A volte, si giustificano film non tanto validi, nati magari da fenomeno del web e da fan fiction, dicendo che sono per ragazzi. Sono per ragazzi, quindi non occorre che siano scritti bene. Sono per ragazzi, quindi i personaggi possono essere caotici e insensati. Sono per ragazzi. Come se i ragazzi non meritassero prodotti all’altezza. In questo quadro si va a stagliare il franchise di Dalla mia finestra, giunto al terzo e, a giudicare dal finale, ultimo film. È diretto da Marçal Forés e tratto dal romanzo di Ariana Godoy, ed è disponibile su Netfliz a partire dal 23 febbraio. Probabilmente, anche solo per affetto da parte di chi aveva seguito anche i due film precedenti, si guadagnerà un posto nella Top Ten di Netflix.
Dalla mia finestra 3, una storia circolare
Il mio prof di greco del liceo l’avrebbe chiamata composizione ad anello. È quella dell’Odissea di Amore ed è quella di questi 3 film, che iniziano con due giovani che si scrutano da una finestra e finisce con quegli stessi due giovani, adesso meno giovani, che si scrutano da quella stessa finestra. Prevedibile, in un certo senso rassicurante. Tutti gli avvenimenti del secondo film sembrano non essere successi, perché alla fine siamo tornati al principio. Il nuovo fidanzato di Raquel, il povero Gregory, scompare senza fare troppe storie, piegato dall’amore vero. Più difficile Vera, la nuova ragazza di Ares, che vuole mantenere le apparenze nonostante tutto, come la sua famiglia (che è uguale a quella di Ares) le insegna.
Si poteva fare di meglio
Le tematiche sono sempre le stesse, per tutte le coppie coinvolte. La famiglia ricca e malvagia di Ares, che danneggia tutti e tre i figli. La differenza di classe tra Claudia e Artemis. La decisione di aprire o chiudere la coppia per Apolo e Daniela. Sullo sfondo i romanzi di Raquel, che sono un diario della sua vita, che la mettono nei guai e poi la salvano. Siamo sempre allo stesso punto, eppure un altro film è stato strizzato da questo stanchissimo pezzo di stoffa bagnato. Se suona allungato, annacquato, sfinito è perché lo è. Rimane misterioso e non spiegato il personaggio di Anna, che nel nome di qualche tipo di condizione mentale non ottimale compie gesti avventati e squilibrati, che le vengono sempre perdonati. E menomale che è finita.
Il cast
Clara Galle è Raquel Mendoza, scrittrice in erba che non riesce a dimenticare il suo ex fidanzato. Julio Peña Fernández è Ares Hidalgo, il suddetto fidanzato. Andrea Chaparro è Vera, la nuova ragazza di Ares, disposta a tutto pur di far continuare la sua storia con lui, anche per una questione di famiglia. Natalia Azahara è Daniela, la migliore amica di Raquel. Nel cast anche Hugo Arbues (Apolo Hidalgo), Eric Masip (Artemis Hidalgo), Emilia Lazo (Claudia), Iván Lapadula (Gregory).
Dalla mia finestra 3: è la fine di un'era? La recensione del film su Netflix
La recensione
Le tematiche sono sempre le stesse, per tutte le coppie coinvolte. La famiglia ricca e malvagia di Ares, che danneggia tutti e tre i figli. La differenza di classe tra Claudia e Artemis. La decisione di aprire o chiudere la coppia per Apolo e Daniela. Sullo sfondo i romanzi di Raquel, che sono un diario della sua vita, che la mettono nei guai e poi la salvano. Siamo sempre allo stesso punto.
Voto:
5/10