Mediaset, attraverso la controllata TaoDue, sta sviluppando “Don Masino”, una serie ad alto budget su Tommaso Buscetta. Si cerca un servizio streaming globale come partner.
Per Mediaset questo è di certo uno dei periodi più “rivoluzionari” se consideriamo come ha funzionato l’industria televisiva fino all’anno scorso. Negli ultimi mesi l’azienda italiana ha annunciato la creazione di un polo europeo aperto a tutti i broadcaster europei dal nome Media For Europe, ha stretto un accordo con Amazon Prime Video per la distribuzione in italia della serie Made in Italy, e un accordo con Netflix per la produzione di 7 film tv. E non è finita qui, perchè pare sia in dirittura d’arrivo una serie su Tommaso Buscetta.
Pare che Mediaset sia pronto a dare il salto anche nell’industria televisiva globale con una serie tv ad alto budget che racconterà la storia di Tommaso Buscetta, mafioso di Cosa Nostra, noto per essere uno dei primi a rompere il silenzio con la magistratura.
La serie avrebbe il titolo provvisorio “Don Masino“, sarà composta da otto episodi e sarebbe prodotta da Pietro Valsecchi attraverso la TaoDue, casa di produzione sotto l’ala del gruppo Mediaset. La sceneggiatura è a cura di Graziano Dana, Claudio Fava (I 100 passi), Monica Zappelli e lo stesso Valsecchi, ma la “writer room” è ancora aperta a nuovi membri.
L’espansione al mercato globale è confermata dal modello di produzione scelto per questa serie. Secondo Variety, ci sarebbero già delle trattative con due partner tedeschi e brasiliani, per produrre la serie che probabilmente avrà un budget di circa 15 milioni di dollari. Oltre a questo Mediaset sarebbe già proponendo la serie a servizi streaming globali come Netflix, Amazon e altri.
L’idea sarebbe quella di iniziare le riprese a maggio in Sicilia, Milano, Brasile, Messico e New York, con regista e cast ancora da decidere. In più la serie verrebbe rilasciata prima su un servizio streaming globale e poi su Canale 5.
Don Masino, la trama
Pare che Valsecchi stia lavorando a una serie su Tommaso Buscetta da almeno sei anni. E’ stato battuto sul tempo da Marco Bellocchio con il film “Il Traditore” che, uscito a maggio in Italia, ha incassato 4.8 milioni di euro al botteghino. Il film tra l’altro è stato lanciato a Cannes e sarà tra i candidati alle nomination per Oscar del 2020.
L’idea di Valsecchi però pare sia diversa, parlando del personaggio, Valsecchi rivela che la serie: “coprirà tutta la storia della sua vita, e le tante sfaccettature.”
La serie partirà dal 1950 quando Buscetta, che viene da una famiglia con 18 figli, inizia a crescere nei ranghi di Cosa Nostra. In particolare si concentrerà molto sul 1984 quando Buscetta ha deciso di cooperare con le procure italiane e americane. Questa sua decisione causerà una frizione nei rapporti con i Corleonesi, che porterà a una guerra che causerà la morte della sua famiglia. Buscetta è morto poi in Florida, sotto protezione della polizia, nel 2000.
“L‘idea è quella di approfondire questo personaggio controverso e i suoi dilemmi. Quello di diventare un volta faccia, cosa che ha scelto di fare solo per vendetta, e il suo scontro contro il capo dei capi, Toò Riina.” rivela Valsecchi.
Insomma un periodo d’oro per la serialità italiana, che resta aggrappata comunque alla mafia in tutte le sue versione, come unica parte della nostra storia che vale la pena raccontare. Chissà se un giorno riusciremo a scrollarci di dosso questo pesante fardello.