Il Caso Braibanti lunedì 17 maggio su Sky Arte in streaming su NOW e on demand nella giornata contro l’omofobia
Il 17 maggio è la giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia e Sky Arte manda in onda alle 21:15 anche on demand e in streaming su NOW il film documentario Il Caso Braibanti.
Il documentario di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, racconta una storia che negli anni ’60 divise l’Italia, un uomo condannato per la sua omosessualità. Poeta, artista visivo, Aldo Braibanti, morto nel 2014, era una mente poliedrica, difficile da inquadrare in un’etichetta. Un uomo mite e appartato ma capace di grande genio.
Il documentario vuole riportare all’attenzione la sua figura di intellettuale eretico del novecento italiano e sulla sua vita, dal precoce attivismo antifascista fino alla morte, passando per un processo-farsa che, con l’accusa di “plagio”, mirava in realtà a colpire la sua indipendenza e la sua omosessualità. Il processo ad Aldo Braibanti fu il nostro processo a Oscar Wilde, con un secolo di ritardo.
Braibanti aveva conosciuto il giovane Giovanni Sanfratello, lo aveva portato nella sua cerchia di intellettuali, ne aveva sostenuto gli studi e l’inclinazione alla pittura. Tra i due nacque un forte amore. Ma la famiglia ultracattolica di Giovanni decise che doveva fermare quella relazione nel modo più traumatico possibile. Giovanni fu messo in manicomio e Braibanti venne portato a processo nell’estate del 1968.
E nell’anno in cui in tutto il mondo la contestazione chiedeva nuovi e più ampi diritti, Braibanti nell’Italia cattolica, si ritrovò praticamente solo. Pochi i suoi sostenitori tra cui Marco Pannella mentre a seguire il processo ci furono Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Alberto Moravia, Umberto Eco scontrandosi con chi si opponeva a ogni forma di progresso.
Nel documentario ripercorrono la vita di questo lucido e coraggioso intellettuale il nipote Ferruccio Braibanti, insieme a Piergiorgio Bellocchio, Lou Castel, Giuseppe Loteta, Dacia Maraini, Maria Monti, Elio Pecora, Stefano Raffo, Alessandra Vanzi. Le foto d’archivio messe a disposizione dalla famiglia Braibanti, i video d’arte girati dallo stesso artista e del tutto inediti, i film sperimentali di Alberto Grifi, e le scene tratte dal testo teatrale di Massimiliano Palmese – interpretato da Fabio Bussotti e Mauro Conte – tutto contribuisce a restituirci una fotografia vivida e inquietante del nostro passato recente, passato che continua ad allungare minacciosamente le sue ombre sul presente.