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Gigolò per caso su Prime Video la commedia con Christian De Sica e Pietro Sermonti. E basta questo. La recensione

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Qualcuno prima o poi ci spiegherà perché Prime Video ha deciso che in Italia deve far ridere. Certo è in arrivo Citadel Diana ma è più un’imposizione calata dall’alto che un desiderio del team italiano. Per il resto è tutta una ricerca della leggerezza per conquistare i volti noti e nazional popolari. Sarà l’effetto Lol? Così ecco arrivare Gigolò per Caso adattamento italiano di Alphonse, con Christian De Sica, Pietro Sermonti, Ambra Angiolini, Asia Argento e un nugolo di guest star d’altri tempi come Stefania Sandrelli, Gloria Guida e Isabella Ferrari.

C’era un tempo in cui le piattaforme inseguivano i giovani. Oggi l’obiettivo sono i millennials più attempati tendenti alle generazioni successive e i boomers, quelli più nostalgici che amano ricordare il passato e cercano sempre di vivere una vita che non esiste più, ricordando i bei tempi che furono, ridendo dietro all’ennesimo video di un influencer senza accorgersi che in fondo c’è scritto #ad e che quel video poi così spontaneo non è (Pecunia Non Olet diceva un vecchio boomer).

Peccato che sia tutto un remake di qualcosa. Per carità poi si lavora per attualizzarlo, per renderlo italiano (e Call My Agent dimostra quanto si possa farlo bene) ma il fatto che manchi quel guizzo, quell’idea per trovare un soggetto nuovo un po’ fa riflettere, testimonianza di una mancanza di fiducia verso le novità. Anche se poi ad andare a cercare tra le produzioni italiane di Prime Video la cosa migliore è Sono Lillo. 

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Gigolò per caso è l’ennesima produzione Prime Video Italia senza infamia e senza lode. Fa sorridere e diverte soprattutto grazie ai momenti con Christian De Sica e Pietro Sermonti, con De Sica che quasi naturalmente e involontariamente omaggia il suo passato. I personaggi di Ambra Angiolini e Asia Argento sono quelle aggiunte che servono solo per avere quella visibilità tra riviste e interviste extra seriali. Altrimenti la loro vicenda ha ben poco spessore e i loro scambi sono particolarmente deboli.

La storia è quella di Alfonso che scopre che il padre fa il Gigolò. In crisi con la moglie che se la fa con la loro psicologa e bisognoso di soldi per scappare a dei criminali legati al suo lavoro, Alfonso accetta di sostituire il padre durante un periodo di malattia e dovrà imparare come soddisfare le diverse clienti. Lui, educato da uomo sensibile con i libri della madre fuggita quando era bambino, dovrà imparare a essere come il padre.

E anzi visto che durante la presentazione della serie si son fatti tutti i discorsi sul ruolo della donna e del maschio oggi, del maschio che deve rendersi conto di quello che fa, al punto che De Sica ha dovuto sottolineare che è una serie che fa ridere. Ecco pensando a tutto questo verso il finale di stagione c’è una scena che è particolarmente discutibile, seppur in chiave comica (e che evidenzio solo viste le loro dichiarazioni in conferenza stampa).

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Gigolò per caso è l’ennesimo riempitivo da catalogo. Un titolo buono per far parlare di Prime Video nei periodi natalizi, per avere un po’ di volti noti da aggiungere al proprio roster, ma che si dimentica in fretta. Anzi se non lo si finisce nell’arco di due giorni il rischio è quello di dimenticarselo. Fa ridere e si ride. Soprattutto con la vicina di casa e alcune gag ma per il resto il tono è quello della solita ricerca continua della gag che non porta mai a nulla e che spesso è troppo eccessiva.

Gigolò per caso

Gigolò per caso è una commedia divertente ma che non lascia nulla oltre a un paio d’ore spensierate.

Voto:

6.5/10
6.5/10
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