Domina torna con una seconda stagione da venerdì 8 settembre 2023 su Sky a più di due anni dal rilascio della prima stagione ed è una serie tv profondamente cambiata. E non è un caso se Sky l’ha lanciata in una modalità decisamente più sottotono rispetto al passato (al lancio della prima stagione ci fu la statua di Livia Drusilla installata in via dei Fori Imperiali a Roma).
Sempre creata da Simon Burke e prodotta da Tiger Aspect, la serie non vede più il coinvolgimento di Cattleya e degli Sky Studios e di fatto per Sky è diventata una sorta di produzione acquisita da Epix – MGM+ (che la rilascia negli USA), i diritti internazionali sono di Banijay e non più di NBCUniversal. Il disinteresse di Sky verso Domina 2 è palpabile e giustificato anche dalla visione dei primi 4 episodi che ci sono stati forniti in anteprima. Il cast a partire da Kasia Smutniak è confermato ma se avete appena finito di recuperare la prima stagione, probabilmente farete fatica a riconoscere Domina.
Che fine ha fatto Domina?
La prima stagione di Domina non era priva di difetti. Nella nostra recensione avevamo presentato Livia Drusilla (Kasia Smutniak) come una sorta di Olivia Pope dell’antichità capace di risolvere problemi, architettare piani per ottenere quello che più desiderava. Una versione romanzata della vita della terza moglie di Ottaviano Augusto, madre dell’Imperatore Tiberio, capace di far adottare all’imperatore i figli avuti dal precedente matrimonio pur di ottenere il potere. La donna che sussurra ai potenti. Uno stile europeo nella prima stagione, si fondeva con il gusto americano per le storie semplici e visivamente accattivanti.
La seconda stagione di Domina si presenta come un prodotto completamente diverso. Una banale produzione americana rivestita con il lusso della tecnica europea per la fotografia, per le ambientazioni naturali, per i costumi attenti e studiati. La sceneggiatura cede sempre più il passo a una soap opera del passato, in cui prevalgono gli amori, i tradimenti agli scenari politici. Livia Drusilla si mostra sempre più fragile e insicura, lontana parente della donna tenace della prima stagione. La recitazione cede il passo a gesti e usi contemporanei, con scatti e movenze che non sarebbero adatti alle donne e agli uomini di quegli anni. La sensazione è che oltre ai dialoghi si siano voluti rendere contemporanei anche gli atteggiamenti dei personaggi. C’è un’eccessiva familiarità tra tutti i personaggi che è decisamente poco adatta e il più delle volte fuori luogo.
La storia resta soltanto sullo sfondo, come se le dinamiche interpersonali dei vari personaggi fossero decisamente più importanti. Peccato che si fatichi a star dietro ai vari legami, ai matrimoni, agli amanti, mentre tutto corre velocemente alla ricerca della soluzione di Livia. La serie diventa sempre meno un dramma storico e sempre più una soap familiare ambientata nel passato, un ibrido di difficile collocazione. Sparisce anche l’ambiguità del personaggio di Tiberio il cui lato instabile, quasi da psicopatico, era uno dei tratti più affascinanti della prima stagione. Il sesso è l’unico elemento al centro della serie, ancor più del potere e del governo di Roma e dell’impero.
Domina 2 la trama
La seconda stagione riprende nel 19 a.C., quando Gaio e Livia ritornano a Roma dopo tre anni nelle Province Orientali. Dopo l’uccisione di Marcello nella prima stagione, Livia ha lavorato per riparare il matrimonio da cui dipendono tutto il suo potere e la sua ambizione, ma si ritroverà ad affrontare minacce vecchie e nuove.
Gaio e Livia sono scioccati nel trovare la loro città in rivolta e i figli di Livia in aperta ribellione. Nel corso di undici turbolenti anni, si prevedono sesso, omicidi, tradimenti e lotte per il potere, che culmineranno nell’assassinio di Druso e la scoperta
da parte di Livia della terribile verità dietro di esso.
Per tutta la stagione Livia sarà costretta a combattere più duramente che mai per adempiere al sacro giuramento fatto al padre, ripristinare la Repubblica e la democrazia a Roma. Livia avrà bisogno di tutta la sua intelligenza, ambizione e astuzia per navigare nei sempre più agitati mari della politica romana. Avrà sempre più sangue sulle mani, lotterà contro la corruzione della sua anima e affronterà una terribile scelta finale tra potere e vendetta. Sarà in grado di ottenere entrambi?
Il Cast
Vanno sottolineate le eccellenze italiane di rilievo internazionale nel cast tecnico, a partire dal Premio Oscar® Gabriella Pescucci, che ha curato i costumi della serie, Luca Tranchino (Prison Break) alla scenografia, Katia Sisto (Penny Dreadful) al make-up e Claudia Catini (Trust: Il rapimento Getty) all’hair design.
Kasia Smutniak guida un grande cast internazionale formato, fra gli altri, da Matthew McNulty (Misfits) nel ruolo di Gaio Augusto, Claire Forlani (Vi presento Joe Black) nei
panni di Ottavia, la sorella di Gaio; Christine Bottomley (The End of the F***ing World) è
Scribonia, seconda moglie di Gaio e nemica mortale di Livia; Ben Batt (Captain America: The First Avenger) veste i panni di Agrippa.
Domina
Domina 2
La seconda stagione è lontana parente della prima. La serie Domina diventa sempre più americana, sempre più soap opera ambientata nell’antica Roma, Livia Drusilla è una figura debole che appare improvvisata nella sua capacità di gestire il potere e di controllarlo.
Voto:
5/10