Michele Profeta Il Killer di Padova, racconta in due episodi in onda su Crime+Investigation il 29 e 30 gennaio, la storia del killer “professore” che terrorizzò la città veneta. La miniserie doc Michele Profeta: Il killer di Padova è una produzione originale Crime+Investigation prodotta da Briciolafilm per A+E Networks Italia, in onda alle 22.55 il 29 e 30 gennaio. Gli autori sono Carlo Altinier e Stefania Colletta ed il produttore creativo per Briciolafilm: Nicola Prosatore. Produttore esecutivo per Briciolafilm: Ersilia Gagliardi. Regia di Gabriele Bianchini.
Michele Profeta Il Killer di Padova la vicenda al centro della miniserie
La storia di Michele Profeta Il Killer di Padova inizia il 29 gennaio 2001 viene ritrovato a Padova un taxi fermo con a bordo il cadavere del proprietario Pierpaolo Lissandron ucciso con un colpo alla nuca. Poco tempo dopo, l’11 febbraio, all’interno di un appartamento viene scoperto il cadavere dell’agente immobiliare Walter Boscolo, anche questo freddato con un proiettile alla nuca. Le indagini di polizia conducono ad un signore elegante e dall’aspetto impeccabile, che all’apparenza poteva sembrare chiunque tranne l’assassino.
Questa è la storia di Michele Profeta, conosciuto anche come “il professore” o “Mostro di Padova” raccontata a 22 anni dalla morte di Lissandron. Originario di Palermo, Michele Profeta si trasferisce al Nord negli anni Novanta e lavora in una società di servizi finanziari. Risiede con la moglie Concetta Mordino e due dei suoi figli (ne ha altri due da un precedente matrimonio) ad Adria. A Mestre invece condivide una casa con l’amante, Antonia Gemmati.
In seguito alla contrazione di diversi debiti dovuti forse alla passione per il gioco d’azzardo, in preda ad un probabile delirio di onnipotenza, il 10 gennaio 2001 scrive alla Questura di Milano sostenendo che avrebbe commesso omicidi a caso qualora gli fossero stati negati i 12 miliardi di lire. A quel punto compie i due delitti, il primo il 29 gennaio uccidendo il tassista Pierpaolo Lissandron e l’altro, l’11 febbraio, con l’omicidio dell’agente immobiliare Walter Boscolo.
Un serial killer poco “seriale”
Michele Profeta, con due vittime accertate, è uno dei serial killer italiani meno prolifici, ma il Mostro di Padova rappresenta sicuramente una delle personalità più complesse ed articolate tra i serial killer italiani più sanguinari. Nel 2002 la Corte di Assise di Padova lo condanna all’ergastolo per gli omicidi di Pierpaolo Lissandron e Walter Boscolo. Dopo un tentativo di evasione dal carcere di Padova, viene trasferito nel penitenziario di Voghera, in provincia di Pavia. Il 16 luglio 2004 muore a Milano, stroncato da un infarto nella sala degli avvocati del carcere di San Vittore, mentre sostiene il suo primo esame universitario in Storia della filosofia per l’Università degli Studi di Milano.
Con interviste esclusive e immagini inedite si ripercorre uno dei casi più inquietanti della criminalità padovana. Tra gli intervistati anche un ex compagno di cella di Michele Profeta.