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Matrimonio a punti, in Top Ten su Netflix il film commedia sull’amore adulto (in teoria)

Matrimonio a punti

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Dal 7 dicembre 2022 alle ore 9 del mattino arriva su Netflix Matrimonio a punti (titolo originale The Marriage App), commedia romantica un po’ natalizia (ma non è un punto importante della storia) che vorrebbe affrontare un amore adulto e già affermato (invece che una coppia che nasce) ma ci riesce a metà.

Diretto dal regista argentino Sebastián De Caro e prodotto da Esteban Mentasi, Hori Mentasi e Fernando Abadi, Matrimonio a punti è un film leggero e veloce, che introduce qualche interessante spunto in un genere che tende ad essere un po’ ripetitivo. Forse, per tutti questi motivi, è riuscita a conquistare un posticino nella Top Ten di Netflix. Ultimo appunto: la sceneggiatura è di Gabriel Korenfeld e Rocio Blanco.

Matrimonio a punti, non la solita commedia romantica – La trama

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Belen e Federico si sono conosciuti dopo un piccolo incidente, giovanissimi e pieni di belle speranze. Per lui, è stato amore a prima vista. Passano gli anni, i due si sono sposati e hanno due figli. Federico ha una grande passione per la cucina (asiatica, soprattutto) che coltiva il martedì sera con gli amici di sempre. Belen, invece, ha un negozio di giocattoli per bambini (che disegna), insieme a una disinibita e cinica socia.

Qualcosa nel loro matrimonio, però, non va. Lui non ascolta, lei si impone, non parlano e si sentono oppressi, arenati. Federico e i suoi amici hanno vinto un concorso per cuochi dilettanti e dovrebbero partire per il Messico a incontrare il loro idolo, uno chef. Lui, però, ha timore di dirlo a Belen. Insomma, questi due di adulto non sembrano avere proprio niente, anzi, sono rancorosi, lagnosi, bambineschi.

Una coppia di amici gli fa scoprire Equilibrium, una compagnia che promuove un metodo a detta loro infallibile per far rinascere amore e passione: un gioco a punti. Letteralmente un gioco a punti, rilevati da un sofisticatissimo orologio giapponese. Inutile dirlo, il gioco prenderà il sopravvento, rischiando di rovinare per sempre la loro famiglia.

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Una pellicola che ci prova, la recensione

Matrimonio a punti, invece di concentrarsi sulla nascita di un amore, si concentra sul suo periodo di secca. La routine, la stanchezza, le carriere (volute o non volute, obbligate o creative), tutto si accumula e si stratifica, e le persone si allontanano. Inutile a dirlo, un gioco a punti non servirà a risolvere il problema. Veloce, arguto, un po’ goffo ma pieno di buone intenzioni: questo film ci dice che a volte, prima di migliorare, una cosa deve peggiorare. Ancora più forte, aggiunge, stupide strategie esterne, rancori e ripicche non servono a niente.

Non c’è segreto, nell’amore, nessun algoritmo o mistero superiore: solo tanto lavoro, volontà e comunicazione. Belen e Federico dovranno sbattere la testa contro un muro, per capirlo. I figli subiranno quest’accelerazione delle dinamiche, questi strani scoppi di affetto e poi di allontanamenti, di fredda strategia. Loro, insieme a un rinnovato senso della famiglia e della comunicazione e all’atto coraggioso di credere nelle proprie aspirazioni, saranno la sveglia e la chiave. Qui e lì, una spolverata di modernità e, non si capisce perché, il Natale. Evviva!

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Il trailer

Il cast

Il cast è guidato da Luisana Lopilato (che, per la cronaca e per il gossip, è la moglie di Michael Bublè, e improvvisamente la spolverata di Natale prende tutto un altro significato) che interpreta la rigorosa Belen. Il marito Federico è interpretato da Juan Minujín. Cristina Castaño è la fautrice di Equilibrium. Nel cast anche Andrea Rincòn, Carla Pandolfi e Betiana Blum.

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