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Mickey 17: Bong Joon-ho ritorna al film di genere in grande stile – La recensione

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Dopo aver conquistato pubblico, critica e premi con il suo Parasite (2019), finalmente torna il cineasta coreano Bong Joon-ho, che torna alle origini con un film di fantascienza. Mickey 17, tratto dal romanzo Mickey7 di Edward Ashton, è nei cinema italiani dal 6 marzo 2025, distribuito da Warner Bros. Italia.

Mickey 17: una vita sacrificabile 

Per sfuggire agli implacabili strozzini che lo cercano, Mickey Barnes s’imbarca su una spedizione interplanetaria guidata da un’istrionico politico fallito. L’unico lavoro disponibile è però purtroppo quello di Sacrificabile: il malcapitato a cui capitano tutti i lavori pericolosi, e quando muore il suo corpo viene ricostituito e i suoi ricordi reimpiantati. Questo, perlomeno, finché un giorno non viene lasciato per morto nella steppa congelata, e quando torna scopre che il suo rimpiazzo è già stato prodotto. Due problemi: il primo è che i doppioni sono vietatissimi; il secondo è il suo sostituto è un maledetto sociopatico, e vuole pure rubargli la ragazza

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Lo spazio allegorico

Nulla in Mickey 17 è allegoria diretta di nulla, ma non si può negare che i parallelismi con l’attuale clima politico siano tanti. Dal personaggio di Kenneth Marshall, il gretto e stupido antagonista spassosamente interpretato da Mark Ruffalo, con la sua ricerca del ‘perfetto pianeta bianco’ e la sua propensione per i cappellini rossi, fino al trattamento di temi ben più grandi di comunicazione e coabitazione. Ma, d’altro canto, Bong Joon-ho non si è mai risparmiato nel mettere sullo schermo la sua visione del mondo a chiare lettere.

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Mickey 17 e il senso della fantascienza

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Il fatto che il film sia politicamente schierato in maniera abbastanza esplicita però non significa che sia noioso. Mickey 17 non si vergogna neanche per un secondo del suo essere un film di fantascienza, e quella che parte come una storia di genere con con una premessa interessante diventa un’epica al cardiopalma capace di tenere lo spettatore sul bordo del sedile. A volte sedersi e lasciarsi intrattenere è più che abbastanza.

Il cast

Robert Pattinson è Mickey Barnes, un sacrificabile in tutte le sue versioni progressive, mentre Naomi Ackie è la sua compagna Nasha, un’agente d’élite della sicurezza dell’arcologia. Mark Ruffalo è Kenneth Marshsall, politico fallito e leader della spedizione, mentre Toni Collette è sua moglie Ylfa, una donna con una sinistra ossessione per la salsa. Infine, Steven Yeun è Timo, amico d’infanzia di Mickey e combinaguai, mentre Anamaria Vartolomei è Kai, altra agente della spedizione con una cotta segreta per Mickey,.

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La recensione

La recensione

Mickey 17 non si vergogna neanche per un secondo del suo essere un film di fantascienza, e quella che parte come una storia di genere con con una premessa interessante diventa un’epica al cardiopalma capace di tenere lo spettatore sul bordo del sedile.

Voto:

8/10
8/10
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