Luciana Littizzetto ieri ha dedicato la sua letterina al ministro dell’istruzione e la proposta di nuovi ministeri strani.
Domenica 30 ottobre 2022 su Rai 3 è andata in onda una nuova puntata di Che Tempo Che Fa. Le letterine di Luciana Littizzetto ormai sono un cult dopo ormai 20 anni di onorato servizio. Nel suo monologo lungo poco meno di 30 minuti ha esordito con una risposta molto comica alla risposta di Gasparri che è stato il destinatario della letterina di settimana scorsa. “Ha detto che io non so niente della 194, che faccio la comica e che mi occupo di stracci per la polvere“, riferendosi probabilmente al fatto che la Littizzetto è stata testimonial dello Swiffer. “E poi volevo dirti caro Gas Gas, che quelli miei, quelli la, non sono stracci per la polvere, è altra categoria…” continua Luciana che sabato ha anche compiuto gli anni.
Oltre al commento dei tanti avvenimenti politici e non accaduti in settimana, Luciana Littizzetto ieri ha letto una nuova “Letterina”, ma prima ha voluto proporre nuovi ministeri visto visto che molti degli attuali hanno assunto nuove denominazioni. Ecco le sue proposte:
- Il ministero dei trasporti e delle macchine piccole che ti illudono che ci sia un parcheggio libero;
- Ministero per il controllo del volume della tv quando parte la pubblicità;
- Il ministero per l’attivazione dello SPID senza passare il tempo a porconare;
- Ministero per la comprensione degli altoparlanti nelle stazioni dei treni;
- Il ministero Scanu per far l’amore in tutti i laghi;
- Ministero per l’eliminazione della Maiuscola nelle password del Wifi;
- Il Ministero per l’agricoltura e delle braccia rubate alla stessa
- Ministero dell’ambiente e dell’abolizione dei nani da giardino
- Il Ministero della viabilità con delega alle rotonde intasate
- Ministero per la divulgazione di come si aprono i guantini e i sacchetti del reparto ortofrutta nei supermercati
- Ministero per supportare coloro che quando fanno gli aggiornamento automatici sul cellulare poi non trovano più una mi**ia
La lettera al ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara
La letterina di ieri invece è indirizzata al Ministro dell’Istruzione e del Merito, il prof. Giuseppe Valditara: “… Le scrivo in quanto ex-docente, ma se sei docente per una volta lo sei per tutta la vita… Il merito è importante, se vado dal dentista voglio che sia quello migliore possibile… Se qualcuno è bravo è giusto che abbia delle opportunità… Il merito è il punto d’arrivo, non il punto di partenza, è come alle olimpiadi, tutti partono messi uguali. Contano molto le condizioni di partenza, quando fai l’appello in classe, ogni cognome ha una storia, e noi quelle differenze dobbiamo diminuirle non aumentarle…”
“É ovvio che la scuola valorizza chi ha talento, lo ha sempre fatto, ma la sua missione è occuparsi di tutti, senza lasciare indietro nessuno, accogliendo anche quelli per cui il cammino è più lungo e accidentato e magari a questo merito non arriveranno mai. Vi accanite col merito nella scuola, ma vogliamo parlare della politica? CHe se c’è un campo in cui non ci si arriva per merito è proprio la politica…” La letterina completa potete guardarla gratuitamente su Rai Play.
La Lettera di Luciana Littizzetto a Gasparri.
“Pregiatissimo Gasp” e aggiunge anche il Presidente della Camera “Fomtana” giocando su un errore passato in cui aveva scritto “inpiegato” su un documento, ha aperto la letterina Luciana Littizzetto. “So di non starti simpatica, come mi senti ti escono le fiamme dagli occhi come i Come Cosa, siamo come i zampironi e le zanzare o Fazio e le tartarughe”. Per poi proseguire “prima ancora che iniziasse il governo ha fatto partire il Maurizio Gasparri show, hai depositato 17 disegni di legge tra cui uno che prevede il riconoscimento giuridico del feto attraverso la modifica dell’art.1 del codice civile” sottolineando come Meloni aveva in campagna elettorale detto che l’appoggio all’Ucraina era incrollabile e che non avrebbe toccato 194. “Subito si è scoperto l’amore di Berlu per la vodka e tu subito sei zompato sulla legge“.
Poi la stoccata definitiva della comica: “La legge 194, è quella che garantisce il diritto all’aborto, e sottolineo, non invita le donne a farlo. È una legge del 1978, nata da un referendum, è una buona legge ma se cominci a metterci mano e a svuotarla perde il suo equilibrio e crolla. La 194 è una legge che allarga i diritti e non li restringe, che non toglie nulla a chi l’aborto non lo vuole fare e concede la possibilità a chi invece non vede altra strada. Quindi lo dirò forte e chiaro: la 194 non si deve toccare. La 194 non è mia, tua, né di destra né di sinistra, la legge 194 è di tutte le donne”.
Il video completo del monologo di Luciana Littizzetto lo trovi su Rai Play.
Dove guardare in streaming?
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