La Regina Degli Scacchi, la nuova serie Netflix tratta dal romanzo di Walter Tevis, scala la Top 10 italiana (e non solo) puntando tutto su una storia di riscatto e sugli sguardi.
C’è una serie che ha debuttato in sordina su Netflix lo scorso 23 ottobre, che piano piano e in punta di piedi ha trovato la sua strada verso la prima posizione nella top 10 italiana del servizio streaming, e non solo. Si tratta de “La Regina degli Scacchi” una miniserie composta da 7 episodi, tratta dall’omonimo romanzo di Walter Tevis del 1983.
La serie (The Queen’s Gambit in inglese) è stata scritta e diretta da Scott Frank, e prodotta con William Horberg e Allan Scott che è anche co-creatore, e probabilmente ha stupito il pubblico per i temi trattati, e per la storia di riscatto di una bambina cresciuta in un orfanotrofio, che diventerà una stella dei tornei di scacchi. Ecco un trailer in italiano:
La regina degli scacchi, la trama
Crescendo in un orfanotrofio del Kentucky verso la fine degli anni ’50, la giovane Beth Harmon (Anya Taylor-Joy) scopre di avere un talento incredibile per gli scacchi mentre sviluppa un problema di dipendenza dai tranquillanti che lo stato somministrava ai bambini come sedativi. Tormentata dai propri demoni e sospinta da una miscela di narcotici e ossessioni, Beth si trasforma in una figura eccentrica, estremamente abile e glamour, decisa a superare i confini tradizionali del mondo prettamente maschile delle gare di scacchi.
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La Regina degli Scacchi – Il nostro voto
In questa miniserie Netflix riesce un po’ a recuperare parte di quella “reputazione” persa inseguendo storie che portano a fenomeni pop, tornando un po’ su tematiche socialmente rilevanti e a una scrittura scorrevole e attenta allo sviluppo creativo dei personaggi. Dimostrando, di fatto, che i fenomeni pop possono nascere rispettando certi standard qualitativi. Probabilmente la base di partenza del romanzo ha contribuito a creare una storia appassionante, che al di là dei temi, appassiona, ipnotizza, anche nelle scene che a primo impatto possono sembrare difficili e noiose: quelle delle partite a scacchi, ma che in realtà sono le più ipnotiche e interessanti della miniserie.
E’ il merito di ciò va ai protagonisti e al loro talento, in primis Isla Johnston che interpreta Elizabeth da bambina, che insieme a Bill Camp è protagonista delle scene migliori della serie: delle semplici partite a scacchi fatte di lunghi silenzi e molti sguardi. Poi si continua con Anya Taylo-Joy che da vita all’ambizione e alla voglia di riscatto di Elizabeth nell’età adolescenziale.
Quindi sì, The Queen’s Gambit è la serie perfetta per gli amanti delle storie di riscatto, di storie con un senso creativo, di storie autoconclusive che danno quel senso di soddisfazione una volta concluse, e da ricordare con piacere in futuro.
Voto 7.5
Il Cast
- Anya Taylor-Joy: Elizabeth Harmon
- Isla Johnston: Elizabeth Harmon da bambina
- Bill Camp: Mr. Shaibel
- Marielle Heller: Mrs. Alma Wheatley
- Harry Melling: Harry Beltik
- Thomas Brodie-Sangster: Benny Watts
- Moses Ingram: Jolene
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