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Diamanti è il regalo di Pasqua di Sky ai propri abbonati

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Gli abbonati a Sky e NOW dentro l’uovo di Pasqua hanno trovato un regalo prezioso…un “diamante”, anzi un Diamanti. Dal 20 aprile su Sky e NOW è arrivato in esclusiva il film di Ferzan Ozpetek che ha dominato al botteghino tra fine 2024 e inizio 2025 con oltre 16 milioni di euro incassati. Il regista ha letteralmente riunito le sue donne, quelle con cui ha lavorato, altre che ha incontrato la prima volta, per realizzare un film nel film, mettendosi in gioco in prima persona.

Diamanti è un film delicato, che accarezza lo spettatore affrontando temi diversi, dalla solidarietà femminile, alla sorellanza, alla violenza sulle donne, al desiderio di riscatto. Un film sul volersi bene al di là di tutto e di tutti, trovando un pizzico di gioia e di felicità nel lavoro quotidiano. Ozpetek allarga all’universo femminile quel concetto di famiglia per scelta e non di sangue, che è sempre stato al centro della sua filmografia.

Scritto da Ferzan Ozpetek, Carlotta Corradi ed Elisa Casseri, è una produzione Greenboo Production, Faros Film Vision Distribution in collaborazione con Sky. Le riprese si sono svolte nel corso dell’estate del 2024 e per rendere al meglio il lavoro della sartoria al centro del film, il regista si è appoggiato alla storia sartoria Tirelli e ai suoi archivi. A impreziosire il film c’è il brano Diamanti di Giorgia.

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Diamanti la trama

Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile.

Il cast

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Ricchissimo il cast corale del film a partire dalle sorelle Alberta e Gabriella Canova, che gestiscono la sartoria specializzata in costumi per il cinema e il teatro, interpretate rispettivamente da Luisa Ranieri e Jasmine Trinca. Intorno a loro si intrecciano le storie di tutte le maestranze che lavorano nell’atelier e quelle dei clienti, come un filo che, danzando tra un pezzo di stoffa e un altro, lega indissolubilmente e crea qualcosa di più grande e meraviglioso: Lunetta Savino è la ricamatrice Eleonora, Paola Minaccioni è la capo sarta Nina; Milena Mancini e Geppi Cucciari le sarte Nicoletta e Fausta; Anna Ferzetti è la modista e madre single Paolina, Vanessa Scalera è la costumista Bianca Vega; Carla Signoris è l’attrice di teatro Alida Borghese, mentre Kasia Smutniak è l’attrice di cinema Sofia Volpi.

Ma ancora, Mara Venier interpreta il ruolo della cuoca Silvana e Milena Vukotic quello di Olga, zia delle sorelle Canova. Al loro fianco un cast maschile d’eccezione capitanato da Stefano Accorsi nel ruolo del regista Lorenzo, Vinicio Marchioni in quello di Bruno, marito di Nicoletta, e Luca Barbarossa in quello di Lucio, marito di Gabriella.

Daiamanti

La trilogia di Istanbul su Sky

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Disponibili on demand nella collezione dedicata al regista, tre cortometraggi diretti da Ferzan Ozpetek che rendono omaggio alla sua terra natia e che hanno come fil rouge le speranze disattese a cui la vita prima o poi ci pone di fronte, mettendoci faccia a faccia con la cruda della realtà. Nel primo corto, MEZE, una ragazza decide di sposare un uomo che ha appena conosciuto, ma purtroppo le cose non filano come aveva previsto. A tirarla su di morale ci penseranno le amorevoli zie, le amiche e ciò che dà il titolo a questa prima opera, i mezé, che sono i tipici antipasti turchi. Il secondo, MUZIK, racconta la storia dell’incontro di tre bambini che anni dopo saranno uniti proprio dalla magia della musica.

L’ultimo è MUHABBET e narra l’incontro di un ragazzo con tutte le persone che si è lasciato alle spalle, proponendosi come un viaggio onirico che da Roma porterà il protagonista in una non precisata città della costa turca. L’omaggio alla sua Turchia è ciò che ha spinto il regista a confezionare questa trilogia, esplicitamente dedicata a Istanbul, che celebra con i titoli e le trame tre aspetti cardine della cultura turca: il cibo, la musica e le conversazioni.

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