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In Nome del cielo su Disney+ imperdibile (ma complessa) miniserie nel cuore dell’America religiosa e poco glamour

In Nome del Cielo - Under the banner of heaven

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In Nome del Cielo – Under the Banner of Heaven la miniserie su Disney+ mercoledì 31 agosto

Under The banner of Heaven – In Nome del Cielo è la nuova miniserie da non perdere disponibile da mercoledì 31 agosto su Disney+ all’interno del brand Star. Decisamente poco adatta a tutti, la miniserie racconta la storia vera dell’omicidio di una giovane madre e di sua figlia di 15 mesi, avvenuto nel 1984 in una cittadina dello Utah, all’interno di una chiusa comunità mormone.

La miniserie in 7 episodi è tratta dal libro di Jon Krakauer, adattato da Dustin Lance Black, premio Oscar per Milk, cresciuto in una famiglia mormone da cui si è allontanato soprattutto quando ha iniziato a prendere consapevolezza della propria omosessualità. Black è sposato con il tuffatore Tom Daley con cui ha anche un figlio. La miniserie è una produzione FX e si nota in modo evidente.

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In Nome del Cielo la trama

A differenza del libro la miniserie Under the Banner of Heaven – In Nome del cielo introduce le figure del detective Jeb Pyre e del suo collega Bill Taba non mormone appartenente alla comunità nativa Paiute. In particolare il personaggio di Pyre, è ispirato a figure di poliziotti mormoni ma non ha un riferimento specifico.

Viene invece ripresa la struttura a doppi flashback presente nel libro. Le indagini post omicidio di Brenda Lafferty e della sua giovane figlia di 15 mesi, si intrecciano con i racconti della famiglia Lafferty e con le origini della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (i Mormoni) attraverso il suo fondatore Joseph Smith e dei suoi seguaci tra cui Brigham Young. Cercando la verità di questo brutale omicidio Jeb Pyre dovrà fare i conti con la solidità della propria fede.

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In Nome del cielo la recensione

Imperdibile (ma complessa) ho scritto nel titolo cercando di inquadrare in poche parole In Nome del cielo – Under the Banner of Heaven. Imperdibile perchè questa miniserie è potente, significativa, profonda come sempre più spesso capita con il mondo FX/Hulu (Dopesick, The Dropout, Pam & Tommy insegnano), infilandosi in quella nicchia autoriale presidiata da sempre da HBO ma trovando una sua strada, fatta di storie vere e messaggi importanti. Complessa perchè non è una miniserie facile da digerire. La storia è particolarmente impegnativa, il tratto usato è quello del racconto delicato fatto di dialoghi e silenzi, di sguardi prima ancora che di movimenti.

I piani temporali si inseguono in un continuo alternarsi che ci porta fuori e dentro la mente di Jeb Prye, uomo devoto, mormone da sempre e convinto della sua fede. Un detective che finirà per vacillare davanti i racconti che ascolta, davanti alle prove che vede, davanti alle riflessioni semplici ma che non aveva mai fatto. Sarebbe troppo facile giudicare le dinamiche di una religione, di una zona degli Stati Uniti così profonda e così ancorata a valori che oggi sembrano assurdi. Soprattutto se filtrati, per noi europei, attraverso gli scintillanti occhi dell’America liberale delle coste. Infiltrarsi nelle strade degli USA profondi è come vivere in un piccolo paesino di una provincia italiana. Vite diverse sotto lo stesso cielo.

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Bisognerebbe riuscire a vedere la serie senza alcun pregiudizio, senza cedere alla voglia di giudicare le scelte compiute dai personaggi, con gli occhi della propria fede (o della sua assenza). Pur trattando una storia vera e ricostruendo le origini della religione mormone, In Nome del cielo parla a tutti, mostrando limiti e distorsioni delle dinamiche di un gruppo unito per fede religiosa, per credo politico, per appartenenza sociale.

La scelta di filtrare tutto il racconto attraverso la figura del detective Pyre è perfetta, soprattutto vista l’interpretazione da Emmy (ma la concorrenza è alta) di Andrew Garfield, che tratteggia con voce soffusa la fragilità di un uomo che vede franare la terra su cui è cresciuto e si è fatto uomo. Accanto a lui c’è il detective Taba (Gil Birmingham), nativo della tribù Paiute. Un uomo non mormone, dalla pelle più scura rispetto ai bianchi mormoni. Un forestiero, un alieno ma anche la parte razionale di Pyre, che lo aiuta a entrare in una comunità che si chiude per proteggersi. Tutto il cast è fondamentale per la riuscita di questa miniserie, che si fa apprezzare puntata dopo puntata, mentre si scava nella fede mormone e nei meandri della famiglia Lafferty.

Quanti episodi sono?

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In Nome del cielo è composta da 7 episodi particolarmente lunghi. Infatti i primi 6 superano l’ora mentre l’ultimo è di circa 88 minuti. Quindi quando decidete di vederla fate i conti anche con il fattore tempo. Tutti gli episodi sono disponibili in streaming su Disney+.

Il trailer

Il cast

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  • Andrew Garfield è il Detective Jeb Pyre
  • Daisy Edgar-Jones è Brenda Lafferty
  • Sam Worthington è Ron Lafferty
  • Denise Gough è Dianna Lafferty
  • Wyatt Russell è Dan Lafferty
  • Billy Howle è Allen Lafferty
  • Gil Birmingham è Bill Taba
  • Adelaide Clemens è Rebecca Pyre
  • Rory Culkin è Samuel Lafferty
  • Seth Numrich è Robin Lafferty
  • Chloe Pirrie è Matilda Lafferty
  • Sandra Seacat è Josie Pyre
  • Christopher Heyerdahl è Ammon Lafferty

É da vedere se…

…vi piacciono quelle serie e soprattutto miniserie che raccontano storie true crime ma che si concentrano su piccole comunità nel cuore degli USA come Sharp Objects, Mare of Easttown, Dopesick. Per il resto vi consigliamo di scaricare l’app gratuita di TV Tips e di usare la funzione “Match” con la quale potete scoprire la prossima serie da guardare, con consigli legati ai vostri interessi.

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In nome del Cielo - Under the Banner of Heaven è una miniserie true crime da non perdere, con un'intensa interpretazione di Andrew Garfield. Una storia vera di un brutale omicidio che ci porta nei meandri della religione mormone, da vedere cercando di non giudicare ma provando a riflettere sulle distorsioni delle dinamiche di gruppo.In Nome del cielo su Disney+ imperdibile (ma complessa) miniserie nel cuore dell'America religiosa e poco glamour