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Guida turistica per innamorarsi: la solita solfa (ma in Vietnam) – La recensione

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Guida turistica per innamorarsi è la nuova commedia romantica di Netflix diretta da Steven K. Tsuchida e prodotta da Muse Entertainment, Head First e Ben’s Sister Production. La storia è ispirata alla vita della sceneggiatrice, Eirene Tran Donohue, che ha vissuto una brutta rottura sentimentale poco prima di partire per un viaggio di cinque settimane in Vietnam, dove vive gran parte della famiglia di sua madre ancora oggi. Anche se la storia è ispirata a lei, scegliere di ambientarla in Vietnam è stata comunque una decisione non scontata.

Guida turistica per innamorarsi, infatti è il primo film di produzione statunitense ad essere stato girato on location. Finirà nella Top Ten di Netflix? É facile immaginare di sì. Dopotutto, si tratta di una commedia romantica facile e tranquilla con due protagonisti attraenti.

Guida turistica per innamorarsi, una storia come tante

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Amanda ha un lavoro impegnativo e stabile in una compagnia che si occupa di turismo. Tutto nella sua vita va come deve andare. La sua relazione con John si avvia a un passo decisivo, e Amanda è convinta che lui le chiederà di sposarlo. John, invece, le dice che vuole trasferirsi per lavoro e mettere in pausa la loro relazione. Amanda non la prende bene, tronca tutto e accetta la proposta della sua capa, che vuole mandarla in Vietnam per scoprire i segreti (e i tour organizzati) di una compagnia che vuole acquisire.

Amanda parte per il Vietnam pronta a fare dello spionaggio industriale, ma non si aspetta che la sua guida nonché nipote del proprietario dell’azienda da comprare sia un ragazzo bello, alto, muscoloso, avventuroso e tutto cuore, che ama la sua famiglia e che ci rimarrebbe molto male se scoprisse il vero motivo per cui Amanda è lì. E adesso?

Guida turistica per innamorarsi, un film innocuo

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Guida turistica per innamorarsi non vuole farci scoprire altri pianeti, la cura per le malattie né tantomeno una nuova concezione avanguardista di cinematografia. Vuole solo raccontare una storia come tante, quella di due persone che si incontrano in un momento particolare delle loro vite (soprattutto Amanda, che sta capendo sempre di più che il suo modo di esistere in maniera cauta, sicura e un po’ noiosa potrebbe farle perdere un numero di opportunità emozionanti) e si innamorano. In perfetto stile rom-com, però, prima di baciarsi con trasporto davanti alle scalette di un aereo, le porte di una stazione o qualsiasi posto del genere, devono affrontare delle peripezie. Un ex fidanzato ingombrante, una famiglia difficile da leggere, un segreto professionale che potrebbe rovinare tutto. Qualsiasi spazio vuoto potrebbe essere riempito da qualsiasi elemento, questo film funzionerebbe comunque. Più o meno. L’ambientazione, anche se è un po’ ripulita e orchestrata, funziona molto bene a dare una spintarella a un film tutto sommato banale.

Il trailer

Il cast

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Rachael Leigh Cook è Amanda Riley, professionista che pensa che la sua vita sia già tutta decisa e non ha intenzione di lasciarsi andare. Scott Ly è Sinh Thach, guida vietnamita che ama l’avventura. Ben Feldman è John, fidanzato noioso e indeciso di Amanda. Missi Pyle interpreta Mona. Nel cast anche Glynn Sweet nei panni di Brian Conway, Alexa Povah in quelli di Maya Conway. Jacqueline Correa è Sam Gonville, Nondumiso Tembe è Dom Fisher.

La recensione

Guida turistica per innamorarsi non vuole farci scoprire altri pianeti, la cura per le malattie né tantomeno una nuova concezione avanguardista di cinematografia. Vuole solo raccontare una storia come tante, quella di due persone che si incontrano in un momento particolare delle loro vite (soprattutto Amanda, che sta capendo sempre di più che il suo modo di esistere in maniera cauta, sicura e un po’ noiosa potrebbe farle perdere un numero di opportunità emozionanti) e si innamorano.

Voto:

6/10
6/10
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