Chi ha più di 25 anni, ricorderà di quei cartoni animati tristissimi con cui siamo cresciuti. Orfani senza madre che giravano il mondo alla sua ricerca, ragazze dalla salute fragile che finivano a delirare sul letto di morte oppure semplicemente Lady Oscar dalla prima all’ultima puntata. Crater, coming of age fantascientifico e di avventura, diretto da Kyle Patrick Alvarez da una sceneggiatura di John Griffin e storia da Griffin e Rpin Suwannath, si inserisce nello stesso genere. Sempre che di genere si stia parlando, e non di impressione generale. La produzione è di Walt Disney Pictures e 21 Laps Entertainment, e il film è disponibile in streaming su Disney+ a partire dal 12 maggio. A vostro rischio e pericolo e soprattutto se avete voglia di spiegare ai vostri figli, cugini e nipoti temi difficilissimi.
Crater, una storia dalle implicazioni complesse
Nel futuro, le colonie spaziali sono una realtà. Sulla luna ce n’è una, in particolare, in cui la parte più povera della popolazione spaziale è costretta a estrarre elio dalle miniere di generazione in generazione, in un ciclo di ingiustizie indicibile e con condizioni contrattuali truffaldine. Tra i ragazzi del sito di estrazione lunare c’è Caleb, che è appena rimasto orfano. Secondo le condizioni del contratto, deve essere mandato su uno dei pianeti ricchi, Omega, perché il padre è morto sul lavoro. Caleb si è formato un gruppo di amici per la pelle, e anche se su Omega la sua vita sarà migliore, è molto triste al pensiero di partire. Anche perché stava organizzando con i suddetti amici una grande avventura: dovevano insieme rubare un mezzo e andare al cratere della luna, come gli aveva chiesto il padre prima di morire.
Gli amici non si danno per vinti e decidono di anticipare il piano. Durante un lockdown a causa di una pioggia di meteoriti, e chiedendo aiuto alla nuova arrivata Addison, si lanciano in un’avventura pericolosa ed emozionante, che gli farà scoprire che oltre al sito estrattivo esiste altro, e che l’universo è molto più complesso e crudele (ma anche bello) di quanto avevano realizzato.
Crater, due piani di lettura
Questo film ha due piani di lettura, o due livelli. Al primo livello, quello più superficiale, c’è una storia di avventura e amicizia. Caleb e Dylan sono diventati amici in un momento di bisogno e non si sono più lasciati. In questo gruppo, nessuno viene abbandonato, anche se le liti sono frequenti. Oltre ai due leader, infatti, ci sono Marcus, che ha un difetto congenito al cuore a causa delle generazioni che prima di lui hanno lavorato in miniera, e a cui viene sempre raccomandato di prendere le sue pillole, e Borney, ansioso all’estremo, che viene sempre rassicurato (o preso in giro affettuosamente). A loro si aggiunge Addison. La sua vita è diversa, ma non per questo meno complicata, e la ragazza deve già gestire delle perdite pur essendo molto giovane e molto più ricca dei suoi compagni di avventura. Insieme, questi ragazzi scopriranno che esiste qualcosa oltre il lavoro ereditario, e che una squadra è molto più forte di un singolo. Senza sottrarsi a momenti più stupidini, inventare giochi rischiosi o abbuffarsi di gelato. Dopotutto, sono bambini. Il rapporto tra i ragazzi è costruito con delicatezza, ed è la parte più positiva della storia.
A un secondo livello, più profondo (e senza fare spoiler), ci sono le implicazioni che questo futuro immaginario porta con se. La galassia, da quello che traspare dai dialoghi dei ragazzi, appare divisa socialmente in maniera immobile. Chi lavora è costretto a lavorare praticamente fino alla morte, i figli sono condannati allo stesso destino. Solo i ricchi possono stare su Omega o sulla Terra, o intraprendere dei viaggi criogenici lunghi 75 anni per spostarsi da un pianeta all’altro. Se si ferma a pensarci un attimo, è un futuro oscuro, in cui si dà per scontato che l’uomo abbia attuato nello spazio le stesse regole crudeli e prevaricatrici che ha attuato sulla terra, e in cui la differenza di classe sociale è praticamente imbattibile. In un futuro così non esiste meritocrazia, e i nostri protagonisti sono attrezzati con un livello di cinismo, consapevolezza e accettazione passiva della realtà che non augurerei al mio peggior nemico. Anche il finale, che non è un lieto fine pieno e soddisfacente, sembra andare in questa direzione. Crater è un film solo apparentemente semplice, che sceglie la strada della tristezza. Non so perché lo faccia, ma avrei apprezzato uno spiraglio di allegria in più. Tutti insieme.
Il trailer
Il cast di Crater
Isaiah Russell-Bailey è Caleb Channing, orfano che sta per partire per Omega. Non prima di essersi lanciato nell’avventura di una vita. Mckenna Grace è Addison, ragazza viziata arrivata dalla terra. Billy Barratt è Dylan, pilota biondino e cinico, con una storia familiare tragica e lo spirito dell’avventura. Orson Hong è l’ansioso Borney, che si fa trascinare in cose più grandi di lui dagli amici. Thomas Boyce è Marcus, ragazzone gentile con un difetto congenito al cuore. Scott Mescudi, nome d’arte Kid Cudi, è il padre di Caleb.
La recensione
Questo film ha due piani di lettura, o due livelli. Al primo livello, quello più superficiale, c’è una storia di avventura e amicizia. A un secondo livello, più profondo (e senza fare spoiler), ci sono le implicazioni che questo futuro immaginario porta con se. Crater è un film solo apparentemente semplice, che sceglie la strada della tristezza. Non so perché lo faccia, ma avrei apprezzato uno spiraglio di allegria in più. Tutti insieme.
Voto:
7/10