Lo spinoff di Law & Order con Chris Meloni cambia lo showrunner
Cambio creativo dietro le quinte di Law & Order: Organized Crime il nuovo spinoff della saga creata da Dick Wolf costruito intorno alla figura di Elliot Stabler il personaggio interpretato da Christopher Meloni.
Come rivelato in anteprima da The Hollywood Reporter, Matt Olmstead che era stato chiamato da Dick Wolf per essere showrunner della serie, ha lasciato l’incarico e la produzione è al momento alla ricerca del sotituto. Olmstead casca però in piedi: l’autore avrebbe infatti firmato un accordo di 3 anni per tornare in Universal Tv, si occuperà così di sviluppare nuovi progetti all’interno del mondo Wolf Entertainment. L’autore ha aiutato a sviluppare il fenomeno Chicago, essendo showrunner di Chicago Fire, co-creatore di Chicago PD e avendo contribuito a sviluppare Med, supervisionando anche diversi episodi crossover. Nel 2017 ha firmato un ricco accordo di due anni con ABC Studios per cui ha dato vita al solo Stumptown per poi abbandonarlo per divergenze creative.
Sembra che la decisione sia stata maturata in parallelo a quella di rimandare la produzione della serie, ordinata direttamente lo scorso marzo ma poi, come tutte le produzioni, bloccata dalla diffusione della pandemia. Inizialmente la serie era stata prevista per l’autunno in coppia con Law & Order: SVU e nelle idee iniziali il ritorno di Elliot Stabler doveva essere introdotto nel finale di SVU, episodio alla fine mai girato.
Infatti per 12 stagioni Chris Meloni era nel cast di Law & Order: SVU da cui andò via a seguito di alcune difficoltà nelle trattative, al punto che l’uscita di scena del personaggio è stata solo accennata nella tredicesima stagione in cui viene detto che il Stabler era andato in pensione.
Secondo le indiscrezioni che arrivano dagli USA, la decisione di posticipare lo sviluppo della serie e di cambiare lo showrunner sarebbe condizionata dalla voglia di rivedere la struttura della nuova serie tv, soprattutto per gestire al meglio il racconto della polizia in tv dopo l’omicidio di George Floyd e i casi di eccesso di forza della polizia.
Non è, però, la prima volta che una serie tv Dick Wolfe cambia lo showrunner in corsa o all’inizio della produzione, alla fine portando sempre ottimi risultati.