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Il teorema di Margherita, una Amelie che non ce l’ha fatta – La recensione

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Vi è piaciuto Il favoloso mondo di Amelie ma invece che studiare lettere avete fatto matematica? La Francia ha il film che fa per voi. Si intitola Il Teorema di Margherita, è stato diretto da Anna Novion ed è disponibile al cinema a partire dal 28 marzo distribuito da Wanted. La produzione è stata gestita da Miléna Poylo e Gilles Sacuto con TS Productions, France 2 Cinéma, RTS Radio Télévision Suisse e Beauvoir Films. Un film carino e ben interpretato, che però non ha guizzi. Peccato.

Il teorema di Margherita, una storia di scoperta

Margherita Hoffmann è una studentessa di matematica di talento alla École normale supérieure. Precisa e socialmente inetta, dedica ogni minuto della sua giornata a studiare modi per risolvere la congettura di Goldbach, a cui sta dedicando anche la sua tesi di dottorato. Un giorno, durante una presentazione di fronte ai ricercatori, uno studente le fa una domanda che fa crollare tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Si tratta di Lucas Savelli, che è appena arrivato e sarà seguito dallo stesso professore che segue Margherita. La ragazza si sente umiliata e decide di lasciare gli studi. Cerca una sistemazione di fortuna, usa la matematica per sopravvivere. Un giorno, però, pensa di aver capito come risolvere la congettura. Non riesce a non ri-contattare Lucas, con cui condivide la passione per i numeri e per le sfide, e insieme a lui scopre tantissime cose, non tutte inerenti i numeri.

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Bello ma non balla

È un peccato, perché questo film tutto sommato ha cuore. Gestisce bene le relazioni, sia quelle di Margherita con la madre sia quelle tra lei e la sua coinquilina, tra lei e Lucas, tra lei e il mondo. Mette sullo schermo tante cose, tutte interessanti. Manca qualcosa. Un problema di superficialità di scrittura, forse, ma manca qualcosa. Non c’è una trovata particolarmente originale, un finale coraggioso. Va bene l’understatement, va bene che less is more, ma qui siamo al limite. Un film che sarebbe stato perfetto nel 2011, ma sono passati 13 anni. 

Il cast

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Ella Rumpf interpreta Margherita Hoffmann, geniale con i numeri ma poco esperta nelle relazioni sociali, di qualsiasi tipo. Jean-Pierre Darroussin è Laurent Werner, il suo insegnante di dottorato e relatore di tesi, che le fa un torto insuperabile: la molla nel momento del bisogno. Clotilde Courau è Suzanne, la mamma di Margherita. Julien Frison è Lucas Savelli, il collega. Nel cast anche Sonia Bonny (Noa), Cheng Xiaoxing (Mr. Kong) e Idir Azougli (Yanis).

Il teorema di Margherita, una Amelie che non ce l'ha fatta - La recensione

La recensione

Manca qualcosa. Un problema di superficialità di scrittura, forse, ma manca qualcosa. Non c’è una trovata particolarmente originale, un finale coraggioso. Va bene l’understatement, va bene che less is more, ma qui siamo al limite.

Voto:

6/10
6/10
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