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Io e mio fratello: la buona volontà c’è, ma non basta – La recensione del film su Prime Video

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“Abbiamo passato insieme molte settimane immersi nelle splendide terre calabresi (e una settimana a Milano) con un caldo così aggressivo che i miei ricordi hanno deciso di cancellarlo. Abbiamo mangiato, ballato, sudato, pianto e i più fortunati si sono conosciuti, amati, chi forse anche un po’ odiati. C’è un altro film dietro a questo film, e questo succede quando la storia che si vuole raccontare ha qualcosa di speciale” così dice su questo film la sua protagonista, Denise Tantucci, su Instagram.

La pellicola in questione è Io e mio fratello, disponibile in streaming su Prime Video a partire dal 21 aprile. É diretta da Luca Lucini, sceneggiata da Marta Storti, Ilaria Storti e Luca Lucini e prodotta da Pepito Produzioni, 302 Original Content e Vision Distribution. Essendo un film tutto sommato innocuo e con protagonisti giovani che si stanno facendo strada nel cinema italiano, ha sicuramente qualche probabilità di finire nella Top Ten di Prime Video.

Io e mio fratello, cose di famiglia

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Sofia vive a Milano e ha una vita sentimentale estremamente disordinata. Esce in contemporanea con due donne, scappa dalle finestre di quelle fidanzate. Non riesce a tenersi un lavoro e condivide una casa minuscola con Alessandro, amico e coinquilino di una vita. É convinta che il suo unico vero amore sia Michela, prima fidanzatina pugliese con cui è rimasta molto amica.

Proprio mentre esprime questa convinzione al ragionevole Alessandro, Michela la chiama e le svela che ormai da un anno sta uscendo col fratello, Mauro, e che presto si sposeranno. Sofia non ha un bel rapporto con la madre e il fratello, che ha lasciato in Puglia. Soprattutto da quando il padre è morto, lasciando l’azienda vinicola nelle mani di Mauro. Decide impulsivamente di tornare a casa dopo 3 anni con un unico obiettivo: riconquistare Michela e rovinare il matrimonio del fratello col suo primo e forse unico amore. Le cose non andranno proprio così.

Io e mio fratello: troppe cose, tutte superficiali

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La buona volontà c’è. Manca tutto il resto. Sulla carta, Io e mio fratello è un film di lutto, di crescita, di famiglia. I rapporti tra Sofia e la sua famiglia sono dolorosissimi e sfumati. I personaggi potrebbero essere sfaccettati, approfonditi, umani. Non c’è giusto e non c’è sbagliato, solo scelte obbligate dal dolore e diversi modi di affrontare una perdita. E invece c’è qualcosa che proprio non va, a partire dalla sceneggiatura (che si prende tutto il tempo del mondo a spiegarci problemi e conflitti ma poi li liquida e li risolve nei minuti finali, all’acqua di rose) e finendo alle interpretazioni degli attori. Passando per il ritmo della storia (squilibrato) e la profondità dei personaggi (inesistente). L’unica persona con un briciolo di buon senso è proprio il coinquilino Alessandro, che vuole fare il rapper. E abbiamo detto tutto.

Il cast

Denise Tantucci è Sofia, disordinata impulsiva e casinista. Cristiano Caccamo è Mauro, il bravo figlio che non sa che pesci prendere e non si fida della sorella. Greta Ferro è Michela, la donna della discordia. Claudio Colica interpreta Alessandro, il coinquilino. Teresa Mannino è la scatenata e irresponsabile Zia Tecla, mentre Lunetta Savino veste i panni di mamma Marilena. Nel cast anche Paola Lavini (Nadia) e Nino Frassica (Bernardo).

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La recensione

La buona volontà c’è. Manca tutto il resto. Sulla carta, Io e mio fratello è un film di lutto, di crescita, di famiglia. I rapporti tra Sofia e la sua famiglia sono dolorosissimi e sfumati. I personaggi potrebbero essere sfaccettati, approfonditi, umani. Non c’è giusto e non c’è sbagliato, solo scelte obbligate dal dolore e diversi modi di affrontare una perdita. E invece c’è qualcosa che proprio non va, a partire dalla sceneggiatura (che si prende tutto il tempo del mondo a spiegarci problemi e conflitti ma poi li liquida e li risolve nei minuti finali, all’acqua di rose) e finendo alle interpretazioni degli attori. Passando per il ritmo della storia (squilibrato) e la profondità dei personaggi (inesistente).

Voto:

5/10
5/10
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