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Incoming – I nuovi arrivati: buone intenzioni, ma confuse – La recensione

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Settembre è alle porte e con lui il ritorno alla normalità e, per molti, l’inizio di nuovi progetti e percorsi. Intanto Netflix gioca d’anticipo e pubblica Incoming, primo lungometraggio scritto e diretto dai fratelli Chernin, scrittori veterani di It’s Always Sunny in Philadelphia e creatori della serie The Mick. Il film è disponibile dal 23 agosto, ma basterà il back to school per spingerlo fino alla top ten?

Incoming: coming-of-age in pochi giorni

Per Benj, Connor, Eddie e Koosh è il primo giorno di superiori. La nuova scuola significa una nuova vita piena di possibilità, ma anche il bisogno di destreggiarsi e trovare il proprio posto fra le  gerarchie e i gruppetti del liceo. Per di più il fratello maggiore di Koosh, sta organizzando un festone epico nella villa dei genitori: per i quattro è un’occasione unica per diventare amici dai ragazzi più grandi, farsi un nome e, nel caso di Benj, provare a conquistare la sua cotta storica Bailey. Ma, la vita al liceo è un affare più complicato del previsto, e i ragazzi scoprono presto che le pressioni peggiori vengono da loro stessi…

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Tutti i pezzi al loro posto 

Dal punto di vista meccanico Incoming è competente: la narrazione alterna le tre storie parallele di Benj che cerca di conquistare Bailey, Koosh che mette in atto un complesso piano per rimorchiare e Connor e Eddie che devono riaccompagnare a casa una ragazza ubriaca (che, a sorpresa, è la sottotrama che ci ha toccati di più). I personaggi sono tutti abbastanza ben caratterizzati, dai quattro protagonisti all’insegnante di scienze che ha preso male il divorzio e si imbuca alla festa dei suoi alunni.

Ma qualcosa non va

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Nonostante una struttura tutto sommato solida, però, c’è un qualcosa di indefinito nella somma delle parti che funziona poco. Incoming è un po’ come i suoi protagonisti: confuso, non sa cosa fare, ma è sostanzialmente buono. Oscilla fra il solidamente cringe (molto) e il genuinamente tenero (poco). Insomma, è un film di cui proprio non ci va di parlare male perchĂ© ha il cuore al posto giusto, ma per cui non possiamo sbilanciarci molto oltre la sufficienza. 

Il cast

Mason Thames è Benj, una matricola che deve capire chi è nell’ecosistema delle superiori; con lui Raphael Alejandro nel ruolo di Connor, Ramon Reed in quello di Eddie e Bardia Seiri in quello di Koosh. Nel cast anche Ali Gallo nel ruolo di Alyssa, sorella maggiore di Benj ossessionata dalla sua ex, Isabella Ferreira in quello della sua migliore amica Bailey, per cui Benj ha una cotta colossale e Loren Gray come Katrina Aurienna, la ragazza più popolare delle scuola. Infine, Bobby Cannavale è il professor Studebaker, un insegnante di scienze che non ne vuole sapere di crescere…

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La recensione

Incoming è come i suoi protagonisti: è confuso, non sa cosa fare, ma è sostanzialmente buono. Un film di cui proprio non ci va di parlare male perché ha il cuore al posto giusto, ma per cui non possiamo sbilanciarci oltre la sufficienza. 

Voto:

6/10
6/10
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