Proseguono le vicende della CMA di Roma, l’agenzia dello spettacolo al centro di Call My Agent Italia, riuscito e convincente remake della serie francese, capace di restare ancorato alla struttura originale ma al contempo discostarsene, trovando una via tutta italiana al racconto. Dopo la partecipazione di Paola Cortellesi e Paolo Sorrentino nelle prime due puntate, per la terza e la quarta disponibili dal 27 gennaio su Sky on demand e NOW in streaming, arrivano Pierfrancesco Favino e Matilda De Angelis.
Call My Agent Italia arriva Pierfrancesco Favino
Alla CMA di Call My Agent Italia arriva la guardia di finanza ma l’agenzia è in fibrillazione per i David di Donatello dove in gara ci sono diversi attori dell’agenzia. Intanto però uno dei più importanti Pierfrancesco Favino è intrappolato nel ruolo di Che Guevara, riprendendo quanto successo nella versione francese nella terza stagione con Jean Dujardin (e fate attenzione ai dialoghi perchè c’è una chicca molto interessante). La moglie Anna Ferzetti, le figlie e la governante sono particolarmente preoccupate, PierChe fa vivere tutti senza wi-fi e a contatto con la natura.
Lea (Sara Drago) dovrà gestire la questione visto che Favino deve firmare il contratto per il prossimo ruolo e soprattutto deve consegnare un premio ai David ma non risponde a Piera Detassis Presidente e Direttrice Artistica della Fondazione Accademia del Cinema Italiano. La serata regala altre sorprese come Joe Bastianich e Federico Ielapi (al centro di divertenti siparietti con Luana/Emanuela Fanelli).
Nella seconda puntata Matilda De Angelis prima di imbarcarsi per Roma fa uno stupido post sui social che suscita l’indignazione generale, che scopre solo una volta arrivata sul set di un nuovo film western. Come uscire dall’incubo peggiore di ogni personaggio pubblico, una shitstorm social? Vittorio (Michele Di Mauro) cerca di trovare una soluzione mentre Gabriele (Maurizio Lastrico) dopo aver convinto Sofia a partecipare ai provini, trova una soluzione inaspettata.
Queste ulteriori due puntate confermano la buona riuscita della serie che riesce a coniugare una comicità divertente e popolare con spunti di riflessione interessanti. Le vicende delle diverse guest star, plasmate sul gusto italiano, si innestano su quelle dell’agenzia, che ricalcano maggiormente la versione originale ma tradendola quando necessario.