Nella nostra recensione del primo capitolo dell’adattamento della trilogia Culpables di Mercedes Ron avevamo profetizzato che il sequel non sarebbe tardato ad arrivare: e infatti, eccoci qua. Torna buona parte del cast, torna Domingo Gonzalez alla regia e soprattutto torna il cocktail vagamente imbarazzante di supercar, glamour, crimini di Barbie e fantasie adolescenziali che aveva contraddistinto il primo episodio. Il film, è disponibile su Prime Video dal 27 dicembre e, come potevamo aspettarci, ha già scalato la sua top ten. A questo punto non ci rimane che attendere la conclusione della trilogia e sperare in un miracolo.
È colpa tua: un’attrazione (ancora) inesorabile
La relazione segreta fra i fratelli adottivi Nick e Noah, che va avanti ormai da un anno, si fa sempre più complessa. Le loro vite stanno cambiando: Nick ha iniziato a lavorare nel prestigioso studio legale del padre e Noah sta entrando all’università, trasferendosi anche in un dormitorio vicino alla facoltà. Con queste nuove esperienze arriveranno una serie di nuovi incontri e vecchie conoscenze che proveranno a seminare zizzania nelle vite dei nostri protagonisti — complici i genitori, che potrebbero sospettare qualcosa e, forse, avere qualche scheletro nell’armadio…
Un sacco di fumo e il solito arrosto
Come sempre, il volume centrale di una trilogia romance ha una trama un po’ scarna: i protagonisti già hanno iniziato una relazione, il gran finale è ancora lontano, e allora ci sembra di essere caricati a bordo per assistere a una serie di alti e bassi più o meno fabbricati. È colpa tua cerca di rimpolpare il piatto aggiungendo una valanga di sottotrame, personaggi, intrighi e misteri. La strategia funziona a metà: l’impressione è che succedano cose, ma il film sembra non finire mai.
Talento sprecato
Il peccato è che, da un punto di vista puramente tecnico, È colpa tua si difende molto meglio di tanti altri film di genere, romance e non solo. Le telecamere sanno quello che stanno facendo. La texture dell’immagine non sembra troppo artificiale e persino l’immancabile scena della corsa in macchina (pensavate di riuscire a evitarla? Pensavate male) è girata in maniera molto competente, sempre chiara e con un bell’uso della fotografia aerea. Peccato che tutto questo si posi su una trama che, non ci si riesce a girare attorno, rimane debole.
Sarà lo spirito natalizio, ma questo secondo capitolo riesce comunque a strappare un mezzo voto in più del primo episodio. E, visto il finale a sorpresa con cui ci lascia, non possiamo che aspettare la conclusione della serie.
Il cast
Tornano Nicole Wallace e Gabriel Guevara nei ruoli primari di Noah e Nick, così come Eva Ruiz e Victor Varona in quelli di Jenna e Lion, migliori amici anche loro alle prese con i cambiamenti della vita.New entries invece Gabriela Andrada nel ruolo di Sofia, collega di Nick che i genitori vorrebbero fosse qualcosa di più, Alex Béjar in quello di Briar, nuova coinquilina di Noah con qualcosa da nascondere, mentre Javier Morgade è il loro affascinante vicino di casa Michael.
La recensione
È colpa tua ci carica a bordo per assistere a una serie di alti e bassi più o meno fabbricati., rimpolpando una trama debole con una valanga di personaggi, intrighi e misteri. La strategia funziona a metà: l’impressione è che succedano cose, ma il film sembra non finire mai.
Voto:
5/10