É un peccato che Will Smith, dopo aver attaccato Chris Rock sul palco, sia stato bandito dal palco degli Academy Awards per 10 anni. Il suo ultimo film, infatti, che si intitola Emancipation – Oltre la libertà, gli avrebbe potuto procurare una nomination come miglior attore protagonista. Le pellicola, diretta da Antoine Fuqua e scritta da William N. Collage, è disponibile in streaming su AppleTV+ dal 9 dicembre 2022 ed è prodotta da Westbrook Studios, McFarland Entertainment ed Escape Artists.
Il film è ispirato alle foto del 1863 di “Peter il fustigato” scattate durante una visita medica dell’Esercito dell’Unione, che apparvero per la prima volta su Harper’s Weekly. Un’immagine, nota con il nome di “The Scourged Back” (La schiena frustata), che mostra la schiena nuda di Peter (il cui vero nome era Gordon) mutilata da una frustata dei suoi schiavisti, ha poi contribuito ad alimentare l’opposizione pubblica nei confronti della schiavitù.
Emancipation – Oltre la libertà, una storia vera: la trama
Siamo nel 1863. Il presidente degli Stati Uniti Lincoln, durante la guerra civile americana, ha compiuto il Proclama di emancipazione, che decretava la liberazione di tutti gli schiavi dai territori degli Stati Confederati d’America. Gli schiavi, però, questo non lo sapevano, e i loro padroni, soprattutto nel sud e precisamente in Luisiana, facevano di tutto per non farglielo sapere. Alcuni schiavi, tra cui Peter, vennero trasferiti in quel periodo dalle piantagioni alle ferrovie, che servivano agli Stati Confederati per la guerra ancora in corso. Peter, in particolare, venne separato dalla sua amata famiglia.
Quando però la notizia del Proclama arriva alle orecchie di alcuni uomini, viene organizzata una fuga verso Baton Rouge attraverso le mortali paludi della Luisiana. Un viaggio disperato caricato da una fede incrollabile in Dio e dalla voglia di rivedere la sua famiglia, che porta Peter a combattere per l’esercito degli Stati Uniti d’America contro schiavisti e negrieri. Non sarà facile, e le sofferenze saranno indicibili.
Un film storico che fa ancora molto male – Emancipation la recensione
Questo è un film storico. Un film tratto da una storia vera che non ha nessuna intenzione di proteggere o schermare lo spettatore. Le sofferenze mostrate sono quasi insopportabili, ma sono accadute. Il sangue, la sofferenza, l’ingiustizia, il trauma: tutto ci viene gettato in faccia con la forza di mille pietre. Dobbiamo vederlo. Sembra un tema abusato, quello della schiavitù negli Stati Uniti d’America. Non lo è e questo film fa un buonissimo lavoro nel mostrarcelo. Non ci sono riferimenti al presente (che nella maggioranza dei casi risultano sbrodolosi e retorici) ma, nei discorsi dei bianchi schiavisti possiamo leggere l’esatta stessa linea di motivazioni e ragionamenti degli odierni razzisti. Lo stesso odio e la stessa schifosa paura. Non che avere paura sia un problema. É trasformarla in odio, il problema.
I dialoghi sono al minimo, il sangue scorre e la sofferenza è quasi insopportabile. Fa stringere i denti. Il bianco e nero sporco rendono questo film ancora più denso e difficile da mandare giù. Anche la libertà è amara. Peter infatti sarà costretto ad arruolasi. Sempre alla mercé di qualcun altro. Will Smith è molto bravo, quasi irriconoscibile. Se ve la sentite, perché no. Voto 7.5
Il trailer
Il cast
Will Smith è Peter il protagonista di Emancipation. Ben Foster è Fassel. Charmaine Bingwa è Dodienne, la compagna di Peter, che per non essere venduta e separata dai suoi figli si procurerà un grave incidente. Gilbert Owuor è Gordon. Mustafa Shakir interpreta Andre Cailloux. Steven Ogg è il sergente Howard. Nel cast anche Grant Harvey, Ronnie Gene Blevins, Jayson Warner Smith, Jabbar Lewis e Michael Luwoye.