Tremate, Rober Eggers è tornato! Ad aprire questo 2025 è infatti il suo Nosferatu, ispirato all’omonimo classico di Murnau di più di un secolo fa e al Dracula di Bram Stoker. La nuova fatica del regista di The Lighthouse è uscito nelle sale nostrane il primo gennaio, ma già da una settimana sta facendo parlare di sé negli Stati Uniti.
Nosferatu: tenebre, sangue e attrazione
Contro gli oscuri presagi che affliggono la sua novella sposa Ellen, l’agente immobiliare Thomas Hutter parte per la Transilvania. La sua meta è il castello del misterioso e favolosamente ricco conte Orlok, a cui deve vendere una dimora nella loro città di Wisburg. La rivelazione che Orlok sia in realtà un essere oscuro e soprannaturale non tarda ad arrivare ma, ancora più inquietantemente, sembra che il suo interesse nello spostarsi a Wisburg abbia a che fare con Ellen…
Oops, all scary
Uno dei punti di forza del materiale originale di Dracula è quello di saper alternare in modo molto efficace momenti di terrore a momenti di morbidezza, momenti di ansia e inquietudine a momenti di speranza. Quando diciamo che Nosferatu è un film teso dall’inizio alla fine, non scherziamo. Ogni singola scena, ogni inquadratura dalla prima all’ultima è costruita per creare tensione, ansia, spavento. Cosa che, globalmente, finisce per risultare stancante, più di ogni altra cosa, e rende poco impattanti quelli che dovrebbero essere picchi emotivi.
Nosferatu: l’importanza d’essere iconici
Al di là di questo clima emotivo un po’ ipertrofico, Eggers rimane uno dei registi del panorama contemporaneo che è sempre un piacere vedere. Questo perché il regista newyorkese ha un grande senso dell’immagine iconica, e soprattutto il coraggio di mettere su pellicola le sue composizioni senza il timore di risultare artefatto. Questo, insieme ad un uso dell’illuminazione che si è un po’ perso nel cinema contemporaneo (anche se, non ditelo in giro, ma tornerà popolare nel giro di un paio d’anni) fatto di luce dura, di ombre stagliate e riprese notturne bagnate di blu, crea un universo visivo memorabile e che rimarrà nella cultura cinematografica molto più a lungo di Nosferatu come film horror.
Il cast
Bill Skårsgard è il titolare Nosferatu, un vampiro antico e immensamente potente che si sta spostando a Wisburg per ragioni misteriose. Lily-Rose Depp è Ellen Hutter, una giovane donna il cui passato racchiude segreti inconfessabili, mentre Nicholas Hoult è suo marito Thomas. Willem Dafoe è Albin Eberhart Von Franz, un medico divenuto esperto dell’occulto che potrebbe essere l’unico a riuscire a svelare il segreto del Nosferatu. Infine, Aaron Taylor-Johnson ed Emma Corrin interpretano Friedrich e Anna Harding, una facoltosa coppia di amici degli Hutter.
La recensione
Nosferatu è un film teso dall’inizio alla fine: ogni scena, ogni inquadratura è costruita per creare tensione, ansia, spavento. Il risultato è un po’ stancante, ma Eggers rimane uno dei registi del panorama contemporaneo che è sempre un piacere vedere.
Voto:
7/10