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Extraordinary su Disney+, come essere follemente ordinari in un mondo di fenomeni

Extraordinary

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Extraordinary è la nuova commedia in 8 episodi in streaming su Disney+ che ci trasporta in un mondo in cui tutti hanno dei poteri, tranne la protagonista che disperatamente cerca di ottenerli. In Call My Agent Italia durante le riunioni degli agenti, spesso ripetono che le reti cercano una serie al femminile con protagonista tormentata “alla Fleabag“. Ecco, Extraordinary probabilmente nasce come conseguenza di una di queste riunioni, per portare su Disney+ una comedy al femminile, che solo tangenzialmente sfiora il dramedy, con una protagonista capace di restare impressa. Il tutto avvolto dalle sfumature britanniche. Una serie che ha convinto subito ottenendo il rinnovo per una seconda stagione.

Extraordinary ridere con gusto

Nel mondo di Extraordinary quando compi diciotto anni il regalo più grande te lo fa la natura. Dotandoti di un potere, casuale e non specifico e che se sei sfortunato rischia anche di essere assurdo. Questa è la realtà di Jen che però ha 25 anni e ancora nessun potere. La incontriamo durante un colloquio di lavoro in cui inevitabilmente, la domanda fatidica sul “potere” non la fa andare oltre la classica risposta “le faremo sapere”. Per sbarcare il lunario lavora in un negozio di costumi, guidato da una giovane 50enne “baby boss” e vive con la sua migliore amica e il fidanzato, Carrie e il fidanzato Kash.

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Carrie sa parlare con i morti e lavora in uno studio legale, praticamente dei tre è l’unica che lavora. Matura ma al tempo stesso ingenua e troppo buona, incapace di dire di no a Jen o Kash, un po’ come Aimee di Sex Education. Jen ha una relazione saltuaria con un ragazzo capace di volare, uno tra i poteri più invidiati e desiderati e non a caso è bello e pieno di donne. Anche per questo la loro relazione è saltuaria. A completare il cerchio di personaggi c’è un gatto tutto particolare.

Extraordinary ci fa seguire le caotiche disavventure di Jen, una ragazza tradita dalla vita, alla disperata ricerca di un potere che non arriva, soprattutto per rispondere alle esigenze degli altri. A partire dalla madre che vive di bugie e apparenze per rispondere alle esigenze della società, ha un potere che non controlla, e idolatra la seconda figlia, nata dal suo nuovo compagno, che ha 18 anni e sta per ottenere il suo potere. In una Londra popolare (siamo nell’East London) e lontana da quella turistica, la serie fa ridere attraverso gli astuti poteri inventati dagli autori.

Cosa ci definisce?

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In un mondo in cui tutto è stato già raccontato, l‘esordiente Emma Moran butta nel frullatore un po’ di storie e personaggi già visti in passato, ma riuscendo a creare una serie tv con una propria voce e identità. Nel corso delle 8 puntate, superato l’effetto sorpresa, Extraordinary porta avanti le diverse linee narrative dei suoi personaggi con coerenza, trovando dei percorsi di maturazione, anche qui, già visti ma ben tratteggiati. La serie ci dimostra come la perfezione nella vita non esiste e dietro ogni situazione si nasconde il rovescio della medaglia. I poteri che popolano il mondo di Jen, sono spesso dei fardelli insopportabili lungo la strada della felicità.

La caratteristica vincente di Extraordinary è la capacità di andare a cercare giovani attori inglesi lontani dalla perfezione, con volti e fisici perfetti per i rispettivi ruoli. Le produzioni inglesi si riconoscono spesso per il tentativo di evadere dalla formula “belli e perfetti” portando sullo schermo degli esseri umani e non degli stereotipi su gambe.

Attraverso l’uso dei superpoteri, Extraordinary racconta l’umanità di oggi, in cui spesso siamo condizionati dall’immagine che diamo agli altri. Il fardello del vivere è accentuato dall’avere un potere che ci rende impossibile l’esistenza stessa. Come una super forza incontrollabile, o non riuscire ad attraversare vestiti un muro restandone magari incastrati. Il “potere” diventa un elemento di status sociale che definisce l’esistenza dei personaggi. Per questo Jen si sente esclusa da una società di cui vorrebbe far parte e che per reazione rifiuta con sdegno, sarcasmo e talvolta cattiveria. La rabbia sociale che esplode con tutte le sue conseguenze. Extraordinary dimostra così di sapere uscire dalla banalità e di far riflettere facendo al tempo stesso, ridere di gusto. Sicuramente non è Fleabag, lontana dall’acume e dalla profondità di Phoebe Waller-Bridge ma è una serie tv dignitosa e divertente.

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Personaggi Extraordinary

Particolarmente azzeccati i personaggi di Extraordinary. Jen è interpretata da Mairead Tyers, Sofia Oxenham è Carrie al centro di alcune tra le situazioni più divertenti. Bilal Hasna è Kash il fidanzato di Carrie alla ricerca di uno scopo in una vita priva di sbocchi, un’esistenza sempre più avvitata su delle routine che cerca di spezzare provando a diventare un altro.

Siobhan McSweeney è l’adorabile mamma di Jen, Mary; Robbie Gee è il patrigno di Jen, Ian, Safia Oakley-Green è Andy la sorella di Jen, Ned Porteous è Luke. Infine c’è Luke Rollason che è un personaggio che appare “a sorpresa”.

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La recensione

Extraordinary usa la metafora dei poteri per raccontare la società di oggi, le convenzioni sociali in cui siamo imbrigliati e che condizionano i rapporti con gli altri. Piena di sarcasmo e ironia tipicamente britannica, la serie fa ridere con gusto e intelligenza, trovando una sua ragione di esistere.

Voto:

7.5/10
7.5/10
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