In Compagnia del Lupo su Sky Arte con Carlo Lucarelli alla scoperta del cuore nero delle favole
Cosa si nasconde dietro un “C’era una volta?” In Compagnia del Lupo con Carlo Lucarelli da lunedì 15 febbraio su Sky Arte e in streaming su Now Tv ci porta nel cuore nero delle favole. Tutti pensiamo di conoscerle al meglio ma forse sotto queste storie si nasconde qualcosa di più? siamo davvero sicuri che il cattivo sia proprio il lupo?
In Compagnia del Lupo è la nuova produzione originale realizzata da TIWI, composta da 8 appuntamenti con Carlo Lucarelli che conduce il pubblico alla riscoperta delle fiabe del “c’era una volta”, svelando – con l’accompagnamento di illustrazioni animate – i risvolti insoliti, avventurosi, talvolta terribili e spaventosi che si celano al loro interno, nella vita dei loro autori, nei fatti di cronaca che le hanno ispirate, nei costumi delle epoche in cui sono nate. In parallelo il format ha dato vita a un podcast originale, il primo di Sky Arte, che sarà pubblicato ogni lunedì prima della messa in onda tv, distribuito da Spreaker.
Di cosa parla?
Da scrittore di noir ho sempre ammirato il lato horror delle fiabe – racconta Lucarelli – una concezione un po’ terroristica di una certa pedagogia le riempiva di mostri e fattacci di sangue che hanno sempre fatto fare un salto sulla sedia a tutti i bambini. Dentro però, c’è molto di più. Oltre a personaggi bellissimi e una tecnica narrativa sempre efficace, nelle fiabe c’è la capacità di raccontare il contesto storico in cui sono nate, con le sue problematiche e le sue contraddizioni, attuali adesso come allora. Uno specchio dei tempi e del cuore umano. Come un noir, appunto.”
In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe conduce lo spettatore in un mondo che credeva di conoscere e, svelando gli aspetti non noti di tutte quelle storie che hanno accompagnato gli anni della sua infanzia, lo immerge in un’atmosfera magica e inquietante e lo porta a scoprire che forse no, il cattivo non era solo il lupo.
Se dietro a Cappuccetto Rosso si nasconde l’ossessione seicentesca per la licantropia, in Peter Pan si ritrova il fenomeno delle frequenti morti premature dei bambini nell’Ottocento e il protagonista è un malinconico angelo della morte. Ci sono fiabe che nascondono personaggi molto più forti e valorosi di quanto li abbiamo sempre immaginati, come quelle dei fratelli Grimm, in cui le protagoniste sono bambine coraggiose che combattono per cambiare il loro destino.
Ci sono personaggi, poi, che diventano veri e propri archetipi: ad esempio Barbablù, l’uomo che nella fiaba uccide una dopo l’altra le mogli disobbedienti e che si ispira alla vita di Gilles de Rais, il serial killer vissuto in Francia nel 1400. Infine, in alcuni casi è la vita stessa degli autori che entra nelle fiabe, come per Hans Christian Andersen, il cui tormento, gli sbalzi di umore e il bisogno di approvazione lo portano a scrivere storie tristi con risvolti angoscianti, come La piccola fiammiferaia e Il brutto anatroccolo. Mai avremmo immaginato da bambini che nelle fiabe, oltre al lupo, agli orchi e alle streghe, potesse esserci qualcosa di ancora più pauroso e inquietante. E invece c’era, anche se rimaneva nascosto: la realtà.
In Compagnia del lupo la favola del 15 febbraio
La prima puntata di In Compagnia del Lupo non poteva che partire proprio dal lupo di Cappuccetto Rosso, con ospite Rosa Tiziana Bruno. È la primavera del 1598, quando, in un bosco della regione francese della Jura, due fratellini vengono aggrediti da una creatura apparentemente simile a un lupo, ma che si rivela in realtà essere una ragazza di nome Pernette Gandillon, che crede di essere un lupo mannaro. A crederci è anche il giudice che la condanna al rogo, accusata di licantropia.
Quasi cento anni dopo Charles Perrault pubblica la prima versione di Cappuccetto Rosso e tra le sue fonti di ispirazione, insieme a una vasta tradizione di storie orali, ci sono anche episodi di cronaca come quello di Pernette. Durante tutto il ‘600 la caccia ai licantropi e alle streghe ha fatto migliaia di vittime, basti pensare che il giudice che ha condannato Pernette ha mandato a morte oltre 600 “licantropi”.
La seconda, subito dopo alle 21:45 vede al centro Il Piccolo Principe. È il 31 luglio 1944 quando Antoine de Saint-Exupéry, pilota e scrittore, parte per una ricognizione aerea e sparisce nel nulla, facendo la stessa fine del suo personaggio più amato, il Piccolo Principe. Molti anni prima aveva avuto un altro grave incidente aereo, era precipitato nel deserto libico ed era rimasto solo e stremato in mezzo alle dune finché non era stato salvato da una carovana di nomadi. E forse era proprio in mezzo alle dune che aveva incontrato per la prima volta il Piccolo Principe. Le teorie sulla sua morte si sono susseguite nel tempo, la verità però verrà fuori solo molti anni dopo la sua scomparsa.
Gli appuntamenti
- 22 – Barbablù Anzi Gilles De Rais
- 1 – La Bella E Pedro La Bestia
- 8 – I Fratelli Grimm E Le Bambine Coraggiose
- 15 – Peter Pan, L’Angelo Della Morte
- 22 – Andersen, Il Brutto Anatroccolo
- 29 – Hansel E Gretel, La Vera Storia