Il regalo d’addio di David Bowie al mondo, Lazarus, approda in Italia grazie all’acquisizione dei diritti da parte di ERT / Teatro Nazionale in un tour che tocca diverse città della Penisola. Lazarus è considerato un pezzo di “teatro musicale” straordinario e insolito, scritto da David Bowie poco prima della sua morte insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh.
Rappresentato per la prima volta il 7 dicembre 2015 al New York Theatre Workshop di Manhattan, a distanza di oltre 50 anni dal romanzo originale “The Man Who Fell to Earth” di Walter Tevis e 40 anni dall’omonimo film di Nicholas Roeg, che ha visto Bowie in uno dei suoi migliori ruoli da attore, l’artista britannico ha scelto di riprendere la storia dell’infelice migrante interstellare Newton in Lazarus, un sequel labirintico de “L’uomo che cadde sulla terra”.
Newton è ancora prigioniero sulla Terra, sempre più isolato e depresso nel suo appartamento, vittima dei suoi fantasmi e dipendente dal gin. È un moribondo che non riesce a morire. In questa disperata situazione, Newton riceve segnali dal passato attraverso la televisione e ha visioni del futuro generato dalla sua mente, mescolando realtà e sogni ad occhi aperti. Vari personaggi (fantasmi o proiezioni mentali) si aggirano nello spazio claustrofobico dell’appartamento di Newton (o nel continnum devastato della sua mente?).
Manuel Agnelli porta in scena, con delle doti attoriali inedite, un personaggio complesso quanto affascinante. La voce degli Afterhours si dispera, canta; urla; in quello che è a tutti gli effetti un viaggio onirico nella mente di Bowie. Lazarus è un sexy e affascinante spettacolo senza capo né coda. Il tutto che racconta il niente. Ci vuole un notevole sforzo – o una grandissima cultura del mondo di Bowie – per cercare di dare un senso a un qualche che, di senso, non ne ha. Il cast eccellente valorizza una sceneggiatura assai complessa; gli 11 componenti danno vita a uno spettacolo claustrofobico.
Agnelli è bravo. Molto. Il suo essere l’ultimo baluardo dei rocker belli e dannati italiani lo rendono la persona ideale per interpretare Newton. Canta Bowie ma senza strafare, ma mettendoci anzi il suo marchio di fabbrica. Ma Casadilego (vincitrice di X Factor) è una gioia per le orecchie, acerba sotto il lato recitativo ma la sua versione di Life on Mars rimarrà impressa a fuoco.
Che sia una rappresentazione autobiografica degli stati d’animo del Duca Bianco o estro di un istrionico, Lazarus è uno spettacolo inusuale per i teatri italiani. Proprio per questo, vale la pena.
Lo spettacolo include molti dei brani più celebri di Bowie e quattro inediti scritti appositamente per l’opera, che si intrecciano per creare una drammaturgia frammentata e affascinante, tra cui il capolavoro che dà il titolo all’opera.
Interpreti / Personaggi
- Manuel Agnelli – Newton
- Casadilego – Ragazza, poi Marley
- Michela Lucenti – Elly
- Dario Battaglia – Valentine
- Attilio Caffarena – Michael
- Maurizio Camilli – Zach
- Noemi Grasso
- Maria Lombardo coro delle Teenager
- Giulia Mazzarino
- Camilla Nigro – Maemi / Donna giapponese
- Isacco Venturini – Ben / Il doppio di Newton
- in video Roberta Lanave Mary-Lo