Arriva in tv su Rai 1 e in streaming su RaiPlay la miniserie in due parti Leopardi – Il poeta dell’infinito, in onda il 7 e 8 gennaio 2025. Presentata in anteprima mondiale all’81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia 2024, la miniserie è diretta da Sergio Rubini, scritta insieme a Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini, coprodotta da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film.
La miniserie restituisce un ritratto inedito pur storicamente coerente di Giacomo Leopardi, formidabile genio, in grado di incendiare con i suoi versi non soltanto passioni amorose ma anche ideali politici. Poeta libero e avverso al compromesso che ha sfidato il suo tempo, l’invasore austriaco, la Chiesa e gli stessi fondatori del nascente stato italiano. Una grande produzione in costume ambientata e girata tra la natìa Recanati, le Marche, Bari e la Puglia, Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna.
Leopardi – Il poeta dell’infinito, la sinossi
Prima parte
La miniserie inizia a Napoli nel 1837 con la morte di Giacomo Leopardi, ateo, miscredente. Antonio Ranieri prova a convincere Don Carmine a dargli degna sepoltura. Si torna così indietro al 1809 quando a Recanti il piccolo Giacomo è seguito da un precettore e mostra un’intelligenza prodigiosa e uno spirito ribelle. Vorrebbe uscire di casa, vedere il mondo ma il rigido padre, Monaldo, glielo vieta.
Sfoga quindi la sua rabbia sui libri, trascorrendo intere giornate nella biblioteca di famiglia. Nel 1817, la visita della bellissima cugina Geltrude scuote e sconvolge Giacomo, che ormai intrattiene fitti rapporti epistolari con i maggiori intellettuali dell’epoca. La sua frustrazione viene riversata nella stesura di All’Italia, che si diffonde come un inno carbonaro tra i patrioti che combattono per il nascente Stato italiano. Sempre costretto in casa, Giacomo compone L’infinito.
Finalmente, suo zio Carlo Antici riesce a strapparlo all’attaccamento morboso del padre e portarlo a Roma, dove Giacomo rifiuta la carriera ecclesiastica: lui sogna l’amore e la libertà, ma si scontra con una città mondana e superficiale, per cui si trasferisce a Milano, dove consegna alle stampe la prima edizione ufficiale delle Operette morali, caposaldo della filosofia italiana. A causa della natura dei suoi scritti, Giacomo si ritrova in gravi ristrettezze economiche. Per questa ragione decide di spostarsi a Firenze, dove conosce Vieusseux, figura di spicco dei patrioti italiani. È in questo periodo che stringe il suo sodalizio con il fascinoso patriota napoletano Antonio Ranieri, che si offre di fargli da agente, e conosce Fanny Targioni Tozzetti, la donna più bella e sensuale di Firenze, di cui si
innamora. Ranieri gli promette che lo aiuterà a conquistarla.
Di nuovo nel 1837, Ranieri ha convinto Don Carmine a seppellire Leopardi in chiesa. Nel salutarlo un’ultima volta, Ranieri trova nel taschino del suo frac la lettera d’amore che Fanny gli ha scritto. Antonio ricorda quella lettera e capisce che Leopardi ha risposto a Fanny spacciandosi per lui.
Seconda parte
Antonio rivede Fanny e i due si abbandonano all’amore frenato in passato per non tradire Giacomo. Ranieri ripercorre con l’amata Fanny il legame con Leopardi. A Firenze nel 1830 Giacomo e Antonio fanno spesso visita a Fanny nel suo salotto letterario.
Antonio fa di tutto affinché lei si avvicini a Giacomo ma lei, che adora il suo genio, lo considera solo un buon amico, mentre è innamorata di Antonio, che però si rifiuta di tradire la promessa fatta a Giacomo. Gli austriaci sono ovunque, anche tra gli amici, e la rivista satirica ideata da Giacomo, Le Flȃneur, subisce il divieto di pubblicazione.
Nel frattempo, Bologna è insorta e Giacomo è stato nominato delegato all’Assemblea nazionale del nuovo Stato italiano. Giacomo, però, non ammette compromessi e si scontra con i patrioti. Antonio passa sempre più tempo con la sua amante, la famosa attrice Lenina Pelzet. Con lei va a Roma, lasciando Giacomo in balìa del suo amore per Fanny, mai dichiarato e mai ricambiato. Giacomo capisce che Fanny è innamorata di Antonio. È affranto, eppure accetta il suo sentimento e all’oscuro dei due cerca di farli incontrare.
Antonio finisce per cedere all’affetto di Fanny, pentendosene subito. Decide quindi di convincere Giacomo, sempre più malato, ad andare a Napoli, dove sua sorella Paolina si prenderà cura di lui. La filosofia e le idee visionarie di Giacomo sono difficili da comprendere in un’epoca che crede ciecamente nel progresso. Per questo Leopardi fatica a farsi accettare anche a Napoli. Scoppia il colera. Giacomo vorrebbe scappare a Parigi ma è ormai troppo malato. Come suo ultimo desiderio si fa mettere da Paolina la lettera d’amore di Fanny per Antonio nel taschino del suo frac, vicina al cuore.
Il cast
Leonardo Maltese è Giacomo Leopardi
Cristiano Caccamo è Antonio Ranieri
Giusy Buscemi è Fanny
Valentina Cervi è Adelaide Antici
Fausto Russo Alesi è Pietro Giorgani
Bruno Orlando è Carlo Leopardi
Andrea Pennacchi è Antonio Fortunato Stella
Alessio Boni è Monaldo Leopardi
Alessandro Prezioni è Don Carmine