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Dove nessuno guarda – Elisa Claps, su Tv8 la docuserie di Pablo Trincia: “era da tempo che volevo ricostruire un caso true crime”

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Dopo il podcast una docu-serie racconta con video, documenti inediti e testimoni diretti uno dei casi di cronaca più oscuri del nostro Paese: l’omicidio di Elisa Claps.
A più di 30 anni dai fatti, la vicenda resta ancora con tanti interrogativi e poche risposte su cui cerca di indagare la docu-serie Sky Original in 4 episodi (in streaming su NOW) che arriva in un’unica serata su Tv8 lunedì 16 settembre, con Pablo Trincia e la regia di Riccardo Spagnoli. Una produzione Sky Italia e Sky TG24 realizzata da Chora Media.

La presentazione di Dove nessuno guarda – Elisa Claps

Siamo stati alla conferenza stampa di presentazione della docu-serie Dove nessuno guarda – Elisa Claps, risultato di un lavoro di ricostruzione dei fatti, pensato sin dall’origine come un continuum fra la forma di racconto del podcast e quella del documentario.

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Ho deciso  di buttarmi sul caso di Elisa Claps perché era da tempo che volevo ricostruire un caso ‘true crime’. L’idea è nata per caso durante una riunione di redazione in cui una collega l’ha citato tra i possibili casi da trattare” ha dichiarato Pablo Trincia durante l’intervista con la stampa. “Questa storia, oltre alle straordinarie capacità di racconto, aveva bisogno di una diffusione ampia per arrivare ai più giovani, essendo una storia lontana e di 30 anni fa”.

È stato un viaggio incredibile in più città, una saga che sembra non finire mai, piena di dettagli, di colpi di scena, di sviste inaccettabili. È anche stato un viaggio nel dolore di una famiglia perbene, la famiglia Claps, che dopo 30 anni è ancora alle prese con questa storia e con la riapertura della chiesa dove la loro figlia e sorella è stata uccisa e nascosta”.

Un racconto serializzabile

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Sul perché proprio il caso Elisa Claps al centro della prima stagione di “Dove Nessuno Guarda”, sia Spagnoli che Trincia non hanno dubbi: “era un racconto serializzabile, visto che dura da 17 anni; una storia attuale su una violenza di genere, che dall’Italia arriva fino a Londra”.

Scrivere e dirigere la docuserie dandogli una veste e una struttura narrativa nuova, diversa rispetto al podcast, è diventata così una sfida davvero stimolante” continua Spagnoli, “dopo aver approfondito la storia e aver preso coscienza della enorme quantità di materiale inedito che avevo a disposizione ho deciso di adottare un approccio registico molto essenziale per dare maggior importanza ai racconti dei protagonisti e alle immagini mai trasmesse prima. I tempi narrativi e di montaggio sono stati attentamente bilanciati alternando parti più distese nelle quali il racconto si fa più descrittivo mettendo in risalto il materiale esclusivo, ad altre parti decisamente più serrate, nelle quali il ritmo incalzante accompagna lo spettatore nello svolgersi della vicenda”.

E alla domanda se sia o meno soddisfatto del risultato finale, Trincia non ha dubbi “è un oggettivo prodotto di intrattenimento con una capacità giornalistica estremamente contemporanea”. 

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Un caso di cronaca indimenticabile, che oggi dopo trent’anni sembra più vivo che mai, e che ha (ri)attirato su di sé l’affetto della città di Potenza, dopo anni dalla scomparsa di Elisa, di nuovo raccolto e unito intorno alla famiglia Claps. Su TVTips un approfondimento sulla docuserie e una playlist con altri documentari e storie true crime da recuperare.

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