No Good Deed è la serie tv comedy/mystery con un pizzico di drama, disponibile su Netflix e con un ricco e variegato cast. Creata da Liz Feldman, la serie vede nel cast Lisa Kudrow, Ray Romano, Linda Cardellini, Abbi Jacobson, Luke Wilson, Denis Leary. Otto episodi da circa mezz’ora per raccontare una serie di vicende che ruotano intorno a una coppia che cerca di vendere la loro villa di Los Angeles, che si trova in un quartiere residenziale e molto ambito.
No Good Deed e uno stile ben definito
La nuova serie tv di Liz Feldman ha uno stile ben chiaro che ricalca quello della precedente serie che la stessa autrice ha creato per Netflix, Dead to Me. Talmente sovrapponibile da risultare una sorta di sequel. Non solo ci sono alcuni attori che ritornano, su tutti Linda Cardellini in un ruolo fin troppo simile per interpretazione, ma ci sono personaggi che potrebbero passare da una serie all’altra senza problemi. Pensiamo solo al fatto che in Dead to Me il personaggio di Christina Applegate era un’agente immobiliare e in No Good Deed i protagonisti stanno vendendo una casa. Anche l’ambientazione è molto simile, tra segreti dei privilegiati americani.
Appare così evidente la sensazione di una serie tv da algoritmo. Finita Dead to Me Netflix ha sostanzialmente chiesto a Liz Feldman di fare una serie in continuità con la precedente, per quel flusso continuo di serie sovrapponibili facilmente riconoscibili dallo spettatore. Nessuno nega che un autore abbia un suo stile riconoscibile, che spesso ci sono dei personaggi che si porta dietro tra una serie e l’altra, tra un film e l’altro. Ma quando le somiglianze sono troppe, il rischio fallimento è dietro l’angolo.
Cosa non funziona
No Good Deed è una serie fastidiosamente caotica, in cui la premessa dichiarata è debole, mentre la premessa tenuta nascosta è decisamente più interessante ma viene svelata soltanto nel corso degli episodi attraverso colpi di scena più da tv generalista che da serie in binge watching. Senza spoilerare troppo, anche se ormai la serie è stata rilasciata, quel che si può dire è che la famiglia è in lutto per la morte del figlio avvenuta dentro la casa in circostanze misteriose. Una morte che hanno in qualche modo coperto e di cui si scopre tutta la verità soltanto negli ultimi episodi. In un modo frettoloso e arbitrario.
Questa comedy ha lo stesso problema della precedente e qui si ritorna su uno stile che può più o meno piacere, pur cercando di raccontare persone esistenti e normali, risultano tutti sopra le righe e surreali. Un eccesso che non provoca la risata ma fastidio, insofferenza verso personaggi che si muovo un tono sopra rispetto alla normalità. Questo crea una sensazione di disinteresse mitigata solo in parte dai colpi di scena.
Summary
No Good Deed è una serie costruita a tavolino per riprodurre uno stile già visto e non scontentare troppo l’algoritmo
Voto:
5.5/10