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La Torre di Babele su La7 con Corrado Augias, lunedì 10 febbraio: Magma Mattarella

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Corrado Augias è ormai di casa su La7, la sua Torre di Babele è un programma che funziona e che torna anche nell’autunno del 2024 oltre a conquistare uno spazio quotidiano per la diffusione di documentari introdotti da Augias. In La Torre di Babele in cui si affronteranno temi di importanza storica, fatti del passato con riflessi sul presente. La prima puntata è prevista per il 14 ottobre e sarà in onda il lunedì sera.

La torre di Babele la formula

In ogni puntata, Augias affronterà un grande tema storico, culturale, politico, economico e i suoi risvolti sull’attualità, con taglio divulgativo e con la consueta ironia. Un vero approfondimento in cui non mancheranno libri, servizi esterni, interviste animate dalla solida competenza degli ospiti per condividere notizie fondate, seminare dubbi leciti e stimolare il pensiero critico.

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Corrado Augias giornalista, scrittore, saggista, autore e conduttore, nel corso della sua lunga e prolifica carriera ha firmato alcune delle più prestigiose pagine della televisione pubblica e privata del nostro Paese.

Il tema della puntata del 10 gennaio

All’interno della puntata ci sarà il docufilm Magma Mattarella – Il delitto perfetto che ricorda la vita e indaga la tragica morte dell’uomo politico avvenuta 45 anni fa, esattamente il 6 gennaio del 1980.  Per introdurre il film e ragionare sui grandi interrogativi e misteri irrisolti di questo delitto e di quella tragica stagione del terrorismo in Italia, Corrado Augias ospiterà in studio Rosy Bindi, politica di lungo corso e testimone di quegli anni durissimi, e Lirio Abbate, giornalista e saggista titolare di inchieste sugli intrecci fra mafia e criminalità.

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3 gennaio

Il 1600 in Europa è stato un secolo di crisi economica e sociale, in qualche modo assimilabile al nostro: lunghe guerre, popolazioni impoverite dalle pesanti tassazioni e gravi epidemie. Tuttavia è stato anche un secolo di grandiose scoperte scientifiche e opere d’arte nel segno del Barocco, che ha avuto in Bernini e Borromini i due massimi interpreti. Due geni che hanno creato e duellato per tutta la vita, con caratteri e stili contrapposti, lasciandoci un patrimonio di bellezza che ancora oggi illumina il mondo. Qual era il contesto storico in cui hanno operato? E come si è inserita la loro arte nella Roma millenaria?
Corrado Augias ce lo racconta direttamente da alcuni dei luoghi simbolo del Barocco Romano come: le chiese di San Carlino e Sant’Andrea, Sant’Ivo alla Sapienza e Palazzo Barberini, e in studio insieme allo storico dell’arte Jacopo Veneziani e all’ex sindaco di Roma Francesco Rutellicon un’intervista a Urbano Barberini erede della prestigiosa dinastia.
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23 dicembre

“L’Italia degli arroganti. Noi figli di Manzoni” è il titolo della puntata del 23 dicembre di La Torre di Babele. Leonardo Sciascia definiva i Promessi Sposi “Un disperato ritratto dell’Italia”. Manzoni mette in pagina l’Italia degli umili e dei giusti, contrapponendogli quella degli arroganti e dei predatori, dei coaguli di potere corrotto, delle eterne leggi “ad personam” che favoriscono i potenti non curandosi della povera gente. Cosa è rimasto di quell’Italia che descrive Manzoni nell’Italia di oggi? Che ruolo interpreteremmo se fossimo dei personaggi, umili o arroganti? Vittime come Renzo e Lucia o carnefici come Don Rodrigo e l’avvocato Azzeccagarbugli? Potremmo anche occupare un ruolo ignavo come Don Abbondio che fugge le sue responsabilità. A 200 anni dalla prima edizione del più grande romanzo italiano, uscita tra il 1825 e il 1827, Augias ne racconta la sorprendente e tragica attualità in compagnia dello scrittore Gianrico Carofiglio, ex politico e magistrato autore del volume “Elogio dell’ignoranza e dell’errore” e della scrittrice Melania Mazzucco in libreria con “Silenzio. Le sette vite di Diana Karenne”.

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