Nuovo appuntamento con La Torre di Babele condotto da Corrado Augias su La7. Lunedì 17 marzo 2025 si tornerà a parlare di Europa, Stati Uniti, il mondo di Trump
Anno I, (r)esiste l’Europa? è il titolo della puntata del programma con Corrado Augiars. Davanti alla dissoluzione dell’asse euro-atlantico e al ripensamento del concetto di Occidente, insieme a quello di democrazia per come l’abbiamo conosciuta dal dopoguerra, anche l’idea di Europa è destinata a svanire? C’è un’alternativa all’Europa in questo inedito asse America-Russia? L’Europa può essere garante di sicurezza e pace? Se la risposta fosse positiva, verrebbe ancora da chiedersi come si garantiscono queste due condizioni senza l’ausilio di un esercito comunitario. Il piano europeo di riarmo va nella direzione di una difesa comune? La speranza è di vedere un Europa che sia unita e non la somma dei singoli stati.
Sono queste alcune delle domande a cui Corrado Augias cercherà di trovare risposte insieme allo storico esponente della sinistra Romano Prodi, il giornalista Ezio Mauro, allo scrittore Paolo Giordano e alla studentessa Emma Ruzzon.
La Torre di Babele, la formula
In ogni puntata, Augias affronterà un grande tema storico, culturale, politico, economico e i suoi risvolti sull’attualità, con taglio divulgativo e con la consueta ironia. Un vero approfondimento in cui non mancano libri, servizi esterni. E poi le interviste animate dalla solida competenza degli ospiti per condividere notizie fondate, seminare dubbi leciti e stimolare il pensiero critico.
Corrado Augias giornalista, scrittore, saggista, autore e conduttore, nel corso della sua lunga e prolifica carriera ha firmato alcune delle più prestigiose pagine della televisione pubblica e privata del nostro Paese.
La puntata precedente
La puntata precedente disponibile in streaming ha avuto al centro come Donald Trump sta cambiando le regole del mondo, sempre più plasmato a sua immagine e somiglianza.
Un mondo in cui i valori di verità e rispetto delle regole hanno assunto nuovi e contorti significati. Un mondo in cui si accettano aggressioni selvagge in spregio ai codici della diplomazia e del diritto internazionale, e si impongono con la forza decisioni senza tener conto dei popoli a cui sono imposte. Appelli al riarmo che appaiono necessari e il dubbio di star assistendo al tramonto della cultura pacifista nel nostro mondo democratico e occidentale. Quale etica dominerà il futuro e il nostro agire?