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Credo a Babbo Natale – I believe in Santa la recensione del film Netflix: quando è troppo è troppo!

Credo a Babbo Natale - I believe in Santa

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Cosa fareste se, nella vostra ricerca per l’anima gemella, arrivati nell’età adulta con poche ma solide certezze, incontraste e vi innamoraste di una persona per poi scoprire dopo mesi che crede ancora in Babbo Natale? Credo a Babbo Natale – I believe in Santa è la commedia romantica natalizia disponibile su Netflix dal 14 dicembre 2022.

Diretta da Alex Ranarivelo e scritta da John Ducey, la pellicola ottimista e incantevole esce nel momento giusto, aiuta a entrare nello spirito natalizio chi è rimasto indietro e proprio per questo potrebbe, zitta zitta e quatta quatta, guadagnarsi un posto nella Top Ten di Netflix.

Credo a Babbo Natale – I believe in Santa, tra realtà e assurdo – La trama

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Al centro della trama di Credo a Babbo natale c’è Lisa, una donna pratica ed efficiente, che gestisce benissimo il dover crescere sua figlia ottenne, Ella, da sola. Il padre, infatti, è un uomo assente e impegnato. Lisa, da vera donna statunitense bionda, ama il 4 luglio con tutta se stessa. Proprio a un evento legato al giorno dell’indipendenza incontra Tom, avvocato gentile. Stanno insieme, si divertono e si amano.

Arriva il Natale. A Lisa questa festività non piace proprio per niente, la riporta a ricordi tristi della sua infanzia. Tom, invece, la ama tantissimo, soprattutto perché crede ancora genuinamente a Babbo Natale. Proprio così, l’uomo perfetto per la piccola famiglia di Lisa crede davvero che Babbo Natale esista e ogni anno organizza una vera e propria maratona di eventi a tema Natale e Babbo Natale. Lisa non sa se se la sente di essere coinvolta in questa cosa.

I believe in Santa: less is more – La recensione

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Questo film esagera in tutte le direzioni. Esagerano gli attori, che hanno le espressioni di grossi pupazzi di pezza o di marionette. Esagerano i costumisti. Esagerano gli sceneggiatori. Vedere un personaggio musulmano dire che un uomo adulto che viene ridicolizzato perché crede ancora a Babbo Natale è proprio come lui, cresciuto razzializzato e di fede islamica in una comunità bianca e cristiana è troppo. Too much. Il messaggio di fondo non sarebbe neanche completamente da buttare, se un paio di cose (personaggio musulmano incluso) non lo facessero deragliare completamente.

Credo a Babbo Natale – I believe in Santa vorrebbe essere in assoluto un film sul valore dell’atto del credere (non la chiameremo fede per privarla delle implicazioni religiose: a pasticciare su quel tema in maniera borderline offensiva ci pensa già la pellicola) e del rispettare quello che si crede e quello che credono gli altri, ma la primissima scena, in cui Lisa scrive un articolo sul 4 luglio parlando di Dio e di libertà, ci dice tutto quello che ci deve dire. Da buttare. Voto 4

Il trailer in lingua originale

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Il cast

Christina Moore è Lisa, John Ducey è invece Tom. Una ama il 4 luglio, l’altro il Natale. Evidentemente, questa cosa è abbastanza per mettere in crisi la loro relazione. Violet McGraw è Ella, figlia di Lisa che vuole molto a bene a Tom (e da lui è ricambiata).

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Credo a Babbo Natale - I believe in Santa vorrebbe essere in assoluto un film sul valore dell'atto del credere e del rispettare quello che si crede e quello che credono gli altri, ma la primissima scena, in cui Lisa scrive un articolo sul 4 luglio parlando di Dio e di libertà, ci dice tutto quello che ci deve dire. Da buttare.Credo a Babbo Natale - I believe in Santa la recensione del film Netflix: quando è troppo è troppo!