Undicesima stagione per Cucine Da incubo il programma che manda Antonino Cannavacciuolo in missione a salvare ristoranti in difficoltà. L’appuntamento è la domenica sera su Sky Uno e NOW in streaming, con le puntate sempre disponibili on demand (prossimamente anche su TV8). Il programma è l’adattamento italiano del famosissimo format internazionale Kitchen Nightmares (in Italia su Discovery+ e Real Time c’è la versione americana con Gordon Ramsey), format creato da Optomen Television Ltd e licenziato da All3Media International Limited. Vediamo i ristoranti di questa edizione.
Cucine da Incubo 11 – In provincia di Frosinone
Il Mulino a Vallecorsa (Frosinone) è il ristorante da salvare della seconda puntata. E Antonino Cannavacciuolo ha dovuto fare un vero miracolo. Un locale a conduzione familiare: a gestirlo storicamente ci son sempre stati Oliviero, detto “il barone”, e Lina, quindi pian piano la responsabilità è stata ceduta alle figlie Lucilla e Sabrina e al nipote David. Pur defilato nella gestione del ristorante, “il barone Oliviero” è una presenza fissa all’interno del locale. Le sale del ristorante sono spessissimo il teatro di liti familiari: i rapporti tra i vari componenti della famiglia sono delicati, Lucilla e Sabrina non sembrano aver voglia di continuare a prendersi cura de “Il Mulino”, e il pensiero è che lo tengano aperto solo per non dare un dispiacere a papà Oliviero. Tutto questo si ripercuote sulla loro professionalità e sulla qualità della cucina, che di ruspante e tipicamente ciociaro non ha quasi più nulla: e di conseguenza, la clientela è andata assottigliandosi nel corso degli anni.
Il ristorante in Germania
Nella prima puntata della stagione 11 Antonino Cannavacciuolo è in Germania, a Rottendorf, nel ristorante “La dolce Napoli”, locale gestito da Roberto e da sua moglie Enza, una coppia di origini partenopee che vive in Germania da oltre venti anni. A “La dolce Napoli” i clienti non entrano più a causa di una cucina che ha ben poco di italiano e di un’atmosfera che poco invoglia la clientela a varcare la soglia d’ingresso. Come se non bastasse, marito e moglie sembrano ormai ai ferri corti anche tra le mura domestiche: Enza, in particolare, si sente poco valorizzata dal marito, che vede in lei l’origine di tutti i problemi del ristorante. A soffrire della situazione personale e professionale dei due ci sono anche i figli della coppia. Il compito di Antonino Cannavacciuolo sarà decisamente complesso: in cucina è chiamato a portare un po’ di Italia, ingrediente fondamentale in un ristorante simile, ma inevitabilmente questo lo porterà anche a vestire i panni di “consulente matrimoniale”.
Il format
La formula di Cucine da incubo è sempre la stessa. Cannavacciuolo torna a vestire i panni del “supereroe” delle Cucine da incubo di tutta Italia: vere e proprie missioni impossibili nelle quali visiterà ristoranti con un servizio, uno stile e una qualità del cibo che vengono giudicati deludenti dai clienti insoddisfatti, e incontrerà i ristoratori e il personale di cucine in cui regnano liti, improvvisazione e cattiva gestione.
Situazioni talmente insostenibili, rese insopportabili da incuria o indolenza, che sembrano destinate inesorabilmente a causare la chiusura delle attività: Antonino Cannavacciuolo, con decisione, creatività ed empatia, porterà la sua esperienza da Chef e da imprenditore per consigliare gestori e dipendenti e aiutarli a trovare una soluzione. Dopo aver provato il menù in prima persona e osservato lo staff al lavoro, aiuterà a rimettersi in linea e organizzerà un nuovo menù. Il locale sarà sottoposto a un make over totale, una ristrutturazione completa.