Taylor Sheridan è la gallina dalle uova d’oro di Paramount e Paramount+. La seconda stagione di Lioness ne è l’ennesima conferma, se dovesse mai servire. La sua capacità è stata sostanzialmente quella di aver intercettato una fetta di pubblico più adulto, che aspettava un intrattenimento coinvolgente ma senza risultare banale, ben scritto e recitato ma non complesso e profondamente americano.
Lioness 2, ci rimette subito in azione
Lioness non perde tempo. La seconda stagione riparte senza girovagare nelle vite dei personaggi, senza creare un sentimento d’attesa in vista di un nuovo caso ma facendoci immergere immediatamente in questa nuova vicenda che dagli Stati Uniti rischia di avere ripercussioni in tutto il mondo. Il rapimento di una deputata con l’uccisione di tutta la sua famiglia, si inserisce in dinamiche geopolitiche internazionali e si infila tra la campagna elettorale delle Presidenziali degli Stati Uniti.
La trama
Sparatorie, azioni sono il preludio al reclutamento di una nuova risorsa da mandare nei cartelli della droga messicani per sventare una nuova minaccia. Lioness non ci gira intorno va subito al punto tra scene action e dinamiche politiche e di gestione del potere. Senza dimenticare la componente familiare in cui vediamo il marito e le figlie di Joe soffrire per la sua assenza e preoccuparsi quando è in queste missioni segrete. E la stessa Joe che fa sembra sempre meno abituata all’azione e più interessata alla gestione delle stesse.
Il commento
Zoe Saldaña è perfetta nei panni di questa spietata agente della CIA, specializzata in missioni super segrete, abituata a pianificare prima di agire al contrario di tanti muscoli che coordina, ma anche a non avere freni a ottenere il risultato a ogni costo. Quando entra in una riunione davanti ai militari insieme a Nicole Kidman, impeccabile nel ruolo della perfetta manovratrice di dinamiche politiche e di spionaggio, capisci subito chi è che comanda. Donne di potere, un femminismo evidente ed esplicito molto più vincente e convincente di tanta retorica e di tante serie al femminile.
Scene d’azioni impeccabili, analisi geopolitiche magari un po’ semplicistiche ma perfettamente coerenti con un mondo che è più semplice di quello che pensiamo. Ma soprattutto Lioness per quanto cerchi di dividere il mondo tra buoni (gli americani) e cattivi (tutto il resto) ricorda per l’ennesima volta che questa distinzione non ha senso e che il buono per sconfiggere il cattivo deve diventare cattivo a sua volta. E questa è quella catena di azione e reazione che impedisce al mondo di avere la pace. Ma forse tutto questo va ben oltre la serialità.
Il cast
A guidare il cast c’è Zoe Saldaña affiancata dalle menti fini e strategiche di Nicole Kidman e Michael Kelly, nel cast troviamo anche Genesis Rodriguez, Morgan Freeman, Dave Annable, Jill Wagner, LaMonica Garrett, James Jordan, Austin Hébert, Jonah Wharton, Thad Luckinbill e Hannah Love Lanier.
Lioness
Lioness è quella serie tv che non dovrebbe piacerti perché sembra un’americana action ma che finisce per conquistarti, la formula magica di Taylor Sheridan
Voto:
8/10