L’alluvione, tutte le informazioni sulla miniserie in Top Ten su Netflix
Dal 5 ottobre su Netflix è arrivata una nuova serie originale polacca dal titolo “L’Alluvione“. In realtà è una miniserie, e in quanto ispirata a eventi reali è certo che non avrĂ altre stagioni. L’Alluvione infatti racconta per la prima volta la storia dell’alluvione millenaria che nel 1997 ha colpito alcune zone dell’Europa centrale: la Polonia in primis, poi parte della Repubblica Ceca e della Germania.
La miniserie è composta da soli sei episodi ed è diretta da Jan Holoubek e Bartłomiej Ignaciuk. Anna Kępińska invece è produttrice e creatrice su una sceneggiatura scritta da Kasper Bajon e a Kinga Krzemińska. Vediamo gli altri dettagli sulla serie che è già entrata nella Top Ten di Netflix italiana dopo un giorno dal rilascio. Nel cast attori locali: Agnieszka Żulewska, Tomasz Schuchardt, Ireneusz Czop e Tomasz Kot.
La trama della serie Netflix L’Alluvione
Siamo a luglio del 1997 quando scienziati e componenti del governo saranno difronte a una scelta che sembra impossibile. Un’alluvione sta per imbattersi a Breslavia, una cittĂ della polonia e il segretario comunale Jakub Marczak decide di portare nella squadre degli esperti. Tra questi ci sarĂ l’idrologa Jasmina Tremer, che ha un passato complicato e adesso si ritrova a prendere decisioni che potrebbero impattare sul futuro della cittĂ e dei suoi abitanti.
Intanto Andrzej Rebacz decido di tornare nel piccolo paese in cui è nato, nei pressi di Breslavia, qui sarĂ alla guida dei residenti ribelli. L’idea della comune, infatti, è quella di sacrificare tutta l’area che sta intorno alla cittĂ di Breslavia per salvare la cittĂ , causando la perdita delle abitazioni di tutti i residenti dei villaggi. SarĂ una lotta contro il tempo che cambierĂ per sempre il futuro dell’intera regione colpita dall’alluvione.
Il focus della serie
Per preparare la serie la creatrice Anna Kepinska ha raccontato che insieme al suo team ha intervistato piĂą persone possibili, tutte coinvolte nell’alluvione del 1997. Racconta che era impossibile raccontarle tutte ma: “volevamo mettere in evidenza gli stati d’animo e le emozioni intorno agli eventi per creare un racconto universale che parla di decisioni difficili, conflitti generazionali e tensioni tra l’individuo e la collettivitĂ , la cittĂ e la campagna.” Uno scontro sociale che è stato solo accentuato dal disastro naturale.