Chernobyl su La7 la miniserie evento che racconta la tragedia del 1986. Giovedì 18 giugno le prime due puntate
A un anno di distanza dal debutto su Sky Atlantic e Now Tv arriva in chiaro su La7 la miniserie evento Chernobyl da giovedì 18 giugno in prima serata seguita da un approfondimento sulla tragedia realizzato da Atlantide. La miniserie è composta da 5 puntate e sarà divisa in 2 serate 18, 25 giugno e 2 luglio da La7 disponibili anche in live streaming sul sito della rete.
Il racconto teso, intenso, emozionante ma non emotivo di una catastrofe sociale, umanitaria ed economica ma soprattutto di un disastro nucleare avvenuto il 26 aprile del 1986. Chernobyl è una miniserie capolavoro, pluripremiata, capace di conquistare ovunque pubblico e critica (ad oggi è il prodotto più visto su Sky Atlantic UK). La serie è scritta da Craig Mazin per Sky e HBO.
Chernobyl – La serie evento dal 18 giugno su La7
☢️ Chernobyl? Dal 18 giugno⏰ Alle 21:15? Su La7
Publiée par La7 sur Mercredi 10 juin 2020
La trama di Chernobyl
Era l’1:23 del mattino del 26 aprile del 1986 quando una potente esplosione alla centrale nucleare di Chernobyl vicino Pripyat a 120 km da Kiev, sconvolse l’URSS, l’Europa e il mondo intero.
I 5 episodi uniscono quindi il racconto dei primi soccorsi e della prima analisi di quello che è accaduto, con le conseguenze e i tentativi di riuscire a risolvere la situazione con le indagini portate avanti da Valery Legasov, Boris Shcherbina e Ulana Khomyuk. La serie si basa sui racconti degli abitanti di Pripyat raccolti da Svetlana Alexievich, premio Nobel per la letteratura, e inseriti nel libro Preghiera per Chernobyl e sul saggio Chernobyl 01:23:40 di Andrew Leatherbarrow.
Qui trovi la recensione di Chernobyl
Le due puntate il 18 giugno su La7
1:23:45 – prima puntata
Il 26 aprile 1988, esattamente a due anni dall’incidente occorso a Chernobyl, il professor Valerij Legasov, precedentemente a capo della squadra che si è occupata di gestire il disastro nucleare, registra una serie di nastri nei quali accusa direttamente l’ingegnere Anatolij Djatlov di essere responsabile diretto dell’incidente nucleare. Uscendo di casa, notando degli agenti del KGB, decide di tornare a casa e uccidersi. A quel punto parte il racconto del disastro.
Siamo a Pripyat, la città più vicina alla centrale. Il pompiere Vasily Ignatenko e la moglie Lyudmilla guardano da casa l’esplosione del reattore 4 durante un test di sicurezza portato avanti dal supervisore Akimov e dal giovanissimo ingegnere Toptunov, sotto la guida dell’ingegnere capo Djatlov; nonostante le loro preoccupazioni e il timore che il nocciolo sia effettivamente esploso e abbia causato un incendio provocando conseguenze inimmaginabili, Djatlov li ignora e ordina di pompare acqua nel reattore.
Vengono chiamati i pompieri a spegnere l’incendio, e tra gli uomini vi è anche Ignatenko, ma alcuni di essi iniziano a manifestare strani sintomi, dovuti alle radiazioni e alla grafite presente sul terreno che circonda il reattore. Iniziano le prime indagini ma i livelli di radioattività vengono misurati con strumenti limitati mentre Djatlov continua a ripetere che non c’è stata alcuna esplosione.
Intano al Cremlino Michail Gorbačëv convoca un comitato per capire cosa sta succedendo a Chernobyl e tra gli invitati vi sono il viceministro Boris Shcherbina e il professor Legasov, vicedirettore dell’istituto di energia atomica Kurchatov.
Credit: Sky / HBOPlease Remain Calm – seconda puntata
Sette ore dopo l’esplosione, la scienziata Ulana Khomyuk di Minsk rileva un picco di radiazioni nella città bielorussa, ad oltre 400 km di distanza da Chernobyl. Le autorità locali ignorano le sue preoccupazioni, quindi si dirige verso l’Ucraina per verificare la situazione di persona. Lyudmilla cerca Vasily ma è stato spostato a Mosca, intanto Legasov espone tutta la sua preoccupazione a Gorbačëv e viene perciò inviato a Chernobyl unitamente a uno scettico Shcherbina che si convince dopo lo scenario che si ritrova davanti arrivando alla centrale.
Shcherbina affronta Bryukhanov e Fomin, che accusano Legasov di disinformazione, ma il generale Vladimir Pikalov usa un dosimetro di alta gamma per dimostrare gli alti livelli di radiazione. I tentativi di migliorare la situazione fermando il fuoco con sabbia e boro, vanno male e intanto la città di Pripyat viene evacuata. Legasov chiede a Gorbaciov di autorizzare una missione per drenare l’acqua, ricevuta la quale chiede al personale della centrale nucleare di sacrificarsi: Alexei Ananenko, Valeri Bezpalov e Boris Baranov si offrono volontari, pur sapendo che sarà una missione letale.
Il cast
- Jared Harris è Valery Legasov, lo scienziato sovietico elemento chiave per lo studio di quanto successo nella centrale.
- Stellan Skarsgard è Boris Shcherbina capo della commissione governativa del Cremlino
- Emily Watson è Ulana Khomyuk fisica nucleare che indaga sulle ragioni che portarono al disastro. Il suo personaggio non esiste ma è una sorta di riassunto delle varie figure che supportarono Legasov
- Jessie Buckley è Lyudmilla Ignatenko la moglie del pompiere Vasily (Adam Nagaitis) attraverso cui ci vengono mostrare le conseguenze dell’esplosione sui primi soccorritori
- Paul Ritter è Anatoly Dyatlov assistente capo ingegnere della centrale
- Alan Williams è Viktor Charkov
- David Dencik è Mikhail Gorbachev
- Sam Troughton è Aleksander Akimov