Cambiare tutto per non cambiare nulla, per un format consolidato come quello di Lol – Chi ride è fuori è difficile cambiare qualcosa. Ma arrivati alla quinta stagione era necessario modificare un meccanismo ben oliato e che funziona anche all’estero visto il successo della versione inglese. Dopo l’introduzione del decimo concorrente scelto dal Talent Show, per l’edizione del 2025 dello show prodotto da Endemol Shine Italy in arrivo il 27 marzo Prime Video ha deciso di cambiare i conduttori/arbitri. Addio Fedez e Frank Matano e benvenuti Alessandro Siani e Angelo Pintus.
L‘attenzione della presentazione organizzata a Roma al Teatro Centrale da Prime Video è tutta per i due conduttori, visto che i concorrenti cambiano ogni anno ma quella è un po’ la norma del programma. A proposito i dieci concorrenti sono un mix di veterani della comicità come Geppi Cucciari, Federico Basso, Enrico Brignano, Valeria Graci, Raul Cremona, Marta Zoboli, incognite come Flora Canto (un po’ più moglie di e conduttrice che comica), novità come Tommy Cassi, Andrea Pisani e Alessandro Ciacci. Le sei puntate della nuova edizione di Lol – Chi ride è fuori, prodotto da Endemol Shine Italy, usciranno in due parti: le prime 5 il 27 marzo e l’ultima il 3 aprile.
Lol 5 – Chi ride è fuori, le dichiarazioni
Nicole Morganti (Head of Content) apre la conferenza stampa ricordando come Lol è il gioco più fatto dai ragazzi durante l’intervallo: “Non è facile arrivare alla quinta stagione per uno streamer”. Morgani ha poi aggiunto come è andata la proposta: “Ho chiamato Pintus gli ho chiesto se voleva presentare Lol m’ha detto no, ho detto vaff e ho attaccato”. Pintus: “Poi mi ha richiamato e ho iniziato a chiedere chi c’era, mi ha detto c’è Ale”, poi Pintus imita Frank Matano. E Alessandro era Alessandro Siani: “A me ha detto ci sono tutti tranne Pintus e ho accettato”. Il tono della conferenza stampa è apparso subito chiaro!
Nicole Morganti: “L’esuberanza dei conduttori è stato difficile da gestire, perché la control room era una battuta dietro l’altra, il montaggio è stato complicato”. Siani: “Le cose che ci sono rimaste nel cuore sono state quelle improvvisate, la cena prima del programma è stata importante perché ci ha fatto scoprire diverse cose, abbiamo capito che c’era una grande complicità”. Pintus: “Sono state tagliate molte cose divertenti, ma non siamo assolutamente rancorosi, siamo contenti di aver fatto questa esperienza. Siani si è risentito. E’ stata una bella esperienza”. Morganti: “Pintus oggi m’ha detto, dopo aver visto il programma, che è contento e non lo è mai”.
Geppi Cucciari: “Finalmente ho riabbracciato la leggerezza, ci sono diversi toni, temi. Poi Amazon monta in sei anni e mezzo e noi lo scopriremo solo vivendo. Sono tornata a casa sorridente. Non scomoderei il termine fatica per Lol o Sanremo. La differenza è la lunghezza del progetto, con Lol c’è stato il tempo di guardarsi, conoscersi e autodistruggersi”.
Federico Basso ha fatto uno sketch dedicato alla divulgazione, mentre Cucciari e Alessandro Ciacci (vincitore del talent show) hanno fatto uno sketch con Brignano in cui erano professori. Raul Cremona: “Io d’istinto rido sempre, per me è stata una sofferenza” e ovviamente ha portato il mago Oronzo a Lol. Flora Canto: “Mi sono preparata sposando Brignano che sfatiamo il mito non ha fatto Lol perché è mio marito. Ogni tanto mi autosabotavo il rischio di chi attacca”.
Marta Zoboli: “Gli urletti non erano una tecnica ma un mio problema psicologico. Avevo degli amici prima di entrare…adesso non lo sono più. Per me è stato faticoso, non mi riprenderò mai più. Ho avuto gli incubi, ho pensato a tutto quello che potevo fare e non ho fatto. Un trauma che mi porto dentro”. Valeria Graci: “Per me è stata una disperazione questo programma. Quel momento che non ti aspetti ti frega. Non ero giusta per questo programma. Forse però è stato più traumatico Raul Cremona”.
Andrea Pisani: “Per me è stato più difficile non ridere perché sono abituato a ridere tanto”. Canto: “Far ridere è assolutamente più difficile, poi ci sono delle cose anche di Enrico che anche se conosci ti fanno ridere. Non lo capisci da spettatore ma è un programma che ti distrugge”. Brignano: “Uno sforzo gigantesco, io non rido tantissimo, la mia preoccupazione era Raul Cremona. Io sono un diesel, mi conosco, ho bisogno di stare solo faccio monologhi, avere questa moltitudine di persone era la cosa più difficile”. Cucciari: “La comicità deve generare una reazione, qua invece è il contrario”. Cremona: “Ho sottovalutato il programma, avevo portato un sacco di roba ma non riuscivo mai a trovare il momento, dovevo fare di più”.
Brignano: “Tutti avevamo un progetto, alimentato anche dagli autori, poi però ti accorgi che non c’è quasi nulla che riesci a riportare e a realizzare. Ero pronto a tutto ma mi sono sentito in grande difficoltà. Ti puoi preparare di tutto ma magari in quel momento non funziona, non serve”.