Sky ed Eliseo Produzioni presentano Il Grande Gioco la serie tv in 8 episodi ambientata nel dorato mondo del calcio tra spietati procuratori e rivalità senza scrupoli, in cui i calciatori sono bambini viziati che hanno bisogno di una guida. La conferenza stampa de Il Grande Gioco ci porta nei meandri della serie tv nata da un’idea di Alessandro Roja e Riccardo Grandi, scritta da Tommaso Capolicchio, Giacomo Durzi, Filippo Kalomenidis, Marcello Olivieri, diretta da Fabio Resinaro e Nico Marzano. L’appuntamento è da venerdì 18 novembre su Sky e NOW in streaming.
Il Grande Gioco le dichiarazioni
Cast tecnico e artistico si sono ritrovati per presentare Il Grande Gioco, presenti Giancarlo Gianni, Francesco Montanari, Elena Radonicich, Lorenzo Aloi, Giovanni Crozza Signoris, Jesus Mosquera Bernal; i produttori Luca Barbareschi, Antonella D’Errico, Nils Hartmann.
Nils Hartmann ricorda come siano trascorsi 14 anni da Romanzo Criminale per sottolineare come si sia evoluta, come sia cambiata la produzione Sky sempre sulla linea della “sperimentazione e innovazione ma con l’obiettivo della qualità. Il Grande Gioco è un family drama thriller, c’è dentro Succession, Corso Manni è un po’ il nostro Ray Donovan. Abbiamo trovato una chiave. L’idea ce l’ha portata Alessandro Roja”.
Antonella D’Errico “dimostriamo che c’è un intero comparto industriale che funziona bene e su cui Sky continua a investire con fiducia. Questa serie parla di calcio ma alla fine è una saga familiare, sono certa che anche le donne la guarderanno con interesse. Gli Sky Original sono la nostra identità.” Luca Barbareschi “per me è oggi un giorno di grande emozione sia perchè presento la mia prima grande serie con Sky e poi perchè la presentiamo all’Eliseo. Ci abbiamo messo più di tre anni e dimostra come è importante confrontarsi con il lato editoriale, perchè spesso quando la creatività viene lasciata libera rischi di perdersi.” Barbareschi racconta come dopo aver scelto il figlio di Crozza poi gli ha detto “è più bravo di te” scherzando perchè 30 anni fa non aveva scelto il padre.
I registi Fabio Resinaro e Nico Marzano “siamo complementari” dice Resinaro “io non ne capisco di calcio, Nico se ne intende. Il calcio è uno sport che si racconta tanto, abbiamo approcciato con rispetto capendo che è un argomento sacro e abbiamo costruito un linguaggio immaginando che stavamo guardando dietro le quinte, andando a raccontare le motivazioni che muovono le decisioni”. Marzano: “abbiamo girato seguendo la modalità di come il calcio lo vediamo”. Resinaro: “Milano è molto cambiata, incarna il potere con la sua verticalità per questo i personaggi spesso sono in alto”.
Giacomo Durzi è lo showrunner: “siamo partiti da un dato reale, partendo dal calciomercato abbiamo cercato di ampliare il racconto, provando a inserire il dramma shakespiriano in questo mondo. Il personaggio femminile è una Lady Macbeth ma con un suo lato dolce. Il gruppo di scrittura è molto appassionato di calcio, abbiamo parlato con produttori che ci hanno dato degli aneddoti su questo mondo, soprattutto l’evoluzione di questi anni del calciomercato”.
Il cast
Francesco Montanari: “non sono un grande appassionato di calcio ma è evidente come il calcio faccia parte delle vite di tutti. Quando io feci Romanzo Criminale nessuno mi ha mai chiesto se me ne intendessi di criminalità o quando ho fatto il Cacciatore se fossi esperto di magistratura. Ora con Il Grande Gioco tutti mi chiedono se so di calcio, giusto per far capire.”
Elena Radonicich: “il mio è un ruolo molto ben scritto, fin da subito mi ha colpito, forte e contraddittorio. A me piace come questa donna intelligente, porti avanti il suo piano ma fa continuamente errori. Il suo vettore principale è quello del trovare il modo di essere vista per quello che è e per le sue capacità. Non ci riesce e questo è il suo motore narrativo.”
Giancarlo Giannini: “quando ho letto la sceneggiatura non ho capito assolutamente nulla. Non volevo farlo ma poi mi ha convinto Luca perchè mi ha offerto il doppio del denaro. Una sera da Giannino ho incontrato due procuratori e gli ho detto che dovevo fare un personaggio ispirato a loro ma che non avevo capito nulla mi sembra un ruolo così ambiguo e loro mi hanno detto fai così. L’ho inventato scena dopo scena. Questa serie ha un bellissimo ritmo. La malattia del mio personaggio è stato una delle cose più difficile. A febbraio vado a Hollywood perchè mi danno la stella sulla Walk of Fame.”
Come vedere la serie Sky
L’appuntamento con la serie Sky è ogni venerdì per 4 settimane con due episodi a settimana su Sky Atlantic e in streaming su NOW. Gli episodi saranno disponibili anche on demand. Il primo episodio sarà per tutti gratis su YouTube nel canale di Sky.