CBS e il Black Lives Matter: ViacomCBS mette mano ai problemi di diversità della rete con budget destinati a progetti con persone di colore e una crescita del 40% nelle writers room
Il movimento Black Lives Matter che insieme al Coronavirus ha segnato l’estate degli USA e del mondo dopo l’omicidio di George Floyd, sta portando notevoli cambiamenti nel mondo dell’audiovisivo. La rappresentatività è diventata un tema importante quindi abbiamo assistito ad attori che hanno rinunciato a ruoli perchè non adeguati alla parte, doppiatori bianchi che non daranno più la loro voce per personaggi neri.
Se c’è una rete americana che da sempre soffre per assenza di diversità e viene identificata con un pubblico “maschio – bianco – over 50” è CBS che già da qualche stagione tra SWAT, All Rise, The Neighborhood sta cercando di uscire da questo schema. Adesso CBS e ViacomCBS hanno deciso di intervenire in modo ancora più vigoroso.
CBS si è impegnata a investire il 25% del proprio budget per la stagione 2021/22 per progetti che abbiano sceneggiatori, autori, produttori BIPOC Black Indigenous and People of Color. Inoltre le writers room devono avere al proprio interno il 40% di persone (come minimo) riferibili alla categoria BIPOC, che diventeranno il 50% nella stagione 2022/23.
Secondo quanto riporta deadline attualmente nella prossima stagione solo sei tra serie e show nuovi e vecchi toccheranno il 40%. “Mentre alcuni progressi sono stati fatti davanti e dietro le telecamere, il cambiamento deve essere rapido soprattutto per chi guida questi show” ha spigato George Cheeks presidente di CBS Entertainment Group “queste iniziative aiuteranno CBS ad accelerare il processo di cambiamento delle storie che raccontiamo permettendo avere programmi più inclusivi e variegati“.
Movimenti anche nel gruppo ViacomCBS che ha fuso i due team del reparto che si occupa di verificare diversità e inclusione, creando un’unica squadra guidata da Marva Smalls nuovo ViacomCBS Global Head of Inclusion.