Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere la recensione in anteprima dei primi due episodi: la conferma di una serie imponente e importante
Bentornati nella Terra di Mezzo. Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere, attesa serie tv su Prime Video dal 2 settembre con rilascio settimanale degli 8 episodi, è una serie tv importante, come dimostrano i dispositivi di sicurezza messi in atto per consentirci di vedere i primi due episodi in anteprima. Importante soprattutto per Prime Video, che ha investito centinaia di milioni di dollari (pare 465 milioni tra la realizzazione e i diritti parziali).
Fin dal suo annuncio la serie ha rappresentato la svolta di Prime Video, passata dalla ricerca di produzioni d’autore per blandire la critica internazionale e il pubblico piĂą raffinato, per poi passare a cercare la popolaritĂ , passando per un massiccio investimento, ma toccando un prodotto di culto come Il Signore degli Anelli. I puristi della saga si sono giĂ accaniti fin dai primi casting per scelte contrarie al canone, uno scontro inevitabile quando si toccano i miti.
Una serie importante per Prime Video e…per la serialitĂ ?
Commentare una serie tv come Gli Anelli del Potere dopo i primi due episodi necessita di uno sforzo creativo e di fede. Le prime due ore rilasciate dalle 3 del mattino in Italia del 2 settembre su Prime Video, sono poco piĂą di un’introduzione e la prima puntata, ancora di piĂą, rappresenta un prologo enorme e a tratti troppo farraginoso. La serie si presenta visivamente imponente e ne è consapevole, giocando in modo forte sulla componente visiva, abbondando in campi larghi per mostrare paesaggi, strutture e abitazioni. Ma senza esagerare troppo, perchè anche con un grande budget bisogna risparmiare e chiudersi in spazi ristretti facilmente ricostruibili in studio.
L’impressione è di trovarsi davanti a un’opera fantasy capace di conquistare gli appassionati del genere e non solo. La costruzione narrativa delle vicende sembra rivolgersi a un pubblico maturo, che è andato al cinema a vedere la saga de Il Signore degli Anelli e che l’ha vista e rivista in tv. Per i due creatori JD Payne e Patrick McKay è sicuramente l’occasione di una vita e anche questo si percepisce perchè tutto nella sceneggiatura è tenuto insieme da un unico filo narrativo che si dipanerĂ nel corso delle puntate. Sicuramente è una serie importante per Prime Video, il dubbio, però è che possa esserlo anche nel complesso mondo seriale. Prime Video non rilascia numeri ufficiali, sicuramente vedremo la serie nella Top Ten e saranno rilasciati comunicati relativi agli incredibili numeri della serie.
Tutto scontato, tutto necessario per un progetto giĂ rinnovato, con la produzione che si sposta dalla Nuova Zelanda al Regno Unito (con tutte le difficoltĂ del caso), con un progetto pensato per piĂą stagioni e spinoff. Ma solo superando la prima stagione che inevitabilmente sarĂ un grosso prologo, capiremo l’impatto sul complesso mondo seriale. Le prime due puntate lasciano la sensazione di trovarsi davanti a un bel blockbuster curato ma senza guizzi, senza particolari innovazioni.
Gli anelli del Potere oltre l’immagine c’è di piĂą
La sensazione che lasciano le prime due puntate de Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere è quella di un prodotto ottimo ma costruito seguendo il manuale di quello che ci si aspetta da una serie tv di questo genere nel 2022. E allora c’è l’eroina tenace e combattiva, c’è l’inserto comico, c’è la componente romantica, ci sono tanti bellocci che servono sempre per i social (inutile negarlo), c’è qualche scena di battaglia. Insomma c’è un po’ tutto, al posto giusto e al momento giusto.
Inoltre il primo episodio si incarta dietro l’infinito voiceover che placidamente ti conduce nelle braccia di morfeo se hai fatto partire la puntata in orario notturno, raccontandoti fatti che se non prendi appunti dimenticherai nel giro di 5 minuti. Poi corre nella presentazione dei vari personaggi e delle varie zone, usando la mappa per cercare di guidare lo spettatore e il racconto. Per fortuna ci pensa il secondo episodio a mettere un po’ d’ordine e a cercare di sviluppare la storia inserendo i primi spunti.
L’eccessiva frammentazione tra i diversi gruppi di personaggi, però, impedisce alla storia di spiccare il volo e di entrare in empatia con qualcuno di loro. Una frammentazione tipica delle seconde/terze stagioni di vecchie serie da generalista mystery o d’avventura, in cui il gruppo originario per qualche ragione viene separato per poi ritrovarsi verso il midseason finale. Una frammentazione inevitabile vista la quantitĂ di personaggi e di razze presenti, ma che sacrifica la fluiditĂ . Anche in questo caso un qualcosa che col tempo si risolverĂ . Insomma ci sarĂ tempo e modo per ritornarci.
É da vedere se…
…vi piace il genere fantasy ancor prima di dire se vi piace la saga de Il Signore degli Anelli. Per il resto vi consigliamo di scaricare l’app gratuita di TV Tips e di usare la funzione “Match” con la quale potete scoprire la prossima serie da guardare, con consigli legati ai vostri interessi.