presente, che continuano ad alternarsi. Al centro, fa da perno Sebastian, personaggio profondamente tragico. Difficile dire molto altro sulla storia senza fare spoiler. Quello che possiamo dire, invece, è che l’ambientazione spagnola è molto bella, e aggiunge drammaticità alla desolazione suicida. Il film esplora temi complessi, il trauma, il lutto, la fede disperata, e offre una visione abbastanza emozionante di un mondo post-apocalittico, senza la novità né il mordente del suo predecessore.

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Il cast

Mario Casas è Sebastian, il protagonista del film con tutte le sue luci e ombre. Georgina Campbell è Claire, direttamente da Barbarian. Nel cast anche Alejandra Howard, Naila Schuberth, Diego Calva, Patrick Criado, Lola Dueñas, Gonzalo de Castro e Michelle Jenner.

La recensione

Avete visto Bird Box? Vi è piaciuto? La versione spagnola è esattamente quello che vi aspettate, o quasi. Una sorta di espansione di quell’universo che utilizza gli stessi elementi e una costruzione simile, e rispiega tutto da capo. Difficile dire molto altro sulla storia senza fare spoiler. Molto più marcata la piega religiosa, o meglio di fanatismo religioso dettato dalla pazzia, dal dolore e dalle misteriose entità, che qualcuno considera divine, ma in modi diversi. Il film si divide su due linee temporali, il passato e il presente, che continuano ad alternarsi. Al centro, fa da perno Sebastian, personaggio profondamente tragico. Quello che possiamo dire, invece, è che l’ambientazione spagnola è molto bella, e aggiunge drammaticità all’ambiente desolato. Il film esplora temi complessi, il trauma, il lutto, la fede disperata, e offre una visione abbastanza emozionante di un mondo post-apocalittico, senza la novità né il mordente del suo predecessore.

Voto:

6/10
6/10
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