Intervista Thegiornalisti: in attesa del Circo Massimo conosciamo da vicino il volto inedito (e ironico) del chitarrista della band Marco “Rissa” Musella
Era il lontano 2009 quando tre ragazzi, intorno ad un tavolo, decisero di dare vita a una delle band più note e apprezzate del momento, i Thegiornalisti. Ora, a distanza di 10 anni, la stessa band è pronta a ringraziare i propri fan con un concerto-evento il 7 settembre al Circo Massimo, evento che coincide con la fine del loro Love Tour.
Riguardo a questo evento ci sono diverse voci: da chi sostiene il flop dell’evento per via delle vendite al di sotto delle aspettative – prima dei Thegiornalisti solo i Rolling Stone avevano suonato al Circo Massimo – a chi addirittura parlava di aria di crisi tra i tre ragazzi romani, cosa smentita a gran voce dagli stessi membri.
Nel bene o nel male basta che se ne parli insomma, ed è d’accordo anche Marco Antonio Musella detto Rissa, il chitarrista del gruppo nonché co-fondatore della band. Iperattivo e poliedrico personaggio, abbiamo parlato con l’altra faccia dei Thegiornalisti, meno nota ma sicuramente non meno carismatica o simpatica rispetto al frontman della band.
Abbiamo quindi potuto fare una lunga chiacchierata su quello che sarà l’atteso evento e quali sono le loro aspettative.
Levami una curiosità: da dove deriva il tuo soprannome, “Rissa”?
È un soprannome che mi diedero tempo fa, forse nel 2013, fondamentalmente mi ero lasciato con una ragazza, che io volevo lasciare da un sacco di tempo ma lei si diceva innamoratissima e non me la sentivo di farlo, e quindi continuavamo a stare insieme; da un giorno all’altro lei mi lasciò dicendo che amava un altro. Questo evento mi fece arrabbiare come una bestia, cosa che durò mesi, e capitò varie volte di immischiarmi in risse per sfogarmi – iniziate da altri eh-, ovviamente poi le prendevo [ride]. Da questa cosa nacque il soprannome Rissa, facemmo pure una canzone con i Thegiornalisti.
E che fine ha fatto questa canzone?
Era ai tempi del secondo album, doveva entrare in Vecchio ma così non fu; non perché fosse brutta anzi, era bellissima, la usavamo per fare tutti i sound check. La verità è che c’è venuta male, la canzone era bella ma in fase di registrazione era piatta, brutta e non l’abbiamo mai pubblicata. Magari perché l’abbiamo suonata talmente tanto che alla fine, quando abbiamo visto che non ci stava nel disco, non ci abbiamo pensato su troppo – in realtà ci abbiamo pensato molto – nel tagliarla fuori. […] Secondo me, adesso, sarebbe inutile riproporla: è uno stile molto vecchio come lo facevamo all’epoca, ora non c’entrerebbe nulla però è una canzone a cui siamo affezionati tutti e tre, ancora adesso se la nomini scende la lacrimuccia.
Beh, potete sfruttare il fatto del mega concerto dei 10 anni della band per riproporla…
Dici una cosa molto bella effettivamente, molto romantica. Diciamo però che in un evento del genere con un concerto improntato su altre sonorità non è fattibile. L’idea mi piace molto ma forse non è la location giusto per mettere una canzone nuova, che nessuno ha mai sentito e che per altro non rispecchia quello che è attualmente il genere dei Thegiornalisti. Magari spiazzerebbe un po’ troppo e invece in questa festa è bello suonare quante più canzoni possibili di quelle a cui il pubblico è affezionato.
Come vi state preparando a questa mega-festa del 7 settembre?
Sì, “è proprio la festa delle medie”; nella nostra città, nel punto centrale con tutti i nostri fan e il nostro pubblico… allora: se ci pensi nel modo sbagliato t’impanichi, ti viene lo stress e l’agitazione, io preferisco davvero vedere la questione festa dei 10 anni, l’abbraccio col pubblico e non l’ansia del tipo: “oddio hanno suonato i Rolling Stone prima di noi”. Detto ciò un po’ d’ansia viene comunque, anche quando cerchi di pensare super positivo l’incubo o il sogno che fai la notte in cui sali sul palco e non sai neanche una canzone, grande classico per i musicisti, ed è quello che mi è successo una decina di giorni fa… il mio inconscio ci pensa ma a livello conscio non vedo l’ora di questo abbraccio con il pubblico, festeggiare questi 10 anni e la fine del tour.
A proposito di ciò, sono uscite delle indiscrezione secondo le quali le vendite sono al di sotto delle aspettative…
Sì, l’abbiamo letta. Partiamo dal presupposto che quando parli dei Thegiornalisti crei interesse, e questo è positivo, puoi parlarne bene o male anzi, male ancora meglio perché si crea ancora più interesse [ride]. A parte queste dinamiche, io ti dico sinceramente che non sono per niente preoccupato, nel senso che ci sono davvero tanti motivi per cui non esserlo: il primo è che, a differenza di come facevo prima che durante i tour chiamavo più volte al giorno per sapere quanti biglietti avevamo venduto, ora non sto chiedendo come stanno andando le vendite visto che è uno stress inutile. Ti posso dire questo però: mi è capitato di sentire, parecchio tempo fa, che alcuni dell’entourage parlavano di questa cosa, la cifra che era trapelata in questi giorni, quindi so per certo che la cifra è ben diversa e non è vero quel dato perché se lo era davvero mesi fa non può essere vero pure oggi, impossibile che non abbiamo venduto niente in questo tempo.
Il secondo punto è che, come già capitato, poche settimane o giorni prima del concerto non avevamo venduto molto, poi però siamo andati a fare il concerto ed era sold out perché ci sono storicamente delle piazze che non comprano le prevendite e qui veniamo al terzo punto: io, mettendomi nei panni di un fan che vuole andare al concerto il 7, ma che ne so se il giorno prima succede qualcosa, tanto anche il giorno stesso del concerto lo trovo il biglietto, perché se facciamo sold out al Circo Massimo offro la cena a tutti [ride]. Secondo me ha senso prendere la prevendita di un cosa sai per certo che finisce, come una zona riservata, ma un evento così…
Con chi vi presenterete sul palco? Sono già trapelati dei nomi…
Per ora è bello lasciare un alone di mistero riguardo a questo. Erano trapelati dei nomi [Gazzelle, Calcutta ndr.] però conferme non ce ne sono state. Io non capisco quei fan che chiedono il giorno prima tipo la scaletta del concerto, voglio dire: la gente si arrabbia se si spoilera un film o una serie, perché non dovrebbe essere lo stesso per un concerto? Secondo me è meglio non sapere e godersi lo spettacolo.
Ma se il concerto lo fate al Circo Massimo, l’after party al Colosseo?
Abbiamo parlato molto di questo, nei mesi scorsi, e su dove farlo, ma la verità è che in questo momento non voglio spoilerare la cosa perché stiamo mantenendo la sorpresa. Posso dirti che sarà degno del concerto, non può essere da meno.
Credit: Gabriele D’AgostinoProgetti futuri?
Finito il concertone con i Thegiornalisti ci fermiamo per un po’, scriviamo cose per il nuovo disco, Tommy ha questo film e ognuno di noi ha così tante idee e le sfoghiamo in vari modi perché abbiamo tanto da esprimere… io non mi fermerò perché parallelamente ai Thegiornalisti, che sono già famosi e affermati, sto lavorando a un progetto in fase di lancio di musica quasi da discoteca diciamo, che facciamo con altre persone e altri cantanti, una cosa molto diversa, non è la band classica ma è praticamente un djset.