Di Follemente stanno parlando in tanti da giorni, già da prima dell’uscita nelle sale, precisamente quando il trailer è stato diffuso in rete. La somiglianza nella storia con quella del ben più celebre Inside Out, capolavoro Pixar, è evidente già dai primi secondi. Due protagonisti, molte emozioni che nel corso del film prendono in mano la situazione.
“a me l’idea era venuta nel 2004 […] durante la regia di uno spot per il canone Rai in cui un lui e una lei discutevano in macchina, e noi spettatori ascoltavamo fuori campo i loro pensieri”, ha detto il regista di Tutta colpa di Freud, Perfetti Sconosciuti, The Place, Supereroi.
A parecchi il dubbio sulla veridicità della cosa è rimasto, dirlo non condanna nessuno, ma al netto della somiglianza – peraltro riuscita – con Inside Out, Follemente si inserisce nel panorama cinematografico italiano come un film che ahimè, verrà forse ricordato solo per le attinenze con il lungometraggio d’animazione. Una commedia romantica con un ottimo cast che però, al di là di qualche battuta ben scritta e ben orchestrata, ha davvero poco da raccontare e non aggiunge molto a un genere già ben esplorato da cinema e tv.
Il cast, dicevamo: Edoardo Leo, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria nell’universo maschile, Pilar Fogliati, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli, Vittoria Puccini e Maria Chiara Giannetta in quello femminile. Tutte teste di serie, tutti primi della classe, tutti di talento notevole. Eppure, un ottimo cast senza una storia originale e una sceneggiatura solida alle spalle, spesso non basta.
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Il film parte molto teatrale, troppo: i primi minuti sono impostati, ben scritti ma rigidi; nella parte centrale migliora, si scioglie, inizia a far ridere, getta le basi per addentrarci nella vita e nelle emozioni, appunto, dei due protagonisti; sul finale cade, scegliendo di non scavalcare troppo alcuni stereotipi, assicurando nella comfort zone dei buoni sentimenti e del politicamente corretto. Peccato: con quel cast, le premesse c’erano.
Non fraintendetemi: quando arriverà in streaming (su Disney+ che è partner del progetto), vi consiglio di guardarlo per una serata all’insegna della leggerezza e delle risate, ci mancherebbe. Certo, visti i prezzi del cinema, in tal caso non me la sento di dirvi lo stesso (intanto al primo weekend ha incassato quasi 5 milioni di euro). Una commedia godibile e sufficientemente gradevole, nulla a che vedere, per esempio, con Perfetti Sconosciuti, ma neanche con Inside Out a cui Genovesi aveva pensato nel 2004, purtroppo.
Summary
Una commedia godibile e sufficientemente gradevole. Il film parte molto teatrale, troppo: i primi minuti sono impostati, ben scritti ma rigidi; nella parte centrale migliora, si scioglie, inizia a far ridere.
Voto:
6.5/10