Non Ho Mai… Never Have I Ever 3 convince ed è pronta per l’epilogo finale
Non ho mai… (Never Have I Ever) è probabilmente la miglior teen comedy in circolazione. Arrivata alla terza stagione la serie tv Netflix ha raggiunto un suo equilibrio nel raccontare la vita di un’adolescente nerd indiano-americana, legata alle sue tradizioni ma senza perdere di vista la sua vita da adolescente americana.
Creata da Mindy Kaling, prodotta da Universal Television con 3 Arts Entertainment, Original Langster e Kaling International, la serie racconta la vita adolescenziale di una ragazza che quando la incontriamo nella prima stagione sta ancora facendo i conti con la morte dell’amato padre. Una ragazza decisamente non popolare che finisce per innamorarsi del “bad boy”, bello e impossibile. Eppure la “secchiona” riesce a conquistare il “bono” classico e la terza stagione inizia proprio con l’ingresso ufficiale a scuola della coppia.
Non Ho mai…voluto essere semplice
Naturalmente la quiete dura poco e la vita di Devi prenderĂ una piega inaspettata, nonostante tutto sembrasse funzionare con il bel Paxton. In questo Non Ho Mai…riflette perfettamente il mondo di Mindy Kaling che giĂ in The Mindy Project aveva dato sfogo a tutta la sua insicurezza nei confronti delle relazioni e alla sua voglia di lasciarsi sempre condizionare dagli altri. Così la coppia impossibile sulla carta diventa impossibile anche nella realtĂ .
La freschezza è la cifra caratteristica di questa teen comedy che pur inseguendo semplici risvolti da commedia romantica, come l’arrivo di un nuovo corteggiatore, non rinuncia mai alla battuta sarcastica, alla riflessione ironica sulla vita. Un altro aspetto che contraddistingue in modo assurdo la serie è la voce narrante di John McEnroe, un adulto che racconta in modo serioso la vita e le emozioni di un’adolescente. Geniale anche l’arrivo di Andy Samberg per l’episodio dedicato a Ben, ironica riflessione sul sistema scolastico americano che spinge a esagerare per raggiungere l’eccellenza.
Una parentesi verso il finale
Dalla prima alla decima e ultima puntata di questa terza stagione si ha costantemente la sensazione di trovarsi davanti a una parentesi in vista della prossima quarta e ultima stagione finale. Senza voler far spoiler, il nuovo corteggiatore interpretato da Anirudh Pisharody, non ha l’afflato giusto per poter durare nel tempo, non essendo parte del nucleo centrale della serie. Curiosa la scelta dell’attore che vediamo in 911 nei panni di un giovane pompiere mentre qui fa l’adolescente, nonostante i 28 anni si vedano tutti.
Non Ho Mai…si inserisce in quello spazio tra commedia e teen drama, in cui gli elementi adolescenziali vengono smussati dallo sguardo ironico rendendoli sopportabili e soprattutto impedendo che le dinamiche da soap prendano il sopravvento. A volte la sensazione è che sia una serie piĂą adatta agli adulti che agli adolescenti, con battute e riferimenti culturali forse poco coerenti con l’etĂ dei protagonisti. Ma in fondo gli adolescenti stanno su Tik Tok e guardano solo quello che viene suggerito dagli adulti sugli stessi social o dai coetanei sponsorizzati.
Sicuramente non è un caso che prodotti come Ms Marvel, Non Ho Mai…, Love Victor funzionano raccontando con un approccio leggero, il mondo di adolescenti americani ma appartenenti a un mondo culturale diverso rispetto a quello finora raccontato.