In America con Simon Reeve su laF il viaggio del giornalista britannico alla scoperta del continente americano. 5 appuntamenti dall’11 giugno
Zaino in spalla e pronti per partire con Simon Reeve in un viaggio lungo 5 settimane attraverso il continente americano. Su laF da giovedì 11 giugno arriva In America con Simon Reeve (al canale 135 di Sky, disponibile on demand e su Sky Go e in streaming su Now Tv).
La serie è parte di I viaggi di Simon Reeve, documentari BBC alla scoperta dei Paesi più belli del mondo e delle persone che ogni giorno lottano per preservarli, in questi 5 nuovi episodi Simon Reeve intraprende un viaggio appassionante tra culture locali, tradizioni e scenari mozzafiato, dai ghiacciai dell’Alaska all’incredibile biodiversità della Costa Rica.
Le 5 tappe di Simon Reeve
Prima tappa dell’itinerario è il Nord America: in Alaska Simon Reeve entra in contatto diretto con la drammatica realtà dello scioglimento dei ghiacciai, come quello del Denali National Park incredibilmente ridottosi a causa del cambiamento climatico, e con l’effetto divisivo all’interno della società delle politiche economiche del Presidente Trump, deciso ad aprire l’Artic National Wilderness Reserve alla trivellazione petrolifera. Varcato il confine con il Canada e dopo aver attraversato i territori desolati e selvaggi dello Yukon, il reporter raggiunge Vancouver dove raccoglie alcune testimonianze sulla crisi sociale causata dalla dilagante dipendenza da oppiacei che ha investito il “paradiso degli hipster”.
Negli Stati Uniti Occidentali, racchiusi dalla splendida cornice delle Montagne Rocciose, il declino dell’economia rurale che sta ridisegnando la società delle praterie ha portato al declino di una professione iconica come quella del cowboy. Alcune delle terre abbandonate che ospitavano vecchi ranch e fattorie sono state ora convertite in aree per la tutela delle specie animali autoctone: è il caso della spettacolare American Prairie Reserve, un’area di 3 milioni di acri che grazie all’appoggio dei nativi americani è stata trasformata in habitat protetto. Emblematico invece il caso di Denver a livello sociologico: la città dipende interamente dalla presenza di 11 carceri sul suo territorio e la figura del detenuto è centrale nella vita urbana, sia per le aziende locali che investono in tecnologie di virtual reality utili al reinserimento dei carcerati a lungo termine sia per lo Stato che impiega i detenuti in lavori pubblici.
Grandi problemi ambientali invece in California, al centro del secondo appuntamento di giovedì 18 giugno e recentemente vittima di incendi che ne hanno stravolto la morfologia e distrutto intere città come Paradise City. Tra le sequoie secolari Simon Reeve incontra gli arboricoltori locali, impegnati nella ricerca per clonare questi colossi naturali e riforestare la zona, contribuendo a contrastare gli effetti della crisi climatica. Il viaggio continua verso la costa occidentale fino a Los Angeles, la città più glamour dello Stato, dove Reeve è testimone di una tragica spaccatura sociale che vede da un lato le colline di Hollywood abitate da star e milionari, dall’altro i suburbs popolati da oltre 45.000 senzatetto.
Il fenomeno dell’immigrazione illegale in Texas (in onda giovedì 25 giugno) nasconde invece un doppio volto: da un lato gli US Border Patrol, impegnati nel cercare i migranti che hanno attraversato illecitamente il Rio Grande per entrare negli USA, dall’altro il coraggio di una donna che fa la “staffetta” tra gli Stati Uniti e il Messico per potare oltre ai migranti bloccati sul confine messicano beni di prima necessità . Attraversato il Chiapas, territorio ricco di cultura e tradizioni, Simon Reeve si addentra nella foresta pluviale e incontra la popolazione indigena composta da discendenti degli antichi Maya, minacciata dalla deforestazione a favore dell’agricoltura intensiva e discriminata dal resto dei connazionali per le loro origini.
Il viaggio si conclude giovedì 2 luglio con la scoperta degli stati centrali dell’America Latina. La bellezza naturale del Belize, con la sua barriera corallina e le rigogliose foreste pluviali, e della Costa Rica, vero e proprio baluardo green dell’intero continente con il suo piano di sviluppo sostenibile basato su riforestazione ed ecoturismo, si contrappone all’emergenza sociale che ha invece coinvolto Guatemala ed El Salvador: entrambi gli stati stanno assistendo all’irreversibile emigrazione dei propri abitanti verso il nord del continente a causa della povertà che il cambiamento climatico ha portato e della brutale violenza perpetrata dalle bande armate sulla popolazione.